QUANDO GLI ALBERI DIVENTANO SOGGETTI DI DIRITTO
- AnneClaire Budin

Nel 2019, in Francia, è stata proclamata la Dichiarazione dei diritti dell’albero, un testo che riconosce agli alberi dignità giuridica, valore ecologico e ruolo culturale.

Un nuovo statuto simbolico per gli alberi
Nel 2019, all’Assemblea Nazionale francese, un gruppo di scienziati, giuristi ed esponenti politici ha proclamato la Dichiarazione dei diritti dell’albero. Il testo nasce con l’intento di ridefinire il rapporto tra esseri umani e natura, affermando che l’albero non è solo un oggetto, ma un essere vivente da considerare soggetto di diritto e bene comune.
I cinque articoli fondamentali

Gli articoli della dichiarazione ne sottolineano le funzioni ecologiche e culturali:
- Art. 1: L’albero è un organismo vivente essenziale per l’equilibrio planetario.
- Art. 2: Ha diritto allo spazio vitale, all’integrità fisica e alla protezione da sostanze nocive.
- Art. 3: Va rispettato in tutte le fasi della sua vita, anche in ambito urbano.
- Art. 4: Gli alberi monumentali possono essere riconosciuti come “monumenti naturali”.
- Art. 5: Anche gli alberi da produzione devono essere gestiti in modo sostenibile.
Un impulso etico, oltre la legge
Pur non avendo valore giuridico, la dichiarazione ha un significato simbolico forte: invita a riconsiderare il rapporto con la natura e a riconoscere l’albero come partner di vita, non più oggetto passivo del paesaggio.
Il quadro italiano: tutela e identità
In Italia, la sensibilità verso il patrimonio arboreo si esprime in norme consolidate: l’art. 9 della Costituzione tutela l’ambiente e la biodiversità; la legge 10/2013 protegge gli alberi monumentali; i vincoli paesaggistici riconoscono al verde un valore storico e culturale. La cura degli alberi è parte dell’identità nazionale.
AnneClaire Budin – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 10 ottobre 2025