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«Il Mefit, il mercato dei fiori, è sempre stato una priorità per l'amministrazione comunale di Pescia, convinti come siamo che una sua salvaguardia sia essenziale sia per il settore floricolo che per la città, e in questa direzione da sempre ci siamo mossi».
E’ quanto dichiarato dall’assessore all’agricoltura del Comune di Pescia Aldo Morelli in un comunicato stampa del 21 gennaio in cui, replicando implicitamente a una nota di Confcommercio Pistoia e Prato dei giorni precedenti (vedi), ha riepilogato la vicenda del mercato dei fiori dal 2016, anno in cui il Comune è diventato proprietario, fino a oggi e ha fatto appello all’unità di intenti perché «finalmente abbiamo una situazione che consente di trovare le risorse necessarie a risolvere la questione del Mefit» ed «è quindi necessaria e indispensabile una decisa convergenza di tutti gli attori di questa delicata situazione».
Ma ecco come ha riepilogato le ultime vicende Morelli.
«Se nel 2016 il Comune non avesse accettato il trasferimento del bene nel proprio patrimonio – si legge nella nota dell’assessore - si sarebbe giunti ad una sicura chiusura della struttura. Se lo ricordano bene tutti quelli, operatori e non, che allora parteciparono agli incontri e alle assemblee su quella emergenza».
«Da allora – prosegue il comunicato - è stato fatto un primo intervento, di oltre 3,5 milioni di euro, incentrato sulla messa in sicurezza sismica (gli stralli) e all'impiantistica (antincendio e via dicendo). Interventi necessari per ottenere la definitiva idoneità della struttura sia per la commercializzazione di fiori e piante che per ogni tipo di altra attività. Infatti, sapevamo che nel 2021 scadeva il tempo della proroga concessa dai VV.FF [Vigili del fuoco, ndr], ed è su quella che lo scorso anno i VVFF si sono mossi con l'attivazione del decreto 758/1994 per la regolarizzazione delle violazioni, la cui mancata osservanza può portare alla chiusura della struttura».«Consapevoli di questa situazione – continua - ci siamo mossi, con una delibera di giunta, fin dal settembre 2020 per chiedere alla Regione Toscana di inserire il Mefit nelle priorità da finanziare con i fondi in arrivo del Pnrr. Nei mesi successivi abbiamo presentato il progetto la cui realizzazione consentirebbe l'ottenimento delle autorizzazioni definitive per l'uso della struttura, progetto la cui realizzazione necessita di oltre 8,6 milioni di euro. E qui è bene sottolineare che a vario titolo operano al Mefit più di 600 aziende, che rappresentano primariamente un territorio che va dalla Valdinievole alla Versilia e interessano non meno di 500 produttori e circa 3500/4000 addetti, senza contare il peso e il ruolo che una piattaforma commerciale di settore potrebbe avere sul piano nazionale e oltre».
«Insieme e in accordo con il presidente del Mefit – conclude Aldo Morelli - abbiamo convocato un incontro con le associazioni di categoria, agricole e non, per informare sulla situazione e rischi per l'utilizzo della struttura ma soprattutto perché i rappresentati dei vari settori economici fossero in grado di presentare il progetto Mefit, cosi come stiamo facendo noi, ai tavoli regionali dove si decidono le destinazioni dei fondi Pnrr».
Adesso quindi secondo il Comune di Pescia è possibile reperire le risorse per fare i lavori ed è il momento di procedere uniti.
Redazione
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Sono aperte le iscrizioni degli aspiranti espositori a VerdeMura 2022, la mostra mercato del giardinaggio e del vivere all’aria aperta che si svolge sulle Mura di Lucca e a cui partecipano diversi florovivaisti italiani e stranieri.
Il termine di scadenza per presentare la domanda di partecipazione come espositore all’edizione di quest’anno è il 14 febbraio 2022. Per farlo è necessario registrarsi nella sezione dedicata agli espositori e compilare i moduli elettronici.
La prossima edizione è in programma da venerdì 1 aprile a domenica 3 aprile 2022.
La segreteria di VerdeMura è a disposizione per qualsiasi informazione il martedì dalle ore 15 alle ore 17 e il giovedì dalle ore 10,30 alle ore 12,30 al numero +39 366 4228615.
Redazione
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Daniele Massa, responsabile della sede di Pescia del Centro di Ricerca "Orticoltura e Florovivaismo", è diventato il nuovo direttore nazionale del CREA-OF e coordinerà le quattro sedi. Esperto fra l’altro di modellistica applicata alla nutrizione delle piante, di irrigazione e stress abiotici, è docente di “Orticoltura di precisione” all’Università di Salerno e segretario della sezione Orto-Florovivaismo della SOI (Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana). Massa ha ricordato a Floraviva le linee strategiche del suo mandato.
L.S.
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La Royal Horticultural Society di Boskoop ha premiato 11 rose da giardino col suo certificato d’eccellenza che vuole attestare anche l’eco-sostenibilità (non necessità di prodotti chimici fitosanitari per gli utenti finali). Ne ricordiamo alcune, fra cui la rosa rampicante ‘Florentina’ (in foto).
Sono 11 nuove rose da giardino di sette diversi ibridatori di piante provenienti da Germania, Belgio e Paesi Bassi ad avere ottenuto quest’anno il certificato di eccellenza della Royal Horticultural Society di Boskoop (KVBC da Koninklijke Vereniging voor Boskoopse Culturen). A sceglierle, su un totale di 25 varietà di rose valutate, una giuria olandese-belga supervisionata da KVBC.
E’ quanto reso noto nei giorni scorsi nelle news di KVBC e ripreso e approfondito da FloraCulture International, la rivista dell’AIPH, associazione internazionale dei florovivaisti. Come spiega quest’ultima, è dal 2017 che KVBC giudica le rose da giardino e assegna i suoi certificati di eccellenza: un marchio di qualità olandese/belga che vuole attestare la combinazione di «eccezionale bellezza ed eccellente salute e affidabilità», oltre che di eco-sostenibilità nella coltivazione.
Più nel dettaglio, «le rose che hanno ricevuto il certificato quest'anno – specifica la nota di KVBC - sono state piantate [per essere testate dalla giuria, ndr] in quattro roseti nei Paesi Bassi e in Belgio nel 2018: Boskoop, Lottum (Rozenhof), Winschoten e Destelbergen (Proefcentrum voor Sierteelt). Nel corso di tre stagioni, i membri della giuria hanno testato le rose in quattro momenti dell'anno. Delle 25 varietà di piante, 11 hanno ottenuto il certificato “Excellence Roses”: tre ibridi di tè, tre rose ad arbusto, tre rose floribunda, una rosa rampicante e una rosa tappezzante. Le “Excellence Roses” sono rose forti, sane, ricche e a fioritura continua che danno buoni risultati agli utenti finali senza l'uso di prodotti fitosanitari».
Tra le nuove rose che hanno ricevuto il certificato d’eccellenza elencate nell’articolo di FCI (vedi), citiamo le seguenti dell’ibridatore belga Viva International e di quello tedesco Kordes Rosen: le rosa floribunda ‘La Belle Rouge’ e ‘MärchenZaube’, la rosa rampicante ‘Florentina’ (di Kordes, nella foto), la rosa tappezzante ‘Summer of Love’ e l’ibrido di tè ‘Sunny Sky’.
Queste 11 nuove rose si vanno ad aggiungere ad altre rose da giardino che hanno ottenuto questo certificato di eccellenza portando il numero totale di rose certificate a 55, che possono essere viste qua: (anche se ad oggi non le nuove 11). Intanto per il nuovo anno d’impianto sono state iscritte alla selezione 20 nuove rose che saranno monitorate e ispezionate. Provengono da 7 ibridatori olandesi e stranieri e sono state piantate per i test in roseti nelle seguenti 5 località: Boskoop, Lottum e Winschoten nei Paesi Bassi e a Mechelen e Merksplas in Belgio.
L.S.
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Confcommercio Pistoia lancia l’allarme sul Mercato dei fiori della Toscana - città di Pescia: «deve essere messo a norma entro il giugno 2022, pena l’inagibilità, ma servono 8,6 milioni di euro». E chiede al Comune, titolare dell’immobile: «non ci sono alternative a questo maxi-investimento?», su cui peralto si è in chiaro ritardo e pare difficile trovare le risorse necessarie.
«SOS Mercato dei Fiori: serve al più presto una soluzione per salvare il futuro della struttura e dell’economia del territorio».
Redazione