IFTEX 2025: ROYAL FLORA HOLLAND E IL FUTURO DEL MERCATO GLOBALE

A Nairobi la cooperativa olandese ha delineato la propria visione strategica per un hub africano connesso alle reti logistiche europee e un sistema globale più resiliente, aperto e sostenibile.

Nel cuore della fiera IFTEX 2025, svoltasi dal 4 al 6 giugno a Nairobi, Royal FloraHolland ha messo a fuoco non solo le soluzioni digitali ma soprattutto le traiettorie geopolitiche ed economiche che sta seguendo per consolidare la propria leadership nel settore floricolo globale. L’Africa, in particolare Kenya ed Etiopia, è al centro di questa visione: un’area di produzione chiave non solo per quantità e qualità, ma anche per il suo ruolo crescente nella ridefinizione delle rotte e dei tempi della filiera florovivaistica internazionale.

Il progetto strategico illustrato da Royal FloraHolland prevede un sistema integrato che supera il modello tradizionale delle aste come unico fulcro delle transazioni. La cooperativa olandese punta a una filiera accorciata, in cui ogni produttore, anche nei paesi emergenti, possa connettersi direttamente con acquirenti internazionali, gestendo vendita e logistica in modo autonomo. Le aste, da canale commerciale primario, si trasformano così in infrastrutture logistiche e di supporto, accelerando le operazioni ma senza più mediare l’intero flusso commerciale.

A Nairobi, l’incontro organizzato da RFH con il Segretario di Stato keniota per il Commercio e gli stakeholder locali ha posto le basi per affrontare una delle principali sfide: la capacità del trasporto aereo. La cooperativa ha sottolineato la necessità di aprire il mercato a nuove compagnie, aumentare lo spazio cargo e garantire frequenze adeguate per sostenere un commercio internazionale sempre più time-sensitive. Il Kenya, da parte sua, si è mostrato pronto ad accompagnare questa transizione con politiche dedicate.

L’interesse strategico verso nuovi mercati di sbocco, come il Medio Oriente, conferma l’intenzione di Royal FloraHolland di diversificare la domanda e ridurre la dipendenza dall’Europa occidentale, creando nuove sinergie tra continenti. La sostenibilità, infine, è la cornice dichiarata di ogni scelta: la filiera floricola, secondo RFH, deve essere ripensata per resistere a shock ambientali, logistici e geopolitici, e il modello africano, se sostenuto, può diventare un pilastro della floricoltura globale del futuro.

Con questa visione, Royal FloraHolland rilancia il proprio ruolo non più solo come mercato, ma come infrastruttura strategica al servizio dell’intera catena del valore florovivaistica, puntando su cooperazione internazionale, investimenti strutturali e nuove alleanze globali.

Redazione