Sette alberi per sette atenei al Campus di Sesto in nome del clima

Sette alberi al Campus di Sesto da AVI

Gli alberi, donati da AVI di differenti specie in funzione dei Paesi degli atenei coinvolti nell’assemblea di EUniWell del 22 ottobre a Firenze, sono stati piantati oggi al Campus scientifico di Sesto dell’Ateneo fiorentino a compensazione simbolica delle emissioni causate dagli spostamenti dei rappresentanti universitari. [Nella foto Irene Ghaleb, project manager di EUniWell per Unifi, Giorgia Giovannetti, delegata ai rapporti internazionali dell'Ateneo fiorentino e Francesco Ferrini, docente di Arboricoltura e Coltivazioni Arboree]


Al Campus scientifico di Sesto Fiorentino dell’Università di Firenze sono stati piantati oggi sette nuovi alberi donati dall’Associazione Vivaisti Italiani (AVI), soggetto referente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia.
In questo modo l’Ateneo fiorentino ha deciso simbolicamente di compensare le emissioni dovute agli spostamenti dei vertici delle università europee del consorzio EUniWell che si incontreranno in presenza in Aula magna a Firenze domani, venerdì 22 ottobre, e di dare loro un benvenuto green. 
«Si tratta di una iniziativa coerente con i valori e i principi espressi dal network di cui festeggiamo il primo anno di attività  – spiega la delegata ai rapporti internazionali e accordi multilaterali Giorgia Giovannetti – e una soluzione che vuole rafforzare idealmente questa alleanza nell’impegno di migliorare la qualità della vita del nostro pianeta attraverso l’attività di ricerca».
Gli alberi offerti dall'Associazione Vivaisti Italiani di Pistoia sono stati scelti in funzione del paese di appartenenza di ciascun ateneo tra quelli che possono trovare una collocazione adeguata nel nostro contesto. In particolare i due esemplari di Quercus robur rappresenteranno le Università di Colonia e di Birmingham, l’Hulmus x hollandica l’Università di Leiden, la Tilia tomentosa l’Università di Semmelweis, la Betula pendula l’Università Linnaeus, il Platanus x acerifolia l’Università di Nantes, la Tilia x europaea l’Università di Firenze.


Redazione