Comicent: il punto sui lavori e candidatura a mercato unico

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Verso la conclusione i primi lavori di manutenzione e verifica sullo stato di conservazione del Comicent finanziati dalla Regione Toscana per 500 mila euro. Il Comune di Pescia sottolinea di aver rispettato gli impegni e candida il complesso architettonico progettato da Savioli e Santi a sede dell’eventuale mercato unico dei fiori. Il segretario della commissione agricoltura del Consiglio regionale ribadisce il sostegno della Regione sul progetto Comicent e dice che la struttura potrà servire al rilancio non solo della floricoltura ma anche dell’olivicoltura. Il presidente del distretto floricolo ricorda che logistica e gestione commerciali sono ancora più importanti dei contenitori mercatali.

Il primo lotto, riguardante gli ascensori e pari a circa 24 mila euro (più Iva al 10%), è stato completato. Il secondo, che consiste in una serie di opere di manutenzione straordinaria per un costo di circa 198 mila euro (più Iva al 10%), è realizzato per due terzi. Il terzo ed ultimo lotto, che comprende varie indagini fino alla stima conclusiva dei costi degli eventuali interventi di adeguamento necessari per il rilascio del certificato di collaudo statico-sismico (per una spesa complessiva di circa 136 mila euro), è a buon punto.
E’ quanto si legge nella relazione di Fabrizio Salvadorini, responsabile del progetto Comicent, sullo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione su alcune parti dell’edificio principale e delle indagini sullo stato di conservazione della struttura (lavori e indagini finanziati dalla Regione Toscana per 500 mila euro) che è stata presentata oggi durante una conferenza stampa organizzata dal Comune di Pescia, proprio nella bella sede del mercato dei fiori progettata da Leonardo Savioli e Danilo Santi, per fare il punto della situazione. Conferenza a cui sono intervenuti il sindaco Roberta Marchi e il vice sindaco Oliviero Franceschi per l’amministrazione comunale pesciatina, due esponenti della Commissione agricoltura del Consiglio regionale toscano quali Pier Paolo Tognocchi (Pd) e Antonio Gambetta Vianna (Lega Nord), e il presidente del Distretto floricolo interprovinciale Lucca-Pistoia Marco Carmazzi. Nella relazione di Salvadorini è precisato pure che «i lavori si concluderanno contrattualmente entro il 23 settembre», ma che «sarà necessario chiedere una proroga alla Regione di circa 60 giorni per la rendicontazione delle spese».
Ma la conferenza stampa è stata anche l’occasione per guardare alle prospettive del Comicent e per candidarlo quale sede ottimale dell’eventuale mercato unico dei fiori del distretto, qualora gli studi già avviati su incarico della Regione Toscana e della Camera di commercio di Lucca ne dimostrassero l’effettiva convenienza (vedi nostro articolo “Distretto floricolo Lucca-Pistoia: due mercati o uno solo?”).
«Oggi è un’occasione storica per la città di Pescia – ha detto il sindaco Roberta Marchi - perché non solo presentiamo ai cittadini lo stato di avanzamento dei lavori, ma diamo anche un segno tangibile di come abbiamo operato e intendiamo operare sul progetto Comicent». «La sfida – ha aggiunto il sindaco - è portare avanti questo progetto. Dobbiamo portare la struttura ad essere in grado di svolgere quel ruolo che gli abbiamo affidato per contribuire al rilancio di un settore in cui noi crediamo. Nel florovivaismo ci sono ancora imprenditori, giovani e lungimiranti, che hanno voglia di fare. Devono trovare nella politica le risposte per alleviare i costi» ed essere messi nelle condizioni di realizzare le loro idee.
«Quanto la Regione Toscana creda nel vivaismo, che vale un terzo del Pil del settore agricolo, - ha affermato Pier Paolo Tognocchi, segretario della commissione agricoltura regionale - lo si vede anche dalla recente legge sul vivaismo e il verde urbano, che tenta di spianare la strada al vivaismo ma anche al settore floricolo ed olivicolo» (vedi nostro articolo “Ecco la legge toscana che sostiene vivaismo e verde urbano”). «C’è un mercato potenziale – ha continuato - che è quello del recupero del verde nelle nostre città e questo è poco sfruttato… Sì, c’è stata una selezione naturale e c’è la concorrenza estera, ma il distretto floricolo è ancora forte e deve essere sostenuto». Tra l’altro, ha osservato Tognocchi, la legge regionale prevede la definizione di aree vocate nelle quali si concentreranno le risorse per la ricerca e l’innovazione.
«Questa struttura [il Comicent, ndr] che sarà trasferita dalla Regione Toscana al Comune – ha sostenuto Tognocchi - servirà a rilanciare il settore floricolo ma anche altri comparti come l’olivicoltura e può essere utilizzata per altre funzioni e per ospitare sul territorio eventi di vario tipo». («L’olivicoltura – ci ha precisato poi Tognocchi - tornerà ad essere uno dei nostri cavalli di battaglia perché abbiamo non solo una tradizione e la necessità di mantenimento del paesaggio, ma anche quella di ripristinare delle specie autoctone per coltivazioni ad alta intensità capaci di produrre olio di qualità a prezzi competitivi» e anche su questo tema Pescia, capitale della produzione di olivi, potrà giocare un ruolo da protagonista.)
In definitiva, pare suggerire Tognocchi, mettendo insieme le attività commerciali dei fiori attualmente rimaste e altre attività per la promozione del territorio e per favorire l’incontro tra i produttori e il settore della ricerca si dovrebbe riuscire ad utilizzare a dovere la struttura del Comicent. «La Regione – ha detto il consigliere - accompagnerà il progetto di valorizzazione del Comicent», però, in generale, la cosa più importante «è chiudere le filiere superando i campanilismi».
Sulla stessa linea d’onda il collega Antonio Gambetta Vianna, che ha commentato che «quando si lavora per l’economia non si guarda agli interessi dei partiti ma dei cittadini: la legge sul vivaismo è ottima, grazie anche al lavoro di Tognocchi».
Marco Carmazzi, presidente del distretto floricolo, ha affermato che «come distretto il fatto che una struttura come il Comicent, che poi è una delle strutture più importanti insieme a quella di Viareggio per il settore dei fiori, abbia iniziato questo percorso di valorizzazione è una cosa buona, perché così avrà un futuro». Inoltre, dopo aver ricordato quanto già illustrato il 10 agosto (vedi ancora nostro articolo “Distretto floricolo Lucca-Pistoia: due mercati o uno solo?”), ha osservato, riguardo alla questione dell’unificazione delle strutture mercatali, che «è importante non solo la struttura, ma anche la gestione commerciale, perché se abbiamo delle belle scatole che però non funzionano nel favorire l’incontro fra offerta e domanda è chiaro che non basta. Speriamo di essere arrivati in fondo al regolamento unico: entro settembre dovremmo essere arrivati a questo giro di boa. Con una gestione unitaria i campanili dovrebbero essere superati».
Ultimo a prendere la parola, il vice sindaco Oliviero Franceschi ha confermato la candidatura del Comicent in relazione alla «possibile istituzione di un’unica area di mercato dei fiori della Toscana». «Pescia è pronta» ha detto, ricordando che «la città è stata costruita negli anni per lo sviluppo e la commercializzazione dei fiori. Abbiamo istituzioni come l’Istituto tecnico agrario per la formazione del materiale umano ed abbiamo l’Istituto sperimentale per la floricoltura (oggi Cra-Viv) per la ricerca, oltre ad un terziario di primo livello». «Il problema oggi – ha aggiunto - non sono i 30 km da un luogo all’altro, ma la struttura logistica che vi si trova. Aspettiamo i risultati degli studi sulle aree mercatali. Noi comunque con il Comicent siamo già quasi pronti ad accettare la sfida». Manca soltanto l’avvio «delle procedure che portino il Consiglio comunale a confermare l’acquisizione del complesso immobiliare ed il conseguente avvio del progetto esecutivo finanziato dalla Regione Toscana, che consentirà di mettere a disposizione del settore il massimo che si possa avere come location per la commercializzazione dei fiori nella Toscana».

Lorenzo Sandiford