NGT: ACCORDO UE STORICO. DUBBI SU TRASPARENZA E BIODIVERSITÀ
- Redazione Floraviva
Intesa tra Consiglio e Parlamento UE: le piante NGT 1 saranno trattate come varietà convenzionali. Plauso dalle organizzazioni agricole, ma critiche su tracciabilità e oligopoli sementieri.
UNA SVOLTA ATTESA PER L’INNOVAZIONE GENETICA
Il 3 dicembre 2025 l’Unione Europea ha raggiunto un accordo definitivo sulla regolamentazione delle Nuove Tecniche Genomiche (NGT). Il compromesso, approvato dal Consiglio e dal Parlamento, classifica le cosiddette piante NGT 1 – indistinguibili da quelle convenzionali – come esenti dagli obblighi previsti per gli OGM. Si tratta dell’unica misura concreta della strategia Farm to Fork del Green Deal ad affrontare direttamente le sfide climatiche, migliorando la disponibilità di varietà vegetali più resistenti a siccità, fitopatie e stress ambientali.
IL PLAUSO DEL MONDO AGRICOLO
La notizia è stata accolta con favore da tutte le principali organizzazioni professionali del settore primario. Cia, Coldiretti, Confagricoltura e CREA hanno sottolineato il valore dell’accordo per la competitività dell’agricoltura italiana. A livello europeo, Copa e Cogeca parlano di “momento storico” e di “risultato in linea con le attese degli agricoltori”. L’intesa mira a velocizzare l’adozione di nuove varietà coltivabili, con ricadute positive in termini di rese, sostenibilità e riduzione dell’uso di input chimici.
CRITICITÀ SU BREVETTI E TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ
Tuttavia, il consenso non è unanime. Associazioni ambientaliste, rappresentanti del biologico e parte della società civile europea esprimono preoccupazioni sostanziali. I principali nodi riguardano: l’assenza di obblighi di etichettatura e tracciabilità per le NGT 1, il rischio di concentrazione tecnologica in capo a pochi grandi gruppi industriali, la tutela dell’accesso libero alle sementi da parte dei piccoli e medi agricoltori. Restano inoltre dubbi sull’effettiva coesistenza tra sistemi produttivi distinti, come agricoltura biologica, agroecologia e filiere convenzionali.
VERSO L’ADOZIONE FINALE
Il testo dell’accordo dovrà ora essere formalmente ratificato da Parlamento e Consiglio UE. L’attuazione sarà cruciale: si annunciano monitoraggi specifici sul sistema brevettuale e sugli impatti economici e ambientali delle NGT nel medio periodo. Per la filiera florovivaistica e sementiera italiana, il nuovo quadro normativo potrebbe rappresentare un’opportunità strategica, a patto che venga accompagnato da garanzie reali su pluralismo genetico, accesso equo e trasparenza verso i consumatori.
Andrea Vitali – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 5 dicembre 2025