Florence One, azienda leader nei software gestionali e nella digitalizzazione, si apre al vivaismo

Florence One, azienda leader nei software gestionali e nella digitalizzazione, si apre al vivaismo 

Intervista a Stefano Bonuccelli, presidente e direttore commerciale di Florence One, azienda toscana con sede a Pistoia fra le vincitrici dei SAP Quality Awards 2022 e 2^ in Italia per tasso di crescita nel suo settore in una classifica del Financial Times. Bonuccelli presenta al mondo del vivaismo i servizi della sua azienda e spiega come possono semplificare e rendere più efficiente l’attività vivaistica: «col nostro metodo l’investimento in digitalizzazione arriva al punto di pareggio in pochissimi mesi». Riduzioni dei costi delle licenze software e tariffe agevolate per i vivaisti.

«Ridurre i tempi è secondo noi un obiettivo ambizioso ma raggiungibile nel vivaismo: ridurre i tempi di preparazione per la spedizione, ridurre il tempo per il carico e l’ottimizzazione del camion, ridurre il tempo e la fatica degli operatori in fase di distribuzione del carico e della definizione del giro di consegna».
Sono solo alcuni degli esempi di opportunità e vantaggi che Stefano Bonuccelli - uno dei due titolari operativi di Florence One insieme a Emiliano Ferroni (a cui va aggiunto come socio fondatore Francesco Persiano) - vede con chiarezza nell’applicazione dei servizi di IT Enterprise (Information Technology a supporto dei processi aziendali) al settore vivaistico.

Florence One, nata a Firenze sei anni fa da Omnia Group e poi trasferitasi a Pistoia quattro anni dopo, è un’azienda attiva appunto nella cosiddetta «consulenza It Enterprise» e nella «trasformazione digitale» delle imprese: non è solamente un’azienda che sviluppa e vende software, ma un’azienda che suggerisce alle imprese clienti possibili riorganizzazioni di processo basate sui migliori software disponibili, a cominciare dai gestionali SAP, e le supporta nell’introduzione di tali software tramite servizi calibrati sulle reali esigenze d’impresa. Gli obiettivi sono digitalizzazione delle informazioni, semplificazione dei processi aziendali e maggiore efficienza, con benefici in termini di riduzione dei costi e maggiore redditività.
Come riferito a Floraviva da Stefano Bonuccelli, che svolge il ruolo di presidente e direttore commerciale (mentre Emiliano Ferroni è amministratore delegato e direttore operativo), Florence One è stata nel 2022 fra le vincitrici dei SAP Quality Awards per il progetto realizzato per Ecopol spa, grazie alla velocità di consegna del progetto e alla capacità di supportare il cliente, dopo l’introduzione del sistema, «nella crescita verticale dei volumi di business a livello nazionale ed internazionale». Inoltre nel 2022 ha ottenuto il 2° posto in Italia per il settore tecnologico in una classifica del Financial Times delle 1000 aziende europee con il più alto tasso di crescita nei tre anni precedenti.
Questi risultati di Florence One e soprattutto il suo successo commerciale, spiega Bonuccelli, 42enne con laurea in Economia e percorso di 9 anni da consulente applicativo e poi project manager SAP come dipendente di Omnia Group, prima di intraprendere l’avventura imprenditoriale, sono dovuti anche alla qualità professionale e umana delle «circa 40 persone, tra dipendenti e terzi di fornitori dedicati al 100% al nostro progetto». Infatti, dice il presidente, «le persone sono l’elemento di maggior valore aggiunto nei nostri progetti, fanno la differenza nel rapporto con il cliente e sono decisive per la buona riuscita». Al momento sono attivi percorsi di certificazione SAP, corsi di inglese vista la recente attivazione di Florence One USA, con la sede operativa di Atlanta in Georgia e la sede legale a Miami in Florida. Inoltre «collaboriamo con gli istituti tecnici e le università per prendere le migliori promesse e le inseriamo in azienda seguendo percorsi di stage retribuiti e con obiettivi concreti: i casi di conferma con contratto sono numerosi».
«Florence One si è trasferita a Pistoia – dice Bonuccelli - in quanto il numero di clienti nel settore tessile e della nobilitazione dei materiali per il pellettiero è decisamente aumentato e Pistoia rappresenta un bacino importante di opportunità non solo in questo segmento ma anche nel settore vivaistico che ad oggi risulta piuttosto scoperto sul lato digital». La sede, in zona Sant’Agostino, «è stata progettata e realizzata per “lavorare bene”, con spazi ampi e attenzione alla dimensione ricreativa – spiega -. Stiamo già pensando ad un ulteriore ampliamento visto il recente acquisto del piano di sotto: entro fine anno contiamo di incrementare del 30% gli spazi». «Tutto il look – aggiunge - è improntato al concetto di velocità. Vedere l'obiettivo, avere il desiderio di raggiungerlo quanto prima, dare il massimo per ottenere la migliore condizione per il cliente. Colori, illuminazione, slogan, tutto è orientato a questo».
Floraviva ha posto alcune domande a Stefano Bonuccelli prima sui servizi offerti da Florence One in generale e sul suo modo di approcciare le aziende clienti a prescindere dal settore di appartenenza. Poi gli ha rivolto alcuni quesiti più specifici riguardanti l’applicazione dei suoi metodi di consulenza e dei suoi servizi al comparto del vivaismo.
Quali sono i vostri clienti tipici?
«Il nostro cliente tipico è l’azienda, sia essa di servizi sia essa di produzione, che è in crescita e intende intraprendere un percorso di digitalizzazione che in prospettiva le consenta di gestire volumi decisamente superiori rispetto a quelli del passato e del presente. In numerosi casi i nostri clienti richiedono questo nostro intervento in ritardo, nel senso che già in quel momento hanno volumi che stentano a gestire con il numero di operatori disponibili ed è lì che comunque facciamo la differenza sfruttando le nostre soluzioni software e hardware per garantire loro maggiore ergonomicità ed efficienza. I nostri clienti sono aziende private che fatturano tra i 5 ed i 200 milioni e che hanno un business internazionale».
I vostri punti di forza, anche rispetto alla concorrenza?
«Florence One è un’azienda che ha un metodo, un metodo che oggettivamente rende sostenibile l’investimento in digitalizzazione e lo porta concretamente a punto di pareggio in pochissimi mesi. Florence One non è solamente un’azienda che sviluppa e vende software, è un’azienda che fa match tra consulenza e tecnologia e che consiglia al cliente possibili riorganizzazioni di processo supportate da nuovi strumenti per gli operatori».
Come definireste questo metodo o approccio?
«E’ un approccio innovativo, lo definirei così perché sul mercato ci sono ottime società di consulenza e alcune software house capaci, ma il punto di forza e la vera innovazione della nostra azienda è la capacità di fondere consulenza e tecnologia, il che è molto innovativo sul nostro mercato. Non siamo solo esperti di processi, non siamo solo tecnici informatici, siamo l’anello di congiunzione tra i due mondi per dare al cliente una soluzione».
In concreto, che risultati specifici può aspettarsi un’azienda dall'utilizzo dei vostri servizi?
«Riduzione del tempo di evasione degli ordini cliente, ottimizzazione delle giacenze di magazzino, maggior controllo qualitativo e quantitativo della merce in ingresso (e quindi una gestione molto più puntuale del rapporto di fornitura), statistiche in tempo reale utili a orientare correttamente le strategie commerciali ecc. In linea di massima, riduzione dei tempi, maggior controllo dei costi, informazioni utili all’aumento dei ricavi: dati certi in real time».
Quali sono i vostri software e servizi più popolari?
«Senza dubbio SAP, un’ERP [software aziendale gestionale Enterprise Resource Planning, ndr] sul quale girano il 77% delle transazioni economiche mondiali. Noi siamo uno dei partner che implementa questo software in Italia e presto anche negli USA, la nostra azienda è stata premiata da SAP lo scorso anno quale miglior partner in termini di prestazioni rapporto tempo/valore. In altre parole siamo stati il miglior partner a livello europeo per rapidità di implementazione e valore concreto per il cliente misurato in aumento del fatturato, riduzione del tempo di evasione dell’ordine (i parametri citati nella precedente risposta). E poi Salesforce come CRM [software per la gestione clienti o Customer Relationship Management, ndr] e DocFinance per la gestione della tesoreria. Kendox: siamo master reseller per l’Italia di questo software di gestione documentale che sta diventando molto popolare in ambito media azienda; per mezzo di Kendox digitalizziamo l’intero processo, anche al di fuori dal perimetro dello stabilimento aziendale. E ancora il nostro Plan, pianificatore a capacità finita, e il nostro WHS, soluzione mobile per la gestione del magazzino e degli avanzamenti di produzione… il nostro connettore tra software gestionale e marketplace quali Amazon e Shopify».
Avete certificazioni o qualifiche che vi contraddistinguono, in particolare riguardo ai SAP?
«Innanzitutto la nostra azienda è certificata ISO9001 EA37, certificazione che consente ai nostri clienti di rendicontare la nostra attività sui principali bandi di trasformazione digitale e ottenere numerose agevolazioni che ovviamente rendono l’investimento migliore in termini di sostenibilità. L’azienda è certificata SAP sia lato sviluppo software che lato consulenza applicativa e project management, oltre che commerciale ovviamente. Queste certificazioni significano certezza di “metodo”, cosa che sul nostro mercato non è scontata: approcciare questi progetti di digitalizzazione con metodo è fondamentale. Poi ci sono le certificazioni sulle singole verticalizzazioni di gestione della produzione, pianificazione, logistica ecc. Un altro punto importante è relativo alle certificazioni lato infrastruttura hardware, fisica o cloud: la nostra azienda offre anche queste soluzioni con elevati standard qualitativi».
Ci sono casi di studio o testimonianze di clienti che si possono citare?
«Possiamo vantare oltre 60 referenze certificate con firma degli ad dei nostri clienti, aziende sia di produzione che commerciali e di servizi. Tutte, ciascuna a suo modo e sul suo mercato, molto significative e valutabili oggettivamente secondo parametri che fanno agevolmente comprendere il veloce ritorno dell’investimento».
Passiamo infine al vivaismo: quali competenze e servizi ritenete che possano essere applicati efficacemente anche al settore vivaistico?
«Abbiamo studiato il settore grazie a incontri e analisi condotti insieme ad alcuni vivaisti, riteniamo di poter dare un grande supporto in materia di logistica e magazzino, oltre che in materia di aggiornamento automatico del magazzino “vivente” e che muta nel tempo (crescita della pianta). A livello logistico abbiamo soluzioni pronte ed integrate con aziende di logistica e trasporti. Tutto funzionante in maniera ergonomicamente corretta. Proponiamo l’impiego di app funzionanti su palmari utilizzabili con i guanti da lavoro».
Può indicare ai nostri lettori vivaisti, in sintesi, in che modo potete aiutarli a risolvere problemi molto diffusi nel loro comparto e a cogliere nuove opportunità?
«Ottimizzare il lavoro e i tempi di gestione logistica e di magazzino è, come detto, un obiettivo ambizioso ma raggiungibile per queste aziende. Raggiungendolo, ecco che la vendita online e le nostre soluzioni di e-commerce e di integrazione con i marketplace potrebbero essere una grande opportunità da cogliere e sfruttare come nuovo (per alcuni) o consolidato (per altri) canale di vendita, peraltro con logistica integrata».
Quali strategie adotterete per attrarre clienti del settore vivaistico?
«Abbiamo una strategia molto chiara ed è una strategia condivisa con SAP: co-investiremo con i vivaisti per realizzare questi progetti di digitalizzazione. Per co-investimento intendo un abbattimento pesante dei costi delle licenze software e gratitudine (sotto forma di tariffe agevolate) nei confronti di chi seguirà, una riduzione quindi del nostro margine immediato in favore di un risultato eccellente nel medio termine».
Avendo sede a Pistoia, territorio leader del vivaismo ornamentale europeo, come pensate di sfruttare la vostra posizione geografica per servire meglio il comparto?
«Vista la strategia esposta sopra, la nostra presenza a Pistoia ci consentirà di vivere da vicino, fianco a fianco con i clienti, questi progetti di innovazione. Lavorare con le eccellenze del proprio territorio riteniamo sia il desiderio di ogni imprenditore, sicuramente il nostro».
Un’ultima curiosità, anche per “preparare” i vivaisti che vi contatteranno: come si svolge il primo incontro col nuovo cliente?
«Abbiamo un approccio piuttosto originale. Cerchiamo di ottenere informazioni circa lo stato attuale del suo sistema informativo, è ovvio, però ci concentriamo subito dopo su tanti altri aspetti che sono a monte di questo elemento. Il core per noi è la soluzione e il miglioramento: questo non è un concetto solo commerciale, è la pura verità. Cerchiamo di portare i nostri clienti a un altro livello di performance e di soddisfazione circa gli strumenti di supporto alle loro attività quotidiane. Ci concentriamo sul processo, su come ridisegnarlo, su come rendere la singola attività, il singolo compito, più incisivo, più utile al passaggio successivo. Dotare un operatore di uno strumento “ergonomicamente” corretto cambia la sua performance, i suoi tempi, il suo comfort; per questo siamo sempre alla ricerca di nuovi palmari, nuove soluzioni infrastrutturali orientate alla robotica e all’intelligenza artificiale».

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