Due mondichesiincontrano per portare un sorriso e le cure necessarieai bambini. Un'intesafraRegioneToscana, ComunediPescia e OspedalePediatrico Meyer per creareunasinergiafra le eccellenzetoscane, quellasanitaria e quella del divertimento, per una stabile culturadell'infanzia.
L'incontrodioggifraOresteGiurlani, SindacodiPescia, e Alberto Zanobini, Commissariodell'Ospedale Meyer, ha fattoemergereproprioquestanecessitàdi un collegamentofra due realtà, diverse, ma unite dallostessoscopo: ilbenessere e la felicitàdei bambini. Questanecessità era giàemersanel 2002, quando la Ludotecadell’OspedalePediatrico Meyer avevaospitato le Edizioni Aida Firenze e la loroultimaproduzione: "Le Avventuredi Pinocchio. Storiadi un burattino", nuovaedizione del capolavorodiCollodi, arricchitoda 40 tavoleoriginali a coloridi Giuseppe Ardu. Il libro, riedizionefedelediunaprecedentetraduzione a curadiEdizioni Aida Firenze del racconto in papiamento (la lingua parlatanelleAntilleOlandesi), era statorealizzato in collaborazione con la Fondazionedell’OspedalePediatrico Meyer e con la FondazioneNazionale Carlo Collodi, depositariadellaversioneoriginale e ufficiale del testodi “Pinocchio”. Infatti, se Pinocchio èunodeipersonaggipiùamatidai bambini dituttoilmondo, il Meyer rappresentaun'eccellenzatuttatoscana per le cure medicheall'infanzia. «Con Zanobini - ha commentatoGiurlani - dopounavisitaallacittàdiPescia, cisiamorecati a Collodi, la patria di Pinocchio per capire come poterlegare le due realtà, quellaospedaliera e quella del famosoburattino, sviluppareinsiemeprogettualità e perseguire concrete politiche per l'infanzia. Da un latoun’eccellenzatoscanariconosciuta a livellointernazionale per la qualitàdicura e assistenzapediatrica, dall'altroun'eccellenzatoscanache ha fatto e fa tuttorastorianellosviluppo e nella fantasia dei bambini. L'auspicioèchesipossacollaborare presto per promuovere e rafforzareunaveraculturadell'infanziapartendopropriodallasinergiatra chi cura e assiste i bambini e chi lidiverte e affascinaattraverso fantasia e realtà».