Vivaisti Italiani e Ania sul caro assicurazioni nel florovivaismo
- Andrea Vitali
 
	A Firenze presso i Georgofili, nella giornata di studio sulla “gestione del rischio in agricoltura”, tavola rotonda con l’assessore Remaschi («il numero di polizze è basso anche per gli eccessi burocratici»), Mauro Serra Bellini del Mipaaf, Antonio Dosi di Agrinsieme («neanche 80 mila aziende assicurate su 280 mila aziende vere e 1 milioni di fascicoli per i contributi Ue»). Massaini (Ass. Vivaisti Italiani): «poche polizze nel vivaismo anche per premi assicurativi troppo alti». Girotti (Ania) «con produzioni così varie e senza dati è difficile calcolare il rischio e la valutazione può essere un po’ penalizzante».
Sicurezza, responsabilità e trasparenza. Sono i tre concetti chiave del documento di conclusioni sulla gestione del rischio in agricoltura che l’Accademia dei Georgofili presenterà nei prossimi giorni, dopo la giornata di studi di oggi su questa tematica. Perché la globalizzazione ha fatto sì che il territorio fosse sostituito non da territori ma da uno spazio astratto, senza confini e senza regole, in cui la responsabilità di governo si è frammentata su una pluralità di soggetti pubblici e privati, e «la domanda che abbiamo noi oggi è individuare il nuovo soggetto delle responsabilità».