Agricoltura: burocrazia e ritardi nel pagamento mettono in crisi le polizze

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Burocrazia e ritardi nel pagamento dei fondi provocano un calo stimato dei valori assicurati del 15%. Il sistema delle polizze assicurative è dunque in crisi, non tanto come modello di gestione del rischio in agricoltura (quello italiano è considerato all'avanguardia in Europa), quanto per i gravi ritardi nel pagamento dei contributi statali, per le incertezze normative e gli ostacoli burocratici.

assicurazione, agricoltura, floravivaLa situazione porta dunque ad un conseguente ulteriore calo dei valori assicurati che, quest'anno, a fronte dei circa 6,7 miliardi del 2016, in base alle prime stime dei Consorzi di difesa dovrebbe attestarsi tra il 10 e il 15%.
Ad inizio anno il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, aveva annunciato delle polizze sperimentali sui ricavi del grano: un'innovazione sostenuta da un finanziamento di 10 milioni, che però ancora non decolla.
Intanto, da Nord a Sud Italia, la situazione è critica, in un anno già difficile per l'andamento meteo, ricordiamo infatti le gelate di aprile che hanno gravemente danneggiato molte colture.
La campagna assicurativa 2017 procede a rilento in quanto molti agricoltori si sono stancati di aspettare i contributi per sottoscrivere polizze agevolate e la burocrazia è aumentata. Tanti infatti sembrano aver rinunciato a stipulare le tradizionali «multirischio» con copertura fino al 65% del danno, rivolgendosi in alcuni casi alle compagnie per assicurarsi privatamente.
Una beffa per gli stessi Consorzi, che dopo avere anticipato negli ultimi due anni i fondi per gli agricoltori, ora devono fare i conti anche con un minor numero di agricoltori.
Ad esempio il Codipra Toscano, con tremila associati, 250 milioni di valori assicurati nel 2016 e premi erogati per 11 milioni, quest'anno prevede un calo del 10-15%. Si registrano problemi con frutta, ortaggi, in particolare pomodori, tabacco e uva da vino. Il settore vitivinicolo è proprio quello che sta soffrendo di più, anche perché per il calcolo dei danni sono state fissate rese medie di riferimento che non tengono conto di eventuali malattie che hanno colpito il vigneto.
Un forte calo è registrato anche dal Condifesa di Bologna e Ferrara, il più grande in Italia con valori assicurati nel 2016 per quasi 472 milioni.
 
Redazione