Più trasparenza e ricavi al Mefit, che ha un nuovo amministratore

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Passaggio del testimone da Elena Lorenzi a Franco Baldaccini alla guida dell’azienda speciale del comune di Pescia “Mercato dei fiori della Toscana”. Il tandem LorenziSalvadorini consegna, al 31 ottobre 2013, un bilancio in ordine con ricavi già arrivati a +10% sul consuntivo 2012. Al nuovo amministratore unico, spiega il sindaco Marchi, spetterà anche la promozione sul territorio dell’ex Comicent. Il direttore tocca la questione delle opere di manutenzione straordinaria e svela quale sarebbe lo scenario ideale in relazione all’erogazione dei contributi regionali. Baldaccini annuncia spazi dedicati al vivaismo.

 
«Vogliamo informare la cittadinanza su come abbiamo fatto a portare questa realtà del servizio di commercializzazione dei fiori all’ingrosso da un deficit importante di bilancio in tempi di vacche grasse ad un bilancio in pareggio in tempi di vacche magre». Così il sindaco di Pescia Roberta Marchi ha riassunto l’esito dei primi di dieci mesi di vita dell’azienda speciale Mercato dei Fiori della Toscana (Mefit) il 7 novembre durante la conferenza stampa in cui veniva annunciato anche il passaggio di consegne da Elena Lorenzi a Franco Baldaccini, ex vicesindaco di Pescia, nel ruolo (non remunerato) di amministratore unico dell’azienda
, perché questi mesi di attività, ha spiegato Roberta Marchi, costituivano anche una sorta di sperimentazione per verificare se e come il servizio pubblico di commercializzazione di piante e fiori potesse stare in piedi nella struttura ex Comicent di via Salvo d’Acquisto senza gravare sul bilancio comunale. E «la verifica – ha affermato il sindaco lasciando la presentazione dei dati all’amministratore uscente e al direttore Fabrizio Salvadorini – ha dato esiti positivi». «Abbiamo mantenuto le tariffe inalterate – ha detto -, abbiamo fatto pulizia nel mercato dei fiori, perché era diventato il mondo del bengodi: chi non pagava, chi entrava ma era ghost, chi entrava quando gli pareva; e non si sapeva a chi erano affittati i magazzini, chi pagava la luce e il telefono, ecc. Ora tutte queste cose non solo si sanno, ma sono incasellate, e tutti pagano». «Detto questo, che mi pare non poca cosa – ha proseguito il sindacoguardiamo al futuro con la volontà, che poi non so se si tradurrà in fatti, di poter fare ancora di più, ma intanto l’obiettivo principale, che era portare un bilancio in pareggio, l’abbiamo centrato».
Adesso, ha aggiunto il sindaco, «bisogna voltar pagina, perché c’è da fare tutta una serie di attività promozionali per aprirsi all’esterno di Pescia, per portare dentro a questo mercato anche nuovi soggetti, altri operatori. Un’attività che non può fare un tecnico. In questo senso la nomina di Franco Baldaccini, che ha già esperienza e nel comune e nel Comicent, riesce ad interpretare meglio questo momento e questa esigenza». «Ho sempre creduto che il Comicent come struttura, l’immobile dove l’azienda speciale esercita le sue funzioni, - ha concluso il sindaco - sia veramente una ricchezza per un contesto che è molto più ampio di quello di Pescia e noi cercheremo di sfruttarlo al massimo. Partendo però dal dato dell’attività di vendita e commercio di fiori, perché anche se nessuno le vede ci sono alcune centinaia di aziende di produttori e commercianti (oltre 700, ndr), e quindi tante famiglie, coinvolte».
Ma ecco, in sintesi, i promettenti risultati di Mefit illustrati da Elena Lorenzi insieme a Fabrizio Salvadorini (vedi anche la scheda sotto). I ricavi, al 31 ottobre 2013, sono saliti a 792 mila euro, circa il 10 per cento in più sul consuntivo del 2012, quando si erano fermati a 715 mila euro. Parallelamente sono stati tagliati un po’ i costi, visto che nel consuntivo dell’anno scorso si era registrata una perdita di circa 100 mila euro. Ciò grazie soprattutto all’acquisto di un software gestionale che ha permesso di non esternalizzare più le funzioni amministrative e contabili e alla riduzione dei costi di telefonia e del servizio di vigilanza interna del mercato. Il bilancio è quindi sostanzialmente già in pareggio.
Grazie all’adozione di una scheda anagrafica per chiunque voglia utilizzare il Mercato dei Fiori della Toscana, iscrivendosi, sono disponibili le “carte di identità” di tutti i soggetti che lo frequentano: numero di registrazione alla camera di commercio, partita Iva, numero di merci prodotte o commercializzate, stima del giro d’affari. Si tratta di 716 ditte, di cui 275 produttori e 360 commercianti, più 50 trasportatori. In base alle stime degli operatori, il volume d’affari annuale dovrebbe attestarsi intorno ai 70 milioni di euro. 
Tra le voci di spesa più consistenti e assolutamente da tagliare, è stato messo in evidenza da Lorenzi e Salvadorini, c’è il costo dell’energia elettrica, che è pari a circa 88 mila euro all’anno. E dipende dai vecchi impianti di illuminazione e dalla centrale. Ci vorrebbe un importante intervento di manutenzione straordinaria per risolvere il problema, ma, hanno osservato i due, sarebbe di pertinenza del proprietario dell’immobile, la Regione Toscana. E, senza questo intervento e gli altri che ancora mancano sull’immobile, il Comune non se la sente di acquisirne la proprietà. 
Sarà possibile ricevere dalla Regione i fondi (già stanziati) necessari per questo intervento prima del passaggio della proprietà dell’immobile del Mercato dei fiori all’amministrazione comunale? 
No, dice Salvadorini, se si continuano a considerare i 9,5 milioni di euro stanziati dalla Regione per il Comune di Pescia (in relazione al passaggio di proprietà) come dei contributi da erogare solo in relazione alla presenza di analoghe cifre offerte da privati. Questi ultimi, infatti, chiosa il direttore di Mefit, «vogliono che la messa a norma sia già stata fatta» prima di investire.
«Bisogna uscire dal cul-de-sac in cui ci troviamo – ha affermato Salvadorini -. La proposta che abbiamo timidamente avanzato alla Regione è in parole povere la seguente: tu hai 9 milioni e mezzo e vuoi che questi fondi siano considerati un contributo da erogare a fronte di altri contributi di privati? Devi prima spenderne una parte, anche cospicua, per mettere a norma l’immobile attraverso i lavori necessari a passare il collaudo statico e ad ottenere il certificato di prevenzione incendi e la conformità degli impianti elettrici. Dopo di che ti rimarranno, poniamo, 4 milioni di euro» e questi potrebbero a quel punto fare da volano per attirare investimenti privati anche molto superiori.
Anche il vicesindaco Oliviero Franceschi ha detto la sua sulle prospettive del Mercato dei fiori. In ottica multifunzionale, Franceschi ha proposto di inserire, nelle ore diurne, la commercializzazione dell’orticoltura locale, che vanta delle eccellenze che potrebbero trarre giovamento da questa vetrina.
Il neo amministratore unico di Mefit, Franco Baldaccini, ha infine annunciato che perseguirà la nuova strada multifunzionale puntando, in aggiunta alla floricoltura, sul «settore del vivaismo», guardando se è possibile «portarlo in quella sede avviando delle collaborazioni». «Poi – ha concluso - cercherò ovviamente di utilizzare questa grande realtà per alcuni eventi di rilievo. Il tutto sempre cercando di arrivare al pareggio di bilancio».

Redazione

 

Scheda di Mefit: “Il punto sull’attività dell’Azienda al 31 ottobre 2013”

 
L’Azienda speciale, nuovo soggetto gestore del servizio pubblico, senza perdere di vista l’obiettivo di pareggio del bilancio annuale, si è adoperata per riordinare le varie posizioni degli operatori che fruiscono del mercato.
Gli uffici, utilizzando un nuovo sistema gestionale, hanno elaborato le domande di iscrizione e la documentazione allegata, predisponendo oltre 500 contratti tra sub concessioni e noleggio servizi (74 dei quali sono stati registrati all’Agenzia delle Entrate), emettendo 1300 fatture e protocollando 1000 atti.
Questo modo di lavorare ha portato a definire meglio l’articolazione dei soggetti iscritti al mercato recuperando le posizioni non censite.
Nella sostanza risultano per ora iscritte 716 ditte tra produttori (275), commercianti (360), trasportatori (50 tra abituali ed occasionali) ed altri soggetti extra filiera orto florovivaistica (31) titolari di magazzino, utilizzatori di celle frigo od altro.
Sotto l’aspetto economico dei contratti stipulati, le entrate da sub concessioni risultano pari ad euro 420.000 circa e quelle da noleggio servizi 372.000, importi che al 31 ottobre sono stati incassati per oltre l’80%.
Il bilancio consuntivo 2012 certifica le entrate per sub concessione in euro 376.000 circa e quelle per noleggio servizi in circa 339.800 euro.
Nel 2013 sono state applicate in maniera attenta le tariffe approvate, che sostanzialmente sono le stesse degli anni precedenti. Anche se è bene ricordare l’avvenuta introduzione di tariffe mensili in relazione al costo annuale, distinguendo i mesi di attuale maggior afflusso di prodotto (identificati in febbraio, maggio, giugno, ottobre e dicembre), e di un prezzario giornaliero per produttori e commercianti acquirenti, flessibilità della quale hanno potuto beneficiare gli utilizzatori del servizio pubblico.
Infine si sottolinea il fatto che i soggetti iscritti nella domanda hanno dichiarato il volume d’affari che supponevano di realizzare nel corso del 2013. Da tali dichiarazioni risulta un volume annuale nel mercato stimato in circa 70 milioni di euro.