Contributo Conai sui vasi di plastica per fiori/piante sospeso fino al 31 dicembre

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contributo Conai sui vasi di plastica per fiori/piante

Assofloro: la delibera del Conai del 24 novembre scorso prevedeva il pagamento di un contributo ambientale sui vasi di plastica per piante e fiori dal 1° luglio, ma a seguito di una sentenza della Cassazione il Conai ha sospeso la delibera fino al 31 dicembre 2023. 

 
Con una circolare del 28 giugno scorso, il Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha accolto le richieste pervenute da aziende (produttori di vasi e utilizzatori del settore ortoflorovivaistico) e associazioni di categoria di sospendere l’applicazione del contributo ambientale sui vasi in plastica per fiori/piante che avrebbe dovuto entrare in vigore dal 1° luglio 2023, per effetto di una delibera del Conai del 24 novembre scorso.
La delibera del Conai (“Procedura di applicazione, dichiarazione ed esenzione del Contributo ambientale Conai (CAC) sui vasi in plastica per fiori/piante costituenti imballaggio”), come ricordato ieri l’altro in un comunicato di Assofloro, prevedeva infatti, a partire da domani, «il pagamento di un contributo ambientale sui vasi utilizzati per la coltivazione di piante e fiori, con uno spessore parete (misurato a metà del vaso) fino a 0,8 mm, indipendentemente dal diametro e da altre caratteristiche strutturali e se adibiti o meno al contenimento di fiori/piante per il consumatore». 
Ma Assofloro è stata promotrice insieme a Coldiretti, così come le altre associazioni di categoria agricole e le aziende produttrici di vasi, di un’azione volta a far comprendere che «i vasi utilizzati in ambito floricolo non sono imballaggi ma bensì beni strumentali alla produzione, in opposizione alla delibera del Cda Conai del 24 novembre 2022», e che tale delibera era in conflitto con il D.lgs. 152 del 2006 che individua fra gli imballaggi «i vasi da fiori da usare solo per la vendita e il trasporto di piante, mentre risultano esclusi i vasi da fiori destinati a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita».
A maggio 2023 la Cassazione ha messo il punto finale alla questione con una sentenza in cui è stato enunciato il principio che, come sintetizza la nota di Assofloro, «non è tanto la funzione di contenitore e protezione che definisce un oggetto “imballaggio” bensì la destinazione alla circolazione sul mercato di ciò che è contenuto e protetto, sia quello delle materie prime o quello dei prodotti finiti». Mentre «i vasi impiegati in ambito floricolo e vivaistico inseriti nel ciclo produttivo in quanto ausilio strumentale e duraturo all'attività d'impresa non sono considerabili imballaggi».
«La sospensione della circolare da parte del Cda del Conai fino al 31 dicembre 2023 – conclude Assofloro - è un passaggio importante: continueremo il dialogo con il Conai affinché si possa raggiungere un risultato condiviso, che sia sostenibile, e che non vada a pesare ulteriormente sui costi di produzione delle aziende floricole, riducendo ulteriormente i già risicati guadagni o facendo aumentare i prezzi al consumatore finale».  
 

Redazione