MARIA TERESA PARPAGLIOLO: ESCLUSA DA MUSSOLINI, ACCOLTA DAI GIARDINI

Andrea Vitali
ritratto bianco e nero di maria teresa parpagliolo

Mussolini la voleva fuori dall’architettura. Maria Teresa Parpagliolo trovò nei giardini il suo spazio, lasciando un’eredità dimenticata dall’Italia.

Maria Teresa Parpagliolo ritrattaMorì a Roma nel 1973, senza che la sua città le avesse mai dedicato una via, una piazza, o almeno un’aiuola. Eppure Maria Teresa Parpagliolo Shephard ha lasciato un segno visibile nella storia del verde urbano italiano e non solo, con un lavoro che parla ancora oggi di integrazione tra natura e architettura, estetica e funzione, arte e ecologia.

Progetto paesaggistico di ParpaglioloEra nata a Roma nel 1903 e fin da giovane aveva guardato oltre i confini culturali del suo tempo. In un’Italia dominata da un regime che relegava le donne a ruoli subordinati, fu capace di imporsi in un campo – l’architettura del paesaggio – che nel nostro paese non esisteva ancora come disciplina riconosciuta...

Negli anni Trenta curò per la rivista “Domus” la rubrica “Giardino fiorito” e lavorò su numerosi spazi privati, affermandosi come garden designer in un’Italia che al tempo si affidava quasi esclusivamente a professionisti uomini per il verde pubblico. Copertina Domus con giardinoIl primo grande incarico arrivò nel 1939: la progettazione del verde per l’Esposizione Universale di Roma (EUR), al fianco di Porcinai e De Vico...

Veduta area progetto EURDal 1940 al 1942 fu direttrice dell’Ufficio Parchi e Giardini del Comune di Roma. Poi la guerra, il matrimonio con il militare inglese Ronald Shephard e una nuova stagione internazionale: Londra, il Festival of Britain (1951)...

Giardino moderno progettato da ParpaglioloSempre a cavallo tra Italia e Inghilterra, continuò a firmare progetti emblematici a Roma: l’Hilton Hotel sul Monte Mario, l’atrio e giardino della sede RAI di viale Mazzini...

Verde urbano a Casal PaloccoNegli anni Sessanta fu incaricata di progettare il verde di Casal Palocco, un nuovo quartiere residenziale nella periferia sud-ovest della capitale...

Co-fondatrice dell’AIAPP – l’associazione degli architetti paesaggisti italiani – lavorò fino all’ultimo per far riconoscere l’autonomia di una disciplina a lungo relegata ai margini dell’accademia. Solo nel 1978, cinque anni dopo la sua morte, venne istituito in Italia il primo corso universitario in architettura del paesaggio...

Maria Teresa Parpagliolo a Kabul

Negli ultimi anni della sua carriera si occupò della ricostruzione del giardino storico Bagh-e Babur a Kabul, dimostrando un’apertura interculturale rara per l’epoca...

AnneClaire Budin – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 15 novembre 2025