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- Scritto da Andrea Vitali
Si è tenuto ieri, presso la sede fiorentina di Confindustria Toscana, l’incontro “Una Toscana attrattiva per far ripartire l’Italia” che ha visto il confronto della Regione Toscana con esponenti del mondo industriale e finanziario e investitori stranieri e italiani. Gli interventi si sono conclusi con una doppia intervista a Rossi e al comico Pieraccioni
"Il messaggio conclusivo è che la Regione c'è, è un punto di riferimento, ed è possibile provare a risolvere insieme i problemi", così ha riassunto Rossi la posizione della Regione sul tema del riposizionamento della Toscana nel mercato estero. Nella mattinata di ieri sono stati anticipati i bandi europei e la riforma della formazione, che gli imprenditori da tempo sollecitavano. Un cambiamento definito da Rossi come “un colpo di timone che ci darà soddisfazioni”. La storia toscana si lega profondamente a quella di alcuni imprenditori, come Ferruccio Ferragamo, che ieri ha raccontato la sua storia personale e familiare, e la Regione intende puntare proprio su loro per rilanciare il settore industriale. La competitività toscana, la cui credibilità è stata confermata di recente anche dal “Financial Times”, si deve anche alla scelta di creare un ufficio unico, un tavolo a cui sono state chiamate le imprese intenzionate a investire, come ha ricordato Rossi. La Regione conferma la sua linea amichevole nei confronti di chi è pronto a investire sul territorio. La sollecitazione agli imprenditori va anche nella direzione di un ripopolamento turistico della costa toscana: “Abbiamo bisogno di muovere le acque sulla costa – ha ammesso Rossi – A Viareggio finanziamo il Carnevale, mettiamo soldi anche per il Pucciniano. Però bisogna che anche gli imprenditori un po’ si muovano. Ci siamo seduti sulla sabbia, bisogna ricominciare a correre”. Anche il comico Pieraccioni si è mostrato interessato al tema turismo, affermando la sua volontà di girare uno spot promozionale sulla “meravigliosa” Toscana e auspicando un rilancio dell’attività della Film Commission. Pieraccioni si è infatti proposto proprio per promuovere in maniera intelligente il ricco patrimonio toscano. Resta l’interrogativo su quale turismo si intenda puntare, se di massa o di qualità: una riflessione aperta per città come Firenze. Intanto rimane l’importanza di recuperare terreni abbandonati a fini produttivi, determinante anche per il settore turismo; come il territorio del Chianti ha più volte dimostrato e la messa in sicurezza della Via Francigena ha di recente confermato.
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- Scritto da Andrea Vitali
Linee guida per gli operatori, esercitazioni sanitarie nelle Asl, censimento dei posti letto di malattie infettive, un Nucleo operativo composto da esperti. Mentre cresce l'allarme a livello mondiale, la Toscana si sta preparando per far fronte a eventuali casi sospetti di Ebola. Il riferimento è il protocollo messo a punto dal Ministero, con le linee guida per la gestione dei pazienti, la tutela degli operatori sanitari e dei cittadini.
La direzione generale dell'assessorato ha inviato a tutti i direttori generali e sanitari, direttori dei dipartimenti di prevenzione e delle unità operative di malattie infettive una lettera in cui sono indicate tutte le azioni prioritarie che dovranno essere messe in atto e garantite in tutte le strutture del sistema sanitario regionale. Tra le indicazioni: trasportare l'eventuale caso sospetto in un ospedale dove sia presente un reparto di malattie infettive; verificare e aggiornare i protocolli; verificare la scorta dei dispositivi di protezione individuale (tute, visiera, mascherina, sovrascarpe, ecc.); formare il personale con esercitazioni e simulazioni.
Alcune Asl hanno già messo in atto la simulazione di casi sospetti, coinvolgendo il personale sanitario e le associazioni di volontariato. E' stato aggiornato il censimento dei posti letto di malattie infettive. Sono stati individuati i laboratori di riferimento per l'esecuzione del test diagnostico di virus Ebola.
E' stato costituito un Nucleo operativo per Ebola, composto da tecnici dell'assessorato, infettivologi, direttori sanitari, medici di famiglia, rianimatori, esperti di sanità pubblica.
La direzione generale dell'assessorato assicura il continuo contatto con il competente ufficio del Ministero della salute e con l'Ufficioo territoriale di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf) e garantisce il costante aggiornamento delle informazioni disponibili.
Questa la scheda della malattia da virus Ebola contenuta nel protocollo del Ministero della Salute:
LA MALATTIA DA VIRUS EBOLA (MVE)
MANIFESTAZIONI CLINICHE - Clinicamente, si tratta di una malattia acuta grave, caratterizzata da comparsa improvvisa di febbre elevata, astenia intensa, dolori articolari e muscolari, inappetenza e mal di stomaco, mal di testa, mal di gola. Questi primi sintomi possono essere seguiti da vomito, diarrea, esantema cutaneo diffuso, iniezione congiuntivale, singhiozzo, tosse, dolore al petto, difficoltà respiratorie o di deglutizione. I fenomeni emorragici, sia cutanei che viscerali, possono comparire in genere al sesto-settimo giorno, soprattutto a carico del tratto gastrointestinale (ematemesi e melena) e dei polmoni. Si accompagnano a petecchie, epistassi, ematuria, emorragie sottocongiuntivali e gengivali, meno-metrorragie. L'infezione da malattia da virus Ebola può essere confermata solo attraverso test virologici. La letalità è compresa tra il 50 e il 90%, nell'epidemia in corso è di poco superiore al 50%.
PERIODO DI INCUBAZIONE - Il periodo di incubazione è mediamente di 8-10 giorni con un range di 2-21 giorni. Al momento non è possibile identificate i pazienti infetti durante il periodo di incubazione (ovvero prima dell'inizio dei sintomi), neanche con i test molecolari.
TRASMISSIONE INTER-UMANA
Inizio e durata della contagiosità
Durante il periodo di incubazione le persone non sono considerate a rischio di trasmettere l'infezione. Il paziente diventa contagioso tramite secrezioni quando comincia a manifestare sintomi, e si mantiene contagioso fino a quando il virus è rilevabile nel sangue. Per questo motivo, per evitare di infettare chiunque altro nella comunità, i pazienti infetti devono essere attentamente monitorati e sottoposti a test virologici prima della dimissione, per garantire che il virus non sia più rilevabile in circolo. L'eliminazione del virus tramite allattamento e per via sessuale può proseguire anche dopo la guarigione clinica. In particolare, la permanenza del virus nello sperma può verificarsi fino a 7 settimane dopo la guarigione e, in casi eccezionali, anche oltre (fino a 12 settimane).
Modalità di trasmissione
Le informazioni scientifiche disponibili, desunte dalle pregresse epidemie di Ebola, evidenziano come il virus Ebola si trasmetta attraverso:
• il contatto diretto (per via cutanea o mucosale) con sangue o altri liquidi/materiali biologici, quali saliva, feci, vomito, sperma, incluse le secrezioni salivari (droplets);
• il contatto indiretto (per via cutanea o mucosale), con oggetti contaminati con sangue o altri liquidi biologici (ad esempio aghi).
Non vi sono evidenze di trasmissione del virus per via aerea. La probabilità di trasmissione del virus cambia nel corso della malattia con l'evolversi delle manifestazioni cliniche. All'inizio, quando è presente solo febbre in assenza di vomito o diarrea o di manifestazioni emorragiche, il rischio di trasmissione è basso; nelle fasi tardive, quando compaiono manifestazioni emorragiche, il rischio è significativamente più elevato e rimane molto alto anche dopo la morte. Per questo motivo, le precauzioni di isolamento raccomandate sono incrementate in relazione alla fase del percorso assistenziale, in ragione della valutazione del rischio (cioè probabilità che il paziente sia stato effettivamente esposto ad un malato di Ebola), stadio e decorso clinico della malattia.
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- Scritto da Andrea Vitali
La due giornate dell’Internet Festival pisano dedicate all’Openfoodacademy per porre al centro di tutta la filiera produttiva l’alimentazione, affrontando l’urgente sfida dell’accesso al cibo nel prossimo futuro. Le nuove tecnologie possono giocare un ruolo di sostegno ai cittadini nell’etica di un consumo di cibi più salubri?
In collaborazione con Rural Hub, Internet Festival mette in campo nelle giornate di oggi e domani, 10 e 11 ottobre, cinquanta innovatori per cinque tavoli tematici che affronteranno trenta sfide per Expo2015. Il tema dell’accesso al cibo nel prossimo futuro riguarderà tutto il pianeta e sarà perno della prossima Esposizione Universale di Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Openfoodacademy prova allora a re-immaginare il futuro del cibo attraverso i saperi, vecchi e nuovi, tecnologici e tecnici, nel tentativo di creare nuove proposte che vadano a integrare le conoscenze già presenti a EXPO2015. Lo scopo di Openfoodacademy è allora quello di stilare un “policy paper” da presentare ai decisori pubblici e da consegnare all’info-sfera per ripensare acutamente il futuro del cibo. Saranno due giorni di lavoro condiviso su tematiche legate all’innovazione nel campo dell’alimentazione e al suo futuro prossimo: la prima giornata è dedicata al disegno degli scenari evolutivi del cibo, mentre la seconda sarà focalizzata sul lavoro collettivo necessario a produrre il “policy paper”. Partecipano innovatori, studenti, startupper, social innovator e changemakers sotto i 35 anni: dopo una precedente selezione, sono stati organizzati cinque tavoli di lavoro, ognuno affiancato da due esperti alla guida dei giovani. Si parlerà di #hackingfoodsystem: il food come bene comune, per rivedere i sistemi di produzione del cibo; #nextfood: food tra tradizione e innovazione, alla scoperta della possibilità di innovare la filiera agroalimentare senza mettere a rischio ulteriormente la salute; #ruralsocinn: il cibo proviene dalla terra e non solo da un fornello, per rimettere al centro il valore del cibo e la cultura necessaria alla sua produzione; #smartrurality: food, innovazione e social media, lo storytelling che fa delle aree interne e rurali l’elemento centrale per ripensare la modernità; #openfood: cibo, trasparenza e bigdata, per scoprire chi controlla le informazioni sull’alimentazione e studiare la necessità di un’etichettatura trasparente.
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Si è svolta oggi la prima iniziativa de “La Città Sostenibile” con gli alunni delle scuole di Calenzano che hanno pulito tutti insieme una zona del Comune. Tante le iniziative previste fra passeggiate, convegni, caccia al tesoro, mostre didattiche, laboratori per bambini e adulti, mercato biologico e dell’ingegno, passando anche per un mercato del baratto, che si terrà domenica nel centro storico. Presso il Centro Espositivo St.Art-Eventi saranno presenti gli stand istituzionali e delle Associazioni, con un punto ristoro vegetariano. Sarà possibile visitare il planetario grazie all’iniziativa del Gruppo Astrofili Quasar, “La Notte delle Stelle”, presso la Sala Consiliare del Municipio, con tre spettacoli alle 19, alle 20 e alle 21 di sabato 11 ottobre. Cucinare con gli avanzi, realizzare un piccolo orto sul balcone, imparare ad osservare e ascoltare gli animali, riutilizzare al meglio gli oggetti e i vecchi abiti: questi alcuni degli importanti temi trattati nei laboratori per bambini e adulti. Domenica mattina inoltre si terrà la XI Biciclettata dell’Ambiente sulle piste ciclabili di Calenzano, con partenza alle 15 dal Centro St.Art-Eventi. Fra gli interessanti progetti green presentati: l’orto condiviso di Travalle e le fitotecnologie per risolvere i problemi ambientali. Tutte le iniziative saranno a ingresso libero e gratuito, per il programma dettagliato visitare il sito web del Comune.
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La recente acquisizione del Gruppo Oleario Toscano Salov da parte di uno dei più grandi gruppi alimentari cinesi è l'ennesimo segnale della progressiva perdita di controllo dell'Italia del suo settore agroalimentare, che però la rappresenta in tutto il mondo
La Cia-Confederazione Italiana Agricoltori- commenta negativamente la notizia dell'accordo per l'acquisizione del pacchetto di maggioranza del Gruppo Oleario Toscano Salov, proprietario dei marchi Sagra e Filippo Berio, da parte di una sussidiaria di Bright Food, uno dei più grandi gruppi alimentari cinesi per dimensioni. Una storia che conosciamo bene purtroppo, da Bertolli a Sasso, da Garofalo a Gancia, da Parmalat a Pernigotti, da Buitoni a Galbani: sono anni che assistiamo all'acquisto dei nostri marchi d'eccellenza da numerose compagnie straniere, spagnole, francesi, e ora anche russe e cinesi. Poiché il settore agroalimentare potrebbe rivelarsi strategico per la ripresa economica e del Paese, osserva acutamente Cia, andrebbe tutelato maggiormente, non in una direzione di un ferreo protezionismo, ma verso un'azione concreta che non lasci indisturbati i "conquistatori stranieri". Il punto è che non si può abbandonare un settore così identificativo e remunerativo per l'Italia, Cia richiede allora l'adozione di una regolamentazione più ferrea: urgono interventi seri e concreti che pongano un limite a questa escalation straniera. Per comprendere cosa stiamo perdendo basti pensare che il comparto agroalimentare rappresenta il 17% del Pil, fatturando oltre 250 miliardi di euro l'anno e trainando l'export nazionale con circa 34 miliardi di vendite all'estero.