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Il luogo perfetto per chi ama la natura, il trekking e la buona cucina, l’Oasi Dynamo offre anche interessanti incontri durante il weekend, questo sabato Massimiliano Ossini.

Uno degli eventi ospitati nell’Oasi Dynamo è stato l’incontro con il botanico, scienziato e appassionato divulgatore Stefano Mancuso. Due giorni in cui il fondatore del “Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale” ha approfondito con i partecipanti la conoscenza di tanti aspetti del mondo della botanica e ha condiviso i suoi segreti sul magico mondo dei vegetali.
Per questa estate in programma altri incontri interessanti: dal geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi che ci diletterà con storie della Terra, allo scrittore e documentarista Folco Terzani.
Sabato 9 luglio 2022 l’Oasi Dynamo ha in programmo un aperitivo nella Natura, dalle ore 17:00 fino alle 19:00 in seguito, al calare del sole, a Casa Luigi accoglierà gli ospiti la simpatia e l’eleganza di Massimiliano Ossini, volto tra i più puliti della televisione italiana, conduttore di successo. Da Linea Bianca a Uno Mattina, da Disney Channel a Mezzogiorno in Famiglia.
Massimiliano Ossini ci accompagnerà in racconti di viaggi, di natura e di meraviglie del nostro mondo. (costo dell’aperitivo 25 €).
Come già accennato gli incontri si svolgeranno presso Casa Luigi, un ristorante moderno e informale ospitato in una cascina in pietra dall’aspetto rustico, situato nella zona agricola dell’Oasi Dynamo. La cucina offre piatti genuini: tradizione toscana, carne alla griglia, tutto accompagnato da birre e vini biologici.
I prodotti cucinati e serviti provengono direttamente dall’azienda agricola dell’Oasi Dynamo, in cui il ristorante è immerso. Un’atmosfera da ranch in cui potersi rilassare dopo pranzo o prima di scegliere tra le tante attività e avventure a contatto con la natura che si possono svolgere nell’Oasi, adatte a tutte le età.
Infatti nell’Oasi Dynamo è possibile fare escursioni, esperienze avventurose nella natura o semplicemente riposare. Per raggiungere l’Oasi si può scegliere tra il servizio navetta e una passeggiata di circa 30 minuti salendo dalla località Croce di Piteglio.
Per maggiori informazioni sugli eventi (tutti a numero limitato) e prenotazioni telefonare al numero 3317405400.
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Redazione

Il decreto che, nell’ambito del PNRR, sostiene la realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici a uso produttivo del settore agroalimentare, il cosiddetto “decreto Parco Agrisolare” o “decreto Agrisolare”, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (GU n. 149 del 28 giugno 2022).
«Con la pubblicazione del decreto Agrisolare – ha dichiarato il 30 giugno il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli - possiamo finalmente iniziare a lavorare per sostenere gli investimenti per la realizzazione degli impianti fotovoltaici sulle coperture delle stalle e dei capannoni delle aziende agricole, che in questo particolare momento che stiamo affrontando, possono contribuire a ridurre i costi e favorire l'implementazione delle energie rinnovabili per filiere sempre più competitive e al passo con i tempi».
Si tratta di «1,5 miliardi di euro a valere sui fondi del PNRR a disposizione dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale – ha aggiunto Patuanelli -. Una misura importantissima che consente alle aziende di contribuire alla transizione verde e di aumentare la sostenibilità, la resilienza e l'efficienza energetica del settore».
«Un importante passo è stato fatto – ha concluso il Ministro -. Ora continuiamo a lavorare in Europa per superare l'elemento dell'autoconsumo e consentire alle aziende di aumentare la propria capacità produttiva da fonte rinnovabile».
Il «decreto Agrisolare», intitolato “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell'ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 «Parco Agrisolare», può essere letto per intero qua.

Redazione

Mefit Confagricoltura Pistoia tavolo di crisi
«Ancora necessari e urgenti tavolo di crisi e piano di rilancio!». Confagricoltura Pistoia ha reiterato oggi il pubblico appello già indirizzato lo scorso febbraio a Comune di Pescia e Regione Toscana per superare lo stallo del mercato dei fiori di Pescia e dell’azienda speciale comunale Mefit che lo gestisce.
«Sono passati ormai 5 mesi dall’invio del comunicato con cui abbiamo chiesto l’attivazione di un tavolo di crisi per superare la situazione emergenziale del mercato dei fiori di Pescia e avviare un piano di rilancio che garantisca la sostenibilità economica a medio-lungo termine del mercato – recita una nota diffusa oggi pomeriggio da Confagricoltura Pistoia -, ma le ragioni della richiesta restano tuttora valide, intatte, nonostante lo stanziamento di 2 milioni deliberato dalla Regione Toscana per gli interventi strutturali urgenti sull’edificio» (vedi).
Come mai? I motivi d’urgenza sono così riassunti: «il recentemente acquisito “certificato di temporanea idoneità strutturale dell’edificio che ospita il Mefit” (vedi) ha solo posticipato il rischio di chiusura del mercato, perché poi bisogna avviare i lavori e completarli in tempo utile; i 2 milioni deliberati dalla Regione, più il milione circa di euro del Comune di Pescia, non paiono sufficienti alla completa messa in sicurezza e a norma antincendio della struttura (vedi); infine l’amministratore unico del Mefit Antonio Grassotti, dimissionario, non è nelle condizioni non solo di elaborare un piano di rilancio credibile del mercato dei fiori, ma neanche di farsi supportare a tal fine dalla Regione Toscana, come previsto invece dagli accordi fra Comune e Regione del 2016». 
 

Redazione

Legambiente organizza dal 5 al 6 luglio il 9° EcoForum sui vari aspetti dell’economia circolare: gestione di rifiuti, finanza, rete impiantistica e innovazione.


Si apre domani a Roma alle 9 di mattina presso Palazzo Passarini Falletti (via Panisperna 207), con possibilità di assistere alla manifestazione anche online in diretta, la 9^ conferenza nazionale sull’economia circolare EcoForum.
Organizzata da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club, in collaborazione con Conai e Conou, la conferenza EcoForum 2022 proseguirà il 6 luglio mattina e si concluderà nel pomeriggio con la premiazione della 29^ edizione del concorso Comuni Ricicloni.
335x135 agribios solomobileIl programma dell’iniziativa prevede la mattina del 5 luglio, dopo l’introduzione del direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti, una sessione su “La gestione dei rifiuti e i sistemi di raccolta”, a cui parteciperanno fra gli altri il presidente di Alia Servizi Ambientali Nicola Ciolini, la responsabile del Centro nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) Valeria Frittelloni. Seguirà la presentazione di un’indagine Ipsos a cui interviene anche il sociologo Domenico De Masi e poi una tavola rotonda sul tema “I cantieri dell’economia circolare. Costruire innovazione, sviluppo e sostenibilità” condotta dalla giornalista di Rai 3 Maria Rosaria De Medici con interventi del presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, di Laura D’Aprile, capo del Dipartimento “Sviluppo sostenibile” del Ministero per la Transizione Ecologica (Mite) e il presidente di Conai Luca Ruini. Nel pomeriggio, a partire dalle 14,30, sessione su “La rete impiantistica per infrastrutturare l’economia circolare”.
Il 6 luglio mattina, dalle 9,30, è in programma una sessione dedicata al tema “Innovazione: dai processi di filiera ai processi faro”, moderata da Francesco Loiacono, direttore di Nuova Ecologia. Seguirà alle ore 12 una sessione intitolata “La finanza a supporto dell’economia circolare”, moderata dal giornalista Rocco Bellantone, a cui interverrà anche Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. Nel pomeriggio, a partire dalle 14,30, si terrà la premiazione dei “Comuni Ricicloni 2022”, a cui interverrà per le conclusioni il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti.
Ulteriori informazioni sull’EcoForum qua, per iscriversi qua, il programma integrale con tutti i relatori qua.

Redazione

Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura d’Ismea: nel 2021 record di valori assicurati con le polizze agevolate (+5%); un Fondo per i danni del clima.

Con 8,9 miliardi di euro di valori assicurati, +5% rispetto al 2020, per l’insieme delle polizze su vegetali, animali e sulle strutture aziendali, il mercato delle polizze agricole agevolate ha toccato un nuovo massimo in Italia nel 2021. Un risultato in cui spicca la «rimonta del Mezzogiorno» la cui quota di mercato è salita al 12,2%. Intanto è in rampa di lancio un «Fondo nazionale catastrofale a protezione di tutte le aziende contri i rischi gelo, siccità e alluvione».
È quanto messo in evidenza il 28 giugno da una nota di Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, in cui è stato presentato il nuovo Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura.
«Nel segmento delle colture vegetali, che con 6,5 miliardi di euro (+4,4%) concentra quasi tre quarti del portafoglio assicurativo – informa Ismea - si osserva un ulteriore rafforzamento della partecipazione del Mezzogiorno, a conferma del graduale superamento del divario territoriale che caratterizza il mercato delle polizze agricole contro i rischi atmosferici, storicamente sbilanciato sulle regioni settentrionali. Gli ultimi dati attribuiscono alla macro-ripartizione del Nord una quota di mercato ancora preponderante, pari all'80%, ma il Sud (Isole incluse) dal 7% di cinque anni fa si è portato al 12,2%, contro il 7,8% del Centro».
Tuttavia, precisa la nota di Ismea, «al termine della programmazione 2014-2022 si registrano ancora degli importanti margini di miglioramento soprattutto in termini di estensione delle coperture contro i rischi catastrofali sui quali il sistema sembra, al contrario, mostrare un graduale disimpegno che potrebbe mettere a repentaglio nel medio-lungo termine la resilienza delle aziende agricole a fronte di eventi estremi sempre più intensi».
Riguardo ai costi assicurativi, «i premi, in termini assoluti, hanno raggiunto l'anno scorso un picco di 610,8 milioni di euro, corrispondenti a una tariffa media nazionale che per il secondo anno consecutivo si è mantenuta sopra la soglia del 9%, con un aumento del 4,4% nominale rispetto al 2020 e un più 2,5% in termini reali (al netto dell'inflazione)».
«Il 2021 – continua Ismea - è stato anche l'anno del consolidamento dei fondi di mutualizzazione, con il riconoscimento da parte del Mipaaf di cinque fondi fitopatie e climatici e di altrettanti fondi IST (strumento di stabilizzazione del reddito) nei settori latte, mele e ortofrutta (è in corso l'iter istruttorio per tre nuovi fondi IST latte, riso e barbabietola da zucchero)».
«Nel Piano strategico pluriennale 2023-2027 – conclude Ismea - l'Italia ha previsto anche l'istituzione (primo caso in Europa) di un Fondo di mutualizzazione nazionale catastrofale contro le perdite da gelo e brina, siccità e alluvione, destinato all'intera platea delle aziende agricole italiane, quale strumento complementare e in sinergia con le compagnie assicurative per il rafforzamento e il riequilibrio settoriale e territoriale nella distribuzione delle polizze agevolate».
Il Rapporto sulla gestione del rischio in agricoltura di Ismea può essere letto qua.

Redazione