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Il parere di Confagricoltura sulla decisione del Consiglio Agricoltura dell’Unione Europea del 21 marzo di dare il via libera alla destinazione di circa 4 milioni di ettari di terreni a riposo alla produzione di cereali e colture proteiche, ma anche all’uso per la prima volta della riserva PAC anti-crisi da 500 milioni di euro (di cui 48 milioni per l’Italia). Per i costi dell’energia si aspetta l’esito del Consiglio Europeo del 24-25 marzo.

«Con l’utilizzo dei terreni a riposo è destinata a salire la produzione europea di cereali e colture proteiche. E’ un passo avanti importante che abbiamo sollecitato, ma la decisione dei ministri dell’Agricoltura della UE potrebbe rivelarsi inadeguata rispetto all’intensità della crisi in atto».
A sostenerlo è stato ieri il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, con riferimento alle conclusioni del Consiglio Agricoltura UE che si è tenuto il 21 marzo a Bruxelles, per decidere le iniziative da assumere in risposta alle pesanti conseguenze economiche della guerra in Ucraina. Secondo le stime che sono circolate nel corso della sessione ministeriale, ha reso noto Confagricoltura, circa 4 milioni di ettari aggiuntivi potrebbero essere coltivati negli Stati membri.
«Durante la riunione del Consiglio UE – ha aggiunto Giansanti – si è svolto un collegamento con il ministro ucraino dell’Agricoltura che ha evidenziato la carenza, in particolare, di sementi e carburanti. Nella più favorevole delle ipotesi, la produzione agricola dell’Ucraina subirà una contrazione del 30%. Per scongiurare una grave carenza di offerta sui mercati internazionali, la UE deve utilizzare al massimo il proprio potenziale produttivo, eliminando, anche in prospettiva, ogni ostacolo alle semine».
Confagricoltura ha giudicato positiva anche la decisione di ricorrere, per la prima volta in assoluto, alla riserva di crisi della PAC (pari a circa 500 milioni di euro) che metterà a disposizione dell’Italia intorno a 48 milioni di euro che potranno essere incrementati grazie al cofinanziamento nazionale consentito dalla Commissione. «Chiediamo al nostro governo – si legge nella nota - di fare il massimo sul piano finanziario e di avviare rapidamente le discussioni in ordine alle finalità e alle modalità di erogazione delle risorse in connessione con quanto previsto nel recente ‘decreto legge Ucraina’».
Il Consiglio Agricoltura dell’Unione ha anche esaminato la questione legata all’aumento senza precedenti dei costi di produzione, a partire da quelli dell’energia, ha segnalato Confagricoltura. Ogni decisione, però, è stata rinviata per attendere i risultati del Consiglio Europeo in programma il 24 e 25 marzo, nel corso del quale saranno valutate le possibili iniziative in ambito europeo.
Confagricoltura, infine, valuta positivamente l’annuncio fatto dalla Commissione relativo alla richiesta agli Stati membri di trasmettere mensilmente i dati relativi alla disponibilità di prodotti e mezzi di produzione essenziali, allo scopo di assicurare in ogni circostanza la continuità delle forniture.

Redazione

Oltre 100 eventi e più di 300 espositori. Da venerdì 25 marzo a lunedì 28 marzo presso la Fiera di Brescia si svolgerà la seconda edizione di “Cosmogarden - la biennale del verde”, una manifestazione a 360 gradi sulla filiera green.
Gli espositori saranno collocati in quattro aree: costruttori di giardini, piante e fiori da esterno e da interno, arredo e complementi, attrezzature e servizi per orto e giardino. «Il salone è concepito per regalare un’esperienza unica e suggestiva - ha dichiarato Mauro Grandi, ceo di Area Fiera -. Gli stand offrono ambienti meravigliosi, specie esotiche, giardini zen o all’inglese».
Ricco e vario l’elenco degli appuntamenti: dall’incontro sull’agronomia urbana e la patologia vegetale fino a quello sul rinnovo varietale nel florovivaismo, passando per il verde pensile, le siepi miste e tantissimi argomenti quanti sono gli aspetti e i temi della filiera del verde (vedi programma).
Per ulteriori informazioni cosmogarden.it e in particolare sui biglietti e le modalità di accesso qua.

Redazione

Decreto contro effetti della guerra - settore agricolo

Nel decreto-legge del 18 marzo di contrasto agli effetti della guerra in Ucraina il Governo ha varato misure urgenti a sostegno del settore agricolo: credito d’imposta al 20% delle spese di carburante del 1° trimestre 2022, rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari, aumento di 35 milioni del Fondo per lo sviluppo delle imprese agricole e ampliamento della possibilità di usare il digestato come fertilizzante.

 
Ci sono rilevanti misure urgenti a sostegno del settore agricolo, in particolare contro il caro energia e per le aziende delle filiere più colpite dalla crisi, nel decreto-legge varato venerdì 18 marzo dal Consiglio dei ministri per contrastare gli effetti economici e umanitari della guerra in Ucraina e presentato dal premier Mario Draghi nella conferenza stampa andata in onda subito dopo su Rai 2. 
Come sottolineato in una nota odierna del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), «il tema della redditività è al centro di tutto il decreto del Governo che delinea misure a favore di tutte le aziende italiane, agendo sulle accise dei carburanti, sui crediti di imposta, sulle misure di monitoraggio e trasparenza dei prezzi, sulla rateizzazione delle bollette energetiche, sui contratti pubblici, sull'autotrasporto, sulla golden power e sulla cybersicurezza. Presidi efficaci a tutela delle aziende italiane, con positivi riflessi sulle imprese agroalimentari, destinatarie anche di specifici provvedimenti».
Uno dei più sentiti fra i provvedimenti d’interesse agricolo approvati su proposta del Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli è la misura che contrasta direttamente l’aumento dei carburanti tramite un contributo sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di carburanti destinato alle aziende agricole e della pesca. Si tratta di un contributo straordinario del 20% della spesa sostenuta per l’acquisto di carburante effettivamente utilizzato nel 1° trimestre del 2022, entro i limiti degli aiuti di Stato. Si prevede che il credito d’imposta sia anche cedibile dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, comprese banche e altri intermediari finanziari.
Altra misura urgente varata è la rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari. Nello specifico, per le aziende agricole, della pesca e dell'acquacoltura, il Governo ha stabilito la possibilità di rinegoziare e ristrutturare i mutui e allungare fino a 25 anni il relativo periodo residuo di rimborso. 
Poi, nel rispetto del regime de minimis, Ismea è autorizzata a prestare una garanzia gratuita a favore di agricoltori e pescatori. A tal fine il Governo ha rafforzato il fondo di garanzia pubblica che è stato recentemente rivisto nel suo funzionamento, prevedendo la possibilità di estendere le garanzie fino a 5 milioni di euro per il singolo beneficiario. Ciò permette di contrastare la crisi di liquidità delle imprese agroalimentari connessa all'eccezionale incremento dei costi dell'energia e delle materie prime.
Inoltre è previsto l’incremento di 35 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura già previsto dalla Legge di bilancio 2022.
Infine viene ampliata la possibilità di utilizzare il digestato come fertilizzante per terreni. Scelta necessaria per favorire l'utilizzo dei sottoprodotti vegetali e degli scarti di lavorazione delle filiere agroalimentari come fertilizzante e per sopperire alla mancanza di prodotti chimici a seguito della crisi russo-ucraina. Ciò, si legge nel comunicato ministeriale, «contribuisce alla diffusione di pratiche ecologiche e di economia circolare nella fase di produzione del biogas, alla riduzione dell'uso di fertilizzanti chimici, all'aumento di materia organica nei suoli e alla limitazione dei costi di produzione».
 

Redazione

Coppa Italia di Federfiori - fioristi italiani
Si avvicina la finale della Coppa Italia di Federfiori - Confcommercio, che il 2 e 3 aprile a Cittadella di Alessandria in Piemonte metterà a confronto alcuni dei migliori fioristi provenienti dalle varie regioni del Belpaese. 
Questo prestigioso concorso di arte floreale aperto al pubblico, ormai giunto alla 12^ edizione, rappresenta uno spettacolo di colori, stili e linee attraverso bouquet e allestimenti floreali in cui la naturale bellezza del mondo vegetale si fonde con le forme create ad arte, grazie agli standard tecnici ed estetici di altissimo livello dei maestri fioristi che partecipano alla finale, in grado di attirare l’attenzione non solo degli operatori della filiera del fiore ma anche del grande pubblico.
La Coppa Italia Federfiori, nata a Sanremo nel 1980, è organizzata da Federfiori – Federazione Nazionale Fioristi, in collaborazione con Confcommercio Alessandria e con il Patrocinio del Comune di Alessandria. Il suo principale intento è divulgare la professionalità dei fioristi italiani, stimolare la crescita del livello tecnico e artistica della categoria, mettere in contatto maestri fioristi di tutta Italia.
La collocazione del concorso in una sede prestigiosa come la Cittadella di Alessandria, sono convinti gli organizzatori, «sarà motivo di grande richiamo per operatori del settore e per numerosi turisti, sia italiani che stranieri, i quali potranno assistere alla proclamazione del fiorista migliore d’Italia». 
Per maggiori informazioni contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
 
Programma
 
Sabato 2 aprile
Ore 15 – Inaugurazione e apertura al pubblico degli spazi espositivi all’interno della Caserma Montesanto. Esposizione delle opere sul tema “Sorpresa musicale. Dolci note di primavera” realizzate dai concorrenti durante la mattinata. 
I concorrenti lavorano preparando le opere sul tema “Danzando sotto la pioggia”.
Ore 17 – Fine lavori ed esposizione delle opere sul tema “Danzando sotto la pioggia”
 
Domenica 3 aprile
Ore 9,30 – Apertura degli spazi espositivi all’interno della Caserma Montesanto. 
I concorrenti lavorano preparando le opere sul tema “Sulle ali della musica. Inno d’amore”
Ore 12 – Presentazione del libro Le quattro stagioni dei fiori di Chicco Pastorino
Ore 12 - Premiazione Garofano d’Argento
Ore 12 – Fine lavoro ed esposizione delle opere sul tema “Sulle ali della musica. Inno d’amore”
Ore 14 – I concorrenti lavorano preparando le opere sul tema “La fata danzante” in cui ogni opera d’arte floreale costituisce l’ornamento di una ballerina
Ore 16 – Fine lavori “La fata danzante” e performance delle ballerine della scuola di danza Peter Larsen Dance Studio ASD che indossano le opere floreali realizzate dai concorrenti
Ore 16,30 – I concorrenti lavorano preparando le opere sul “Tema a sorpresa. Componendo cantando”
Ore 17,30 – Fine lavori ed esposizione delle opere sul “Tema a sorpresa. Componendo cantando”
Ore 17,45 – Spettacolo di danza a cura della Scuola di danza Peter Larsen Dance Studio ASD
Ore 18 – Interventi istituzionali e delle autorità regionali e nazionali
Ore 19 – Proclamazione del Campione Italiano della XII Coppa Italia Federfiori
 

Redazione

Mercato dei fiori di Pescia - Cia chiede incontro con Giani e Saccardi
Cia Toscana ha richiesto un incontro urgente sul Mercato dei fiori di Pescia, a rischio di chiusura in giugno, con il presidente della Regione Eugenio Giani e con la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, «per verificare tutte le azioni possibili» di salvataggio. 
Lo ha reso noto ieri un comunicato stampa in cui il neo presidente regionale Valentino Berni afferma che la chiusura sarebbe «un danno economico e sociale di enorme portata non solo per Pescia ma sul piano regionale ed oltre». Dal momento che si tratta della struttura di riferimento per centinaia di produttori agricoli – dalla Valdinievole fino alla Versilia - per una stima di circa 4 mila addetti e relative famiglie. A cui vanno aggiunte altre figure professionali presenti: commercianti, trasportatori, operatori dei servizi.
«La struttura – viene ricordato nella nota - è passata nel patrimonio del Comune di Pescia nel 2016, a seguito di specifica legge della Regione Toscana, che nel frattempo ne era diventata proprietaria. In questo contesto fu sottoscritto un apposito “accordo di programma” tra Regione e Comune al fine di definire gli obiettivi e gli interventi necessari per la messa a norma della struttura. Anni di mancata manutenzione ordinaria e straordinaria unita ai cambiamenti normativi in materia di sicurezza e di antincendio hanno determinato una grave situazione di carenza in termini di requisiti di idoneità all’uso della struttura».
 

Redazione