Terre di Pisa Doc: nuovi prodotti con il sì alla modifica del disciplinare

La Regione ha dato il via libera alla modifica del disciplinare richiesta dal Consorzio Vini Terre di Pisa per consentire l’inserimento di nuove tipologie di prodotto. La denominazione si amplia accogliendo “Terre di Pisa bianco”, “Rosato” e “Vermentino”. Le altre modifiche. L’assessora all’agroalimentare Saccardi: è «una denominazione assolutamente strategica per l'area occidentale della regione», «invieremo tutta la documentazione al ministero delle Politiche agricole, inaugurando così un nuovo importante capitolo per il settore vinicolo toscano».

L’istanza dello scorso febbraio del Consorzio Vini Terre di Pisa è stata accolta dalla Regione Toscana: c’è il parere favorevole alla modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata (Doc) “Terre di Pisa”.
«Le principali proposte di modifica avanzate dal Consorzio – si legge in una nota di Toscana Notizie - consistono nell’inserimento di tre nuove tipologie di prodotto: “Terre di Pisa bianco”, “Rosato” e “Vermentino” e della menzione tradizionale “Riserva” per il vino Doc Terre di Pisa rosso, in aggiunta alle tipologie già presenti, ossia “Terre di Pisa rosso” e “Terre di Pisa Sangiovese”».
Le altre proposte interessano l’intero articolato del disciplinare: viene rivista la base ampelografica, ossia la composizione delle varietà dei vitigni utilizzabili; si aggiorna la zona di produzione delle uve a seguito della fusione di quattro Comuni (che hanno dato origine ai Comuni di Crespina-Lorenzana e Lari-Casciana Terme); viene aumentata la resa di uva ad ettaro e diminuita la gradazione alcolica minima naturale delle uve; viene riformulata la normativa sulle operazioni di vinificazione e imbottigliamento; si modifica il periodo di invecchiamento dei vini e vengono integrate le disposizioni concernenti le caratteristiche dei vini al consumo, la loro etichettatura e il loro confezionamento; infine, viene proposto l'inserimento facoltativo del termine geografico più ampio “Toscana” in etichetta.
«Grazie al parere della Regione – ha commentato la vicepresidente e assessora all'agricoltura Stefania Saccardi - possiamo dare risposta positiva all'istanza del Consorzio Vini Terre di Pisa e consentire così l'ulteriore consolidamento della denominazione, rafforzandone la qualità a vantaggio di produttori e consumatori, nell'alveo del percorso intrapreso da questo giovane consorzio, da poco riconosciuto dal ministero, che sta puntando con forza sui mercati con una propria identità e peculiarità territoriali. Dopo questo passaggio, invieremo tutta la documentazione al ministero delle Politiche agricole e alimentari, inaugurando così un nuovo importante capitolo per il settore vinicolo toscano, forte di un ventaglio di proposte davvero amplissimo, che potrà garantire un miglioramento qualitativo, una più corretta comprensione della provenienza geografica e un rilancio complessivo di questa denominazione anche dal punto di vista produttivo e commerciale. Una denominazione, giova ricordarlo, assolutamente strategica per l'area occidentale della regione, e che sta regalando tante soddisfazioni ai produttori locali».

Redazione