PISTOIA: “LA CITTÀ DELLE PIANTE” È PROTOCOLLO. PRONTA LA LEGGE QUADRO SUL FLOROVIVAISMO

Andrea Vitali

A Pistoia siglato il protocollo “Capitale delle Piante” per rilanciare il vivaismo. Gori: “Impegno dal basso che guarda lontano”. La Pietra: “Pronta la legge con risorse e visione strategica”.


A Pistoia si è parlato di verde e sviluppo. L’11 dicembre scorso, nell’ambito dell’evento “La città delle piante”, è stato presentato ufficialmente il protocollo d’intesa “Pistoia Capitale delle Piante”, promosso da Associazione Vivaisti Italiani, Fondazione Caript e Comune di Pistoia. L’iniziativa mira a rafforzare il ruolo strategico del florovivaismo come leva economica, sociale e ambientale.

All’incontro sono intervenuti il sottosegretario al Masaf Patrizio Giacomo La Pietra, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore Leonardo Marras, il sindaco di Pistoia AnnaMria Ida Celesti, il presidente della Fondazione Caript Luca Gori e quello Distretto rurale vivaisto ornamentale  Francesco Ferrini, Bernard Dika della presidenza regionale, e il presidente AVI Vannino Vannucci.

 LA PIETRA LA CITTA DELLE PIANTE

La linea del Masaf: strategia nazionale per il florovivaismo

«Il vivaismo pistoiese è punta di diamante a livello nazionale. Da quando sono diventato sottosegretario mi sono speso molto perché il florovivaismo fosse riconosciuto come settore fondamentale dell’agricoltura italiana. Siamo arrivati così, nel luglio 2024, all’approvazione della legge delega per il florovivaismo».

Così il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, intervenuto da remoto. Ha annunciato risorse importanti nella prossima legge finanziaria e ha illustrato il piano quinquennale in preparazione: un marchio nazionale, un tavolo tecnico, un ufficio dedicato e più formazione negli ITS.

«I protocolli sono utili per orientare buone pratiche e rafforzare l’identità dei territori – ha dichiarato – ma solo una legge può garantire risorse e visione strategica a lungo termine».

GORI CELESTI VANNUCCI

Il protocollo “Capitale delle Piante”: visione condivisa per il vivaismo

Sottoscritto da AVI, Fondazione Caript e Comune di Pistoia, il protocollo mira a valorizzare il vivaismo come motore di sviluppo economico e culturale, con focus su sostenibilità, innovazione e promozione del verde. «Con Pistoia Capitale delle Piante – ha affermato Luca Gori, presidente di Fondazione Caript – vogliamo dare continuità a un lavoro che unisce impresa, conoscenza e territorio. Il vivaismo pistoiese è un’eccellenza economica, ma anche un presidio ambientale e culturale: da qui può partire un modello di sviluppo che coniuga qualità, innovazione e cura del paesaggio. La Fondazione sostiene questo percorso come investimento strategico per il futuro della comunità, perché la crescita del distretto significa crescita del territorio intero». Il sidaco di Pistoia dichiara: «Viviamo questa giornata come un momento importante nel cammino di valorizzazione del vivaismo: un’apertura che va ben oltre Pistoia ma che da qui saldamente parte, riconoscendo alla nostra città la centralità nel dibattito – ha esordito Anna Maria Celesti, sindaca di Pistoia – per volume e quindi importanza e autorevolezza. Da sempre parliamo di Pistoia come ‘Città delle piante’: con l’adesione al protocollo l’amministrazione conferma di voler partecipare con ancora più convinzione alla concretizzazione di un percorso».

Il sostegno della Regione Toscana

In un messaggio, il presidente Eugenio Giani ha lodato il settore pistoiese per “progetti moderni e innovativi, nel rispetto delle normative europee”.

Presente all’evento, Leonardo Marras ha definito la filiera florovivaistica “uno degli asset strategici dell’agricoltura toscana”.

Per Bernard Dika, il vivaismo è “un patrimonio identitario”: «Da qui può nascere un modello toscano capace di unire sviluppo, ambiente e comunità».

Vivaismo come infrastruttura verde

Il presidente del Distretto, Francesco Ferrini, ha sottolineato l’importanza della pianificazione urbana del verde: «Non basta piantare alberi. Servono conoscenza, partecipazione e responsabilità».

Economia circolare, qualità e competitività

In chiusura, Vannino Vannucci, presidente AVI, ha richiamato la necessità di fare sistema:

«Solo unendo strategie e istituzioni possiamo trasformare il vivaismo in un motore di sviluppo. I progetti FitoLab, Revive Pot e Peatless dimostrano che innovazione e sostenibilità sono le chiavi del futuro».

Andrea Vitali – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 12 dicembre 2025