Produzione riso 2016: verso il record

in Notizie

risicoltura

Secondo le prime stime dell'Ente risi, nelle campagne italiane la risicoltura guadagna altri ettari, ma senza subire pressioni al ribasso per quanto riguarda il prezzo. Al contrario si mostrano valori stabili o in aumento, seppure con vendite più rallentate rispetto alla scorsa campagna. 

floravivaLe proiezioni di semina elaborate dall'Ente nazionale risi nei giorni scorsi hanno decretato quest'anno il terzo aumento stagionale consecutivo. Rispetto a quanto previsto inizialmente dall'Istat c'è stata una crescita maggiore, pari al 4,5% anno su anno. Guardando poi il trend storico delle superfici risicole si osserva una forte variabilità degli investimenti. L'ultimo picco risale al 2010, quando si erano sfiorati i 248 mila ettari. Fino al 2013 si è registrata invece una discesa, raggiungendo un minimo di 216 mila ettari per poi risalire fino ad arrivare al 2016 con 237.500 ettari a riso. Se questi dati saranno confermati, si registrerà la crescita annua più alta dal 2009. L'indagine al momento si basa su oltre tremila denunce dei risicoltori, corrispondenti a tre quarti circa delle superfici seminate. 
Ente risi fornisce anche elementi di dettaglio per i diversi gruppi varietali con un quadro articolato ma non positivo per la categoria “Lungo B”, in calo per il terzo anno di fila e ai minimi da oltre un decennio (contrazione del 4% rispetto al 2015 con 33.700 ettari attuali). Per i risi tondi si registra invece una forte ascesa (da 56.946 ettari nel 2015 a 72.800 ettari nel 2016 con un +28%). I risi più diffusi, appartenenti al gruppo “Lungo A” hanno invece ceduto il 4%, scendendo a 121.200 ettari per quest'anno. In questa categoria si è avuto comunque un andamento a due velocità: +2% per le varietà destinate al mercato interno e -12,5% per i parboiled. In crescita i risi medi con un +3,5% su base annua. 
In generale la risicoltura avanza anche nel resto del mondo: il dipartimento americano dell'Agricoltura, Usda, prevede un raccolto record per luglio di 481,2 milioni di tonnellate su scala mondiale (base lavorato), ovvero il 2% in più rispetto all'ultima annata, su cui aveva influito El Niño. Le superfici risicole, sempre secondo Usda, dovrebbero portarsi a 161,2 milioni di ettari, segnando un aumento di 2,7 milioni. 
 
Redazione