PISTOIA, LOTTA VINCENTE ALLA POCHAZIA: IL MODELLO FITOSANITARIO

Il Distretto Vivaistico di Pistoia esemplare per il controllo della Pochazia: ieri al CREA OF di Pescia celebrato il format integrato con AVI e CREA. La Pietra: “Modello da replicare ovunque”. Rocchi annuncia 10 milioni dal MASAF per rafforzare il CREA di Firenze. Ferrini: “PistoiaFitoLab in itinere per prevenzione e controllo”.

Il Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia si conferma modello nazionale di riferimento nella gestione fitosanitaria, grazie all’efficace contenimento della Pochazia shantungensis, insetto fitomizo alieno di origine asiatica che ha compromesso l’export verso il Regno Unito e minacciato la tenuta economica del comparto. L’incontro tecnico-politico tenutosi il 28 giugno presso il CREA Orticoltura e Florovivaismo di Pescia ha celebrato i risultati ottenuti e rilanciato una strategia sistemica fondata sulla collaborazione tra CREA, Distretto e Associazione Vivaisti Italiani (AVI).

Il sottosegretario al MASAF Patrizio La Pietra ha rievocato l’intervento tempestivo avviato durante il G7 di Siracusa a luglio 2024, a seguito della segnalazione di un vivaista pistoiese con 13 camion bloccati alla dogana UK. “Quella crisi – ha affermato – ha innescato una reazione virtuosa. Il modello Pistoia rappresenta oggi un esempio replicabile per contrastare le fitopatie aggravate dai cambiamenti climatici”.

Nel corso dell’incontro, Marco Rocchi, direttore del CREA Difesa e Certificazione, ha annunciato un investimento ministeriale da 10 milioni di euro, destinato al potenziamento del centro di ricerca CREA di Firenze, che diventerà polo d’eccellenza per lo studio di insetti vettori e patogeni emergenti. “È un riconoscimento alla qualità scientifica della nostra filiera vivaistica”, ha evidenziato Rocchi.

Il presidente del Distretto, Francesco Ferrini, ha invece ricordato il ruolo proattivo delle imprese pistoiesi: “Abbiamo attivato un monitoraggio autonomo con sistema informativo condiviso, che evolve oggi nel progetto PistoiaFitoLab, in itinere come laboratorio territoriale per la prevenzione e il controllo fitosanitario”.

I risultati sono confermati dai dati presentati da Leonardo Marianelli (CREA DC), che documentano una riduzione del 90% della presenza di Pochazia nelle aree trattate grazie al contenimento biologico integrato. Contestualmente, è stato illustrato un protocollo operativo di allerta rapida, attualmente in fase di validazione per essere adottato in altri distretti produttivi.

Una vittoria operativa e politica che evidenzia come la cooperazione tra ricerca, istituzioni e imprese possa rafforzare la resilienza del floro-vivaismo italiano sui mercati internazionali.

Andrea Vitali