ETICHETTE FUORVIANTI E DUMPING: ALLARME SULL’ORTOFRUTTA MAROCCHINA
- Andrea Vitali
COPA-COGECA, AREFLH ed EUCOFEL contro l’accordo UE-Marocco: rischio per frutta e verdura europee, concorrenza sleale e violazioni giuridiche.
I produttori europei contro Bruxelles
Le principali organizzazioni europee dei produttori ortofrutticoli – COPA e COGECA, AREFLH, EUCOFEL – hanno lanciato un allarme congiunto al Parlamento europeo sulla proposta di revisione dell’accordo di associazione UE-Marocco, denunciandone l’impatto dannoso su agricoltori, consumatori e norme europee.
Etichette fuorvianti e concorrenza sleale
Il punto più critico riguarda l’estensione delle tariffe preferenziali ai prodotti del Sahara Occidentale, accompagnata da un nuovo atto delegato che consente etichette d’origine ambigue, nonostante una sentenza della Corte di Giustizia UE imponga chiarezza.
Secondo le organizzazioni, ciò equivale a mascherare l’origine reale dei prodotti, fuorviando il consumatore e violando la normativa europea in tema di trasparenza e tracciabilità.
Rischi economici e normativi
Le conseguenze della revisione – avvertono le sigle agricole – sarebbero molteplici:
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Pressione competitiva sleale da prodotti coltivati con standard ambientali e sociali inferiori.
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Perdita di fiducia del consumatore, a causa di etichette poco trasparenti.
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Delegittimazione dei meccanismi di controllo dell’UE, poiché il rilascio dei certificati verrebbe affidato alle autorità marocchine.
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Indebolimento delle tutele legali europee, creando un pericoloso precedente.
Appello al Parlamento europeo
Alla vigilia del voto in plenaria sull’atto delegato, le organizzazioni chiedono ai parlamentari di rigettare la proposta e di pretendere una rinegoziazione completa dell’accordo, che garantisca:
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reciprocità nelle condizioni di produzione;
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efficaci clausole di salvaguardia;
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pieno rispetto del diritto UE e internazionale.
"Non si può chiedere ai produttori europei di competere in un sistema che nasconde le origini, indebolisce gli standard e ignora le sentenze della Corte", conclude la lettera inviata ai deputati.
Redazione – Floraviva
© Floraviva – riproduzione riservata | 26 novembre 2025