A Scienze Agroalimentari +26% iscritti contro il -17% generale

in Brevi

studenti da Coldiretti

In 8 anni le iscrizioni ai corsi di laurea in Scienze Agroalimentari sono aumentate del 26% mentre il totale delle immatricolazioni nell’università italiana calava del 17%. Per Coldiretti le «opportunità di lavoro in campagna» equivalgono a 100 mila posti nei prossimi 3 anni e gli agriturismi hanno sostituito le banche nell’immaginario dei giovani.

Una conferma delle «nuove ed interessanti opportunità di lavoro in campagna, dove si stima che grazie alla green economy saranno disponibili centomila posti di lavoro nei prossimi tre anni». Così la Coldiretti ha commentato il dato record dell’andamento delle iscrizioni ai corsi di laurea in Scienze Agroalimentari da 8 anni fa ad oggi in Italia che il Consiglio universitario nazionale (Cun) ha reso noto nei giorni scorsi: un aumento del 26% che è in netta controtendenza rispetto al calo generale del 17% delle immatricolazioni universitarie italiane nello stesso periodo (dal 2003-2004 al 2011-2012).
Del resto, secondo un’indagine Coldiretti/Swg, «la maggioranza dei giovani italianiafferma l’organizzazione agricola -, a differenza delle generazioni che li hanno preceduti, non sogna più un lavoro nell’ufficio di una banca magari in una grande metropoli, ma vorrebbe invece gestire un agriturismo in piena campagna. La metà dei giovani tra i 18 ed i 34 anni - precisa la Coldiretti - preferirebbe infatti gestire un agriturismo piuttosto che fare l’impiegato in banca (23 per cento) o anche lavorare in una multinazionale (19 per cento)».
«Venute meno le garanzie del posto fisso che caratterizzavano queste occupazioni - continua Coldiretti -, sono emerse tutte le criticità di lavori che in molti considerano ripetitivi e poco gratificanti rispetto al lavoro in campagna. Accanto alle attività tradizionali nel settore - conclude la Coldiretti - sono nate nuove professioni che vanno dall'agrigelataio al sommelier della frutta, dall’affinatore di formaggi al birraio a chilometri zero, dallo stagionatore di miele al lavoro nei mercati e nelle botteghe degli agricoltori di campagna amica».
Il dato positivo delle immatricolazioni nei corsi di Scienze Agroalimentari sembra fugare anche la preoccupazione espressa in precedenza da Coldiretti di fronte al dato generale del –17% immatricolati in 8 anni e all’esigenza invece ormai affermatasi anche in agricoltura «di una adeguata formazione culturale e professionale». Poiché, dice Coldiretti, «si è verificata una straordinaria crescita degli agricoltori impegnati in attività multifunzionali di trasformazione e vendita di prodotti e nell’offerta di servizi innovativi».

L.S.