UNA PIANTA PER...NON FIDARSI DELLE APPARENZE: LE 10 PIU' LETALI

Andrea Vitali
Jacques‑Louis David, e il titolo è La Morte di Socrate (in inglese The Death of Socrates)

Belle ma pericolose: alcune piante comuni nascondono veleni mortali. Scopri quali sono le 10 più tossiche da conoscere e… evitare!

In natura, ciò che è bello non è sempre innocuo. Alcune piante dall’aspetto inoffensivo sono in realtà veri e propri concentrati di tossine, capaci di causare gravi disturbi o addirittura la morte. Non serve andare nella giungla per trovarle: molte crescono nei nostri giardini, nei campi o lungo i sentieri. Ecco le dieci piante più pericolose che potresti incontrare anche vicino casa.

1. La cicuta maggiore (Conium maculatum)

Cicuta maggiore - Conium maculatum, la pianta che uccise Socrate

La storia la ricorda come la pianta che uccise Socrate. Cresce spontaneamente in molte zone d’Italia e viene spesso scambiata per prezzemolo o finocchio selvatico. I suoi alcaloidi, tra cui la coniina, paralizzano il sistema nervoso e possono portare alla morte per arresto respiratorio.

2. La belladonna (Atropa belladonna)

Belladonna - Atropa belladonna, bacche tossiche dall’aspetto invitante

Le sue bacche nere e lucide attirano i bambini, ma sono estremamente tossiche. Contengono atropina, che provoca allucinazioni, tachicardia, convulsioni e, in dosi elevate, può essere fatale. Bastano 10 bacche per uccidere un adulto.

3. Lo stramonio (Datura stramonium)

Stramonio - Datura stramonium, erba del diavolo velenosa

Conosciuta anche come "erba del diavolo", è legata a rituali magici per le sue proprietà allucinogene. Contiene potenti alcaloidi (iosciamina, scopolamina) che causano confusione mentale, deliri, coma e morte.

4. L’edera comune (Hedera helix)

Edera comune - Hedera helix, pianta tossica nei giardini

Presente ovunque, soprattutto sui muri e nei boschi, l’edera è spesso ignorata. Tuttavia, le sue bacche contengono saponine tossiche che causano nausea, vomito, convulsioni e, in casi estremi, coma.

5. Oleandro (Nerium oleander)

Oleandro - Nerium oleander, tossico in tutte le sue parti

Pianta ornamentale molto diffusa, è tossica in ogni sua parte. L’oleandrina può provocare gravi disturbi cardiaci, rallentamento del battito e arresto respiratorio. Anche il fumo della sua combustione è velenoso.

6. L’olopea safranata (Oenanthe crocata)

Olopea safranata - Oenanthe crocata, pianta velenosa simile al prezzemolo

Spesso confusa con piante aromatiche come il prezzemolo o il sedano, è una delle più pericolose in Europa. L’énanthotoxine che contiene è letale anche in piccole dosi: la morte può sopraggiungere in poche ore.

7. Il ginestrone (Spartium junceum)

Ginestrone - Spartium junceum, fiore tossico mediterraneo

Diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, i suoi fiori gialli sono belli ma insidiosi. Contiene spartéina e citisina, alcaloidi tossici che agiscono sul sistema nervoso. L’ingestione può causare coma e arresto respiratorio.

8. Albero del noce vomica (Strychnos nux-vomica)

Noce vomica - Strychnos nux-vomica, albero velenoso asiatico

Originaria dell’Asia, questa pianta produce semi contenenti stricnina, un veleno potentissimo. Basta una piccola quantità per causare convulsioni, paralisi muscolare e morte per soffocamento.

9. L’aconito (Aconitum spp.)

Aconito - Aconitum spp., fiori blu neurotossici

Chiamata anche "elmo di Giove", ha fiori blu molto decorativi. Contiene aconitina, un potente neurotossico. I sintomi includono formicolii, aritmie cardiache e morte per arresto cardiaco.

10. Il colchico autunnale (Colchicum autumnale)

Colchico autunnale - Colchicum autumnale, simile allo zafferano ma letale

Simile allo zafferano, è in realtà pericolosissimo. La colchicina, presente in tutta la pianta, provoca dolori intestinali, insufficienza multiorgano e morte. Un solo fiore può bastare per un’intossicazione grave.

In Conclusione nei giardini, prati o nei boschi, non tutto ciò che è verde è innocuo. Alcune piante possono sembrare decorative, addirittura commestibili, ma nascondono tossine letali. Conoscerle è il primo passo per evitarle e proteggere la propria salute e quella di chi ci sta intorno. La bellezza naturale merita rispetto, ma anche attenzione.

AnneClaire Budin – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 24 ottobre 2025