D.D. 7 agosto: vietato l’uso della cloropicrina in floricoltura

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Il Decreto dirigenziale del 7 agosto 2018 vieta l’utilizzo del tripicrin (cloropicrina) in floricoltura, a differenza di quanto era stato concesso gli scorsi anni. L'utilizzo del composto organico è consentito prima della semina o del trapianto sulle colture di fragole in vivao, fragole in produzione, erbe fresche, pomodori e per il controllo dei parassiti sel suolo, ai sensi dell’art. 52, paragrafo 1, del regolamento CE n.1107/2009.

La cloropicrina è un composto organico, chiamato comunemente anche nitrocloroformio, con formula molecolare CCl3NO2. La sua tossicità è maggiore rispetto al cloro, ma minore nei confronti del fosgene, gas nel quale si decompone per riscaldamento oltre il punto di ebollizione. La cloropicrina è stata ampiamente adoperata per fini bellici durante la prima guerra mondiale (per i suoi effetti soffocanti e lacrimogeni) e oggi trova impiego come fumigante in campo agricolo. In condizioni normali è un liquido relativamente stabile, sintetizzabile per reazione di acido picrico con ipoclorito di calcio o tramite clorurazione del nitrometano. Per effetto della luce solare tende a subire fotolisi.
Il 7 agosto 2018 è stato approvato il Decreto dirigenziale che autorizza in deroga, per situazioni di emergenza fitosanitaria, l’impiego del prodotto fitosanitario Tripicrin 2018, contenente la sostanza attiva cloropicrina, prima della semina o trapianto sulle colture di fragola in vivai, fragola in produzione, erbe fresche e pomodoro, per il controllo dei parassiti del suolo.
Non è stato concesso, come invece era accaduto negli scorsi anni, l’uso di emergenza sulle coltivazioni floricole. Il decreto completo sarà presto pubblicato sul sito del Ministero della Salute.

Redazione