E’
il glicine la
pianta fiorita prescelta da Floraviva come
portafortuna dei nati sotto
il segno dei Pesci (
tra il 18
febbraio e
il 20
marzo).
Questo vale in
particolare per i
Pesci della seconda decade,
dal 2
all’11 marzo,
dato che per la prima decade
c’è chi
indica piuttosto la
ginestra,
mentre per
il terzo periodo la
peonia. Ma
alcuni consigliano altri fiori e
piante, come ad
esempio il sito web
www.dichesegnosei.it,
che punta sui fiori di pesco.
La ragione per la scelta del glicine o Wisteria, che nel linguaggio dei fiori significa in primis generosità e amicizia - come spiegano varie fonti fra cui Donna Moderna e il sito web ItalianFlora.it - è che i Pesci, creativi e volubili, hanno personalità tutte sentimenti ed emozioni, generosissime e sognatrici. Soprattutto in amore, al quale spesso si abbandonano contro ogni buon senso, anche perché credono all’amore eterno, e finiscono così, non di rado, per far scappare le persone amate.
Esistono otto specie del genere di pianta denominato Wisteria, appartenente alla famiglia delle Fabaceae, e la maggior parte di esse sono originarie dell’estremo oriente: Cina (Wisteria sinensis), Giappone (Wisteria floribunda brachybotrys) ecc. Ma alcune, la Wisteria frutescens e la Wisteria macrostachya, provengono dall’America. Le varie specie di glicini - spiega nel suo sito web
www.wisteria.it il vivaista pistoiese Francesco Vignoli, autorità in materia – sono arbusti rampicanti di forte crescita, decidui, con una spettacolare fioritura primaverile. Sono rustici, resistenti al freddo e alla maggior parte delle malattie. Si attorcigliano intorno ai loro sostegni come liane e possono essere usati su pergolati, muri, ringhiere come cordoni, ghirlande o spalliere, ma possono anche essere fatti arrampicare su altri alberi oppure venire coltivati come arbusti isolati o ad alberello. La specie più diffusa è la Wisteria sinensis, che corrisponde al glicine comune con i suoi fiori color lilla violaceo. Oggi però i vivaisti offrono pure altre varietà con forme e colori nuovi.
La simbologia e i significati del glicine sono illustrati per esteso su
www.giardinaggio.it, dove si sostiene che nel linguaggio dei fiori odierno questa pianta fiorita vuol dire prova di amicizia o anche disponibilità a chieder scusa ed è quindi perfetta come dono agli amici, tanto più nei casi in cui ci si voglia far perdonare qualcosa da loro. Questo uso odierno ha radici storiche nella cultura cinese e giapponese. Tanto per restare a quest’ultimo, in Giappone il glicine ha un elevato valore simbolico all'interno del buddismo Jodo Shinshu ed è possibile trovarlo in numerosi templi a lui dedicati. I fiori e i rami che pendono verso il basso sono segno di rispetto e umiltà, di «una supplica garbata e di una profonda riflessione religiosa in riferimento a Buddha». Si narra che gli imperatori giapponesi, si legge ancora su giardinaggio.it, «nel visitare terre straniere, portassero con se bonsai di glicine e si facessero precedere dagli uomini che li trasportavano, per esplicitare così le loro intenzioni amichevoli e di riguardo, nel confronto degli ospiti».
Infine, una curiosità da Wikipedia e altre fonti: la Wisteria più estesa al mondo si trova a Sierra Madre nella Contea di Los Angeles (California) e occupa una superficie di oltre 0,4 ettari con un peso di 250 tonnellate.
L.S.