MARIA THEREZA ALVES: ARTE ECOLOGICA E MEMORIA DECOLONIALE
- AnneClaire Budin
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in Arte Verde

Artista e attivista brasiliana, Maria Thereza Alves intreccia ecologia, storia coloniale e diritti dei popoli nativi in opere che fanno germogliare memoria e coscienza.
Tra Brasile, Europa e lotte territoriali
Nata nel 1961 a San Paolo, Maria Thereza Alves vive tra Berlino e Napoli. La sua pratica unisce arte e attivismo politico, affrontando tematiche ambientali, diritti indigeni e processi di decolonizzazione.

Installazioni come archivi viventi
Alves adotta linguaggi multimediali: installazioni, video, testi e oggetti compongono mappe di resistenza e memorie silenziate. Ogni progetto è una ricognizione sensibile tra natura, storia e identità.



“Seeds of Change”, semi migranti e memoria ecologica
Tra i suoi lavori più noti, “Seeds of Change” (dal 1999), indaga semi esotici trasportati involontariamente dalle navi coloniali nei porti europei. Dissotterrati e ripiantati, questi semi incarnano una memoria migrante, ecologica e politica, che riscrive la narrazione della globalizzazione.


Un’arte che connette luoghi e diritti
La sua voce ha risuonato in istituzioni internazionali come la Serpentine Gallery di Londra, il Musée d’Histoire de Nantes, il CAAC di Siviglia e varie Biennali. Le sue opere sono ponti tra culture, memorie e forme di vita vegetale.




Premi e riconoscimenti
Vincitrice nel 2017 del Vera List Prize, Alves continua a coltivare semi di rinascita collettiva. La sua è una pratica artistica di cura, che invita a ripensare il nostro rapporto con la terra e la storia.



AnneClaire Budin – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 10 ottobre 2025