BBPLUG: L’ALVEOLO-VASO BIODEGRADABILE CHE NUTRE LE PIANTE

da Andrea Vitali

Concluso il progetto dell’Università di Milano coordinato dalla prof.ssa Sara Borin: dai residui vegetali alveoli e vasi compostabili con biostimolanti per un ortoflorovivaismo sostenibile
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sara borinAlveoli per la semina e vasi di coltivazione che non solo si biodegradano nel terreno, ma nutrono le piantine grazie alla presenza di biostimolanti naturali derivati da scarti di frutta e verdura: è questo il cuore del progetto BBPlug, coordinato dalla prof.ssa Sara Borin dell’Università degli Studi di Milano. Finanziato da Fondazione Cariplo, il progetto ha sviluppato supporti per la germinazione delle orticole e delle piante ornamentali che coniugano innovazione dei materiali, sostenibilità ambientale e funzionalità agronomica.

Il nuovo “alveolo di moltiplicazione vegetale” è concepito per sostituire i tradizionali contenitori in plastica, eliminando la necessità di estrazione al trapianto e riducendo lo stress radicale. Contemporaneamente, favorisce la vitalità delle giovani colture grazie alla presenza integrata di agenti stimolanti della crescita e molecole termo-protettive, con effetti positivi sulla resa e sulla salute delle piante.
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Il cuore dell’innovazione risiede in film biopolimerici ottenuti da cellulosa e pectina, estratti da insalate di IV gamma, e arricchiti con batteri promotori della crescita (come Rhizobium e Bacillus subtilis) e fitoestratti vegetali. Tali alveoli, pensati per il trapianto diretto in campo, rilasciano sostanze utili alla crescita vegetale e si degradano naturalmente senza richiedere rimozione. Tuttavia, i test in serra condotti su lattuga hanno evidenziato un effetto fitotossico dovuto alla degradazione del biopolimero, con impatto sul microbioma del suolo e conseguente riduzione dell’efficacia biostimolante.
bbplug serra

Da qui l’importanza, emersa dallo studio, di calibrare la formulazione del materiale in base alle specifiche esigenze colturali, affinando la composizione dei biopolimeri per garantire sicurezza agronomica ed efficacia. L’analisi di mercato realizzata nell’ambito del progetto ha inoltre confermato che, pur in presenza di una crescente domanda di alternative biodegradabili alla plastica nel settore ortoflorovivaistico, non risultano attualmente depositati brevetti per contenitori realizzati con biomateriali attivi, ovvero arricchiti con biostimolanti. Un elemento che sottolinea l’unicità e il potenziale competitivo dell’innovazione BBPlug.
bbplug sviluppo e prospettive

Le prospettive future puntano ora su una revisione delle formulazioni per eliminare eventuali effetti collaterali e favorire un’applicazione più estesa. Una sfida che guarda all’introduzione di questi supporti non solo nei semenzai, ma anche nella produzione vivaistica in vaso di dimensioni maggiori, con l’obiettivo di contribuire in modo concreto alla transizione ecologica dell’ortoflorovivaismo italiano e internazionale.

Andrea Vitali
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