Ai Georgofili incontro su ruolo delle radici e interfaccia tra pianta e terreno

Tra gli incontri tecnico-scientifici organizzati dall’Accademia dei Georgofili a Firenze nella settimana precedente al vertice dei ministri dell’agricoltura del G20 del 17/18 settembre, mercoledì 8 settembre, dalle 9,30 di mattina, se ne svolge uno di grande interesse anche vivaistico. Si intitola “La metà nascosta: l’interfaccia dinamica tra pianta e terreno” ed è coordinato da Amedeo Alpi e Giuliano Mosca.
«Il ruolo strategico delle radici delle piante – si legge nella presentazione dell’evento - ha sempre destato una notevole curiosità, in quanto coinvolte in numerosi processi che incidono sia sul miglioramento quanti-qualitativo della produzione vegetale, sia sulla sua sostenibilità ambientale. L’interesse per quest’ambito di indagine è tutt’ora attuale e la ricerca incentrata sullo studio delle radici appare oggi orientata in modo sempre più puntuale alla conoscenza delle interazioni tra parte aerea, pedosfera, e la “metà nascosta” della pianta».
«Le nuove conoscenze sugli apparati radicali, che da molte parti fanno irruzione nel campo delle Scienze agrarie, - continua la presentazione - non si sommano a quelle proprie delle singole discipline (agronomia, arboricoltura, ecologia vegetale agraria, etc.), ma le trasformano e le arricchiscono, consentendo una visione più aggiornata e moderna dei vari problemi delle tematiche agro-ambientali. E in ambito internazionale da alcuni decenni si è costituita l’International Society of Root Research (ISRR)».

Programma:
✓ Tecnologie di studio della radice e risposta adattativa di specie diverse (T. Vamerali, G. Mosca, A. Alpi)
✓ Gli organi ipogei e l'ambiente: i servizi ecosistemici (M. Amato)
✓ Le "radici" del vigneto italiano: passato, presente e futuro (R. Di Lorenzo)
✓ La società invisibile e le radici delle piante coltivate (M. Nuti)
✓ Il rapporto tra la metà nascosta e la salute dell'uomo: il caso delle nanoplastiche (M. Russo)

Redazione