Le mosse di Centinaio per difendere e promuovere il nostro vivaismo

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Il ministro dell’agricoltura Centinaio a Pistoia, ricordato alla stampa che non ci sono ancora valide alternative al glifosato, ha affermato nell’incontro con l’Associazione Vivaisti Italiani che la difesa e promozione del vivaismo richiedono più ricerca e innovazione. Prossime mosse: nel 2019 tavolo di lavoro permanente al Mipaaf con Crea, Università e privati sull’agricoltura; sulla lotta alla Xylella, che è un problema non solo pugliese, velocizzate le procedure d’espianto, il 25 gennaio il decreto anti-Xylella va in Conferenza Stato-Regioni; in rampa di lancio uno stanziamento di risorse per promozioni nelle tv nazionali dei prodotti agricoli; richiesta ai vivaisti di elencare i Paesi dove è più difficile esportare piante e fiori italiane per intervenire con accordi bilaterali; convocazione a breve di un tavolo interministeriale sul vivaismo. Massima disponibilità di Centinaio a ragionare, insieme ai suoi tecnici, su come rilanciare il Centro sperimentale per il vivaismo di Pistoia (Cespevi).

La visita di ieri a Pistoia del ministro Gian Marco Centinaio per l’incontro organizzato dall’Associazione Vivaisti Italiani è stata l’occasione per fare il punto su alcune delle prossime mosse del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo (Mipaaft) a sostegno del settore vivaistico. Dopo che la riconferma del bonus verde è già andata in porto, così come la misura di velocizzazione delle procedure di espianto degli olivi malati di Xylella all’interno del decreto Semplificazione. Sollecitato dai giornalisti locali a margine dell’incontro, il ministro Centinaio ha avuto anche modo di dire la sua sulla questione glifosato nei vivai pistoiesi: aperto alle innovazioni che arriveranno, ma ad oggi non conosco valide alternative con cui possa essere sostituito.

Ma ecco alcuni passi del suo intervento, dopo le relazioni del presidente uscente dei Vivaisti Italiani Vannino Vannucci e del prof. Francesco Ferrini dell’Università di Firenze, fra le massime autorità scientifiche in materia di arboricoltura e riforestazione urbana.  

Dopo aver sottolineato quanto sia importante che incontri come quello di ieri producano «risultati il più tangibili possibili», il ministro Gian Marco Centinaio ha detto che «il vivaismo fa grande il nostro Paese in giro per il mondo» e che, «proprio perché il vivaismo italiano è un’eccellenza che viene riconosciuta da tutti, che ci permette di essere al 2 posto» a livello internazionale (con «l’obiettivo di diventare i numeri uno, perché non si compete per partecipare»), c’è «bisogno di un rapporto di collaborazione fra i privati, tra il mondo imprenditoriale, e chi in questo momento sta gestendo da un lato il Ministero e dall’altro la Regione, perché nel settore agricolo c’è una grossa competenza a livello regionale». Tutti insieme devono dare risposte a chi si alza presto ogni mattina per portare avanti la propria azienda agricola e ottenere prodotti di qualità.

«Mi sono piaciute molto le parole del presidente Vannucci – ha proseguito Centinaio - soprattutto nei due passaggi ‘difendere il vivaismo’ e ‘promuovere il vivaismo’. Sono due passaggi che penso debbano costituire le nostre parole d’ordine. Perché sappiamo benissimo che dobbiamo difenderci, ma soprattutto dobbiamo promuovere. [Perché] se sei consapevole della tua forza, devi dimostrare che sai difenderti ma anche contrattaccare, e quindi promuovere e portare in giro per il mondo quelle che sono le tue eccellenze». Ma per fare questo, ha aggiunto il ministro, «c’è bisogno di altre due parole d’ordine: ricerca e innovazione», che devono diventare le parole chiave dell’Italia agricola: «un mondo che vede sempre più imprenditori giovani, sempre più imprenditori laureati, sempre più rapporti col mondo accademico». «Oggi come oggi – ha continuato Centinaio - sempre di più tutte le facoltà universitarie hanno a che fare con l’agricoltura e con il mondo agricolo. Pensate a Ingegneria, pensate a Chimica, a Fisica, a Geologia, a Economia e commercio». E gli agricoltori sono sempre di più veri e propri imprenditori agricoli o imprenditori tout court.

«Allora, se parlo di come difendere l’agricoltura e il florovivaismo italiano, - ha affermato il ministro dell’agricoltura - un progetto importante è quello che stiamo portando avanti al Mipaaft e cioè di aprire nel 2019 un tavolo di lavoro con il Crea, l’ente del ministero dedicato alla ricerca, cioè di lavorare con esso sempre di più in sinergia. Perché è vero che il Crea è un ente importante e autorevole, ma molto spesso il mondo agricolo si è chiesto: ma il Crea che cosa sta facendo per noi? L’obiettivo è permettere sempre di più un rapporto di collaborazione fra il Crea e il mondo accademico e quindi far partire un tavolo di lavoro col mondo accademico al Ministero dell’agricoltura: Crea, mondo accademico e privati (perché molto spesso la ricerca viene fatta dai privati, poiché purtroppo, lo sappiamo benissimo, lo Stato ha sempre meno fondi)». 

«E qui lancio la prima proposta – ha detto Centinaio -. Perché non incominciare a lavorare insieme all’ente di cui parlava il sindaco [il Centro sperimentale per il vivaismo, Cespevindr]? Perché non iniziare a ragionare per capire tutti insieme quali possibilità ci possono essere di trasformare Pistoia in una realtà di eccellenza, lo siete già per quanto riguarda la produzione, ma trasformare Pistoia in una realtà d’eccellenza per quanto riguarda la ricerca. Sindaco, presidente, ragioniamoci: ci sto e sono disponibile a sedermi intorno a un tavolo con voi e con i miei tecnici per capire che cosa si può fare insieme».

«Altra cosa che ritengo fondamentale per la difesa – ha poi sottolineato il ministro - è la lotta ai patogeni», ritenuta «fondamentale, quasi tanto quanto la meteorologia». «Io sono uno che la globalizzazione non la demonizza – ha proseguito -, ritengo che la globalizzazione permetta il libero scambio di merci e persone in giro per il mondo, ma oggi a nostro parere è necessario che nel libero scambio ci siano maggiori controlli. I controlli sono fondamentali». Non è ammissibile, ha chiosato, che per una pianta ornamentale arrivata in Puglia da fuori lo Stato italiano si trovi a dover spendere 100 milioni di euro per lottare contro la Xylella. «La Xylella è in Puglia. Male! La Xylella non è un problema pugliese. Chi pensa che la Xylella sia solo un problema pugliese non ha capito niente. Oggi come oggi quando il ministro Centinaio va in giro per il mondo ai G20 dell’agricoltura e in questi G20 i colleghi ministri dell’agricoltura mi dicono: “l’Italia non è Xylella-free”, noi dobbiamo dimostrare al mondo che l’Italia sta facendo tutto il possibile nella lotta alla Xylella». 

«Allora – ha affermato Centinaio - l’obiettivo è lavorare con la scienza per bloccare i patogeni il più velocemente possibile, per bloccare la Xylella il più velocemente possibile. Noi siamo in infrazione, l’Europa ci ha messo in infrazione, abbiamo fatto partire il decreto anti-Xylella e il 25 di gennaio sarà in Conferenza Stato-Regioni. Nel decreto di semplificazione abbiamo chiesto di inserire un elemento per velocizzare le procedure di espianto delle piante malate. E non è che lo sto facendo per fare un favore ai vivaisti, come dice qualcuno. Lo sto facendo per bloccare la malattia della Xylella. Anche perché se andate a parlare con i vostri colleghi vivaisti pugliesi vi renderete conto in che estrema difficoltà sono in questo momento. Quindi l’obiettivo che abbiamo è far sì che l’Europa il più velocemente possibile riconosca che lo Stato italiano sta lottando in modo fermo e deciso contro la Xylella».

«Però, come dicevo, - ha aggiunto Centinaio - è molto importante anche la parola promuovere. E quando parliamo di promozione parliamo di bonus verde. Quando c’è stata la legge di bilancio ho voluto fortemente che il bonus verde venisse riconfermato, e c’era anche chi mi diceva “ma chissenefrega, è un provvedimento che non serve a nessuno”.... Quando ho sentito la battuta “meno cucina in televisione” un po’ ho sorriso. Penso che ci possano stare entrambe le cose, mettiamola così. Nei prossimi giorni al Ministero andremo a decidere e a stanziare i fondi per la promozione dell’agroalimentare, dell’agricoltura sulle televisioni nazionali. Anche qua perché non ragionare sulla pubblicità progresso, su programmi ad hoc? perché non ragionare su un determinato tipo di comunicazione per dare una mano al vivaismo?».

«E poi io penso che siano fondamentali gli accordi internazionali, gli accordi bilaterali che vengono stipulati fra Stati, soprattutto per abbassare un po’ i dazi che ci sono in giro per il mondo – ha detto Centinaio -. Durante il G20 di Buenos Aires abbiamo iniziato una serie di incontri. Siamo stati in Brasile, in Argentina. Fra due settimane saremo in Cina, poi in Russia, poi in Giappone. L’obiettivo è permettere ai nostri imprenditori di esportare il più velocemente possibile e nel miglior modo possibile. La cosa che vi chiedo, perché su questo argomento al Ministero non siamo prontissimi, di farmi sapere velocemente quelli che sono gli stati in cui avete maggiori difficoltà nell’esportazione: difficoltà di dazi, difficoltà di dazi sanitari, difficoltà nel momento in cui vi approcciate a determinati mercati che possono essere dei mercati potenziali, ma in cui in questo momento trovate le porte chiuse o semichiuse. L’impegno che mi prendo è andare, trattare e cercare di aprire le porte. Compito del ministro è anche questo: andare in giro per il mondo oppure invitare in Italia i nostri interlocutori, fargli vedere e conoscere il nostro Paese, fargli vedere quindi anche la realtà di Pistoia, fargli capire che qui ci sono imprenditori seri, imprenditori che sono una delle eccellenze del nostro Paese».

Il ministro Centinaio ha infine avanzato una proposta: «un tavolo immediato al ministero sul vivaismo con i maggiori rappresentanti del settore. Concorderemo insieme chi convocare. Che sia anche un tavolo interministeriale, in modo da poter eventualmente coinvolgere anche quei ministri che possono darci una mano». Ad esempio sulle gare di appalto, dove ci sono delle regole per cui ti «devi basare sul massimo ribasso e per risparmiare qualche euro non valorizzi l’imprenditore locale. «Il mio obiettivo – ha detto a questo proposito Centinaio - è il km 0, massimo km 1». «Se daremo una risposta almeno al 50% di quello che è stato detto oggi – ha concluso - avremo raggiunto un grande risultato. Lavoriamo insieme».

L.S.