BREXIT: INTESA UE-UK PER L'AGROALIMENTARE. RESTA ALLERTA SICUREZZA

Coldiretti e Filiera Italia: bene l’accordo, ma servono garanzie su controlli e reciprocità normativa

Accolto con favore da Coldiretti e Filiera Italia il nuovo accordo tra Unione Europea e Regno Unito che segna un riavvicinamento post-Brexit sul fronte agroalimentare. L’intesa prevede un allineamento dinamico delle regole in ambito veterinario, della pesca, della sicurezza e della mobilità giovanile, mirando alla riduzione delle barriere commerciali che hanno ostacolato le esportazioni dopo l’uscita di Londra dalla Ue. Tuttavia, le due organizzazioni avvertono: «Bene il dialogo, ma non si abbassi la guardia sulla sicurezza alimentare».

Il Regno Unito si conferma infatti un mercato di assoluto rilievo per il Made in Italy agroalimentare, con un export che ha raggiunto nel 2024 il valore record di 4,8 miliardi di euro. In testa alla classifica delle esportazioni italiane c’è il vino, con 875 milioni, seguito dai prodotti dolciari (643 milioni), dai trasformati ortofrutticoli (568 milioni), dalla pasta (468 milioni) e dai salumi (228 milioni). Numeri che dimostrano una forte resilienza della filiera, nonostante le difficoltà burocratiche e doganali introdotte dalla Brexit.

Proprio queste criticità logistiche potrebbero ora essere alleggerite grazie all’intesa, ma Coldiretti e Filiera Italia mettono in guardia sui rischi di un’apertura indiscriminata. In particolare, temono che gli accordi commerciali già stretti da Londra con Paesi come gli Stati Uniti possano facilitare l’ingresso nel mercato comunitario di prodotti non conformi alle normative europee. Il mancato rispetto del principio di reciprocità, avvertono, rischia di tradursi in concorrenza sleale e in una perdita di tutela sia per i produttori europei sia per i consumatori.

La richiesta congiunta è dunque chiara: favorire il commercio, sì, ma senza derogare alla sicurezza e alla tracciabilità alimentare che contraddistinguono la filiera agroalimentare europea.

Redazione