Lamberto Frescobaldi è il nuovo presidente dell’Unione Italiana Vini

Lamberto Frescobaldi nuovo presidente dell'Unione Italiana Vini

Eletto presidente all’unanimità dal Consiglio nazionale dell’Unione Italiana Vini il 3 maggio, il marchese Lamberto Frescobaldi sarà affiancato dai vicepresidenti Chiara Lungarotti e Sandro Sartor. Frescobaldi: «vorremmo riuscire a dare un’identità a una parte cospicua di quel 50% di vino italiano non a denominazione». Soddisfazione per l’elezione in Confagricoltura nazionale e toscana e nel Consorzio Vino Chianti.   

 
Il marchese Lamberto Frescobaldi, fiorentino di una nobile famiglia giunta alla trentesima generazione di viticoltori, membro della giunta nazionale di Confagricoltura nonché accademico dei Georgofili, è stato eletto presidente dell’Unione Italiana Vini (UIV). 
L’elezione, all’unanimità, da parte del Consiglio nazionale, è avvenuta ieri martedì 3 maggio a Roma in occasione dell’assemblea generale dell’UIV, che è la principale associazione nazionale di settore con 730 soci in rappresentanza di più di 150mila viticoltori e oltre l’85% del fatturato italiano di vino. Il neo presidente Frescobaldi succede a Ernesto Abbona e guiderà UIV per il prossimo biennio, coadiuvato dai vicepresidenti Chiara Lungarotti (amministratore unico delle Cantine Lungarotti) e Sandro Sartor (AD Ruffino Group e regione Emea di Constellation Brands). 
Come ricordato nel notiziario di UIV, Lamberto Frescobaldi, laureato in viticoltura all’Università di Davis, California, guida un’azienda – la Marchesi Frescobaldi – di circa 1.500 ettari vitati suddivisi nelle varie tenute in Toscana e in Friuli e ha anche sviluppato un’esperienza pilota in collaborazione con l’Istituto di Pena dell’Isola della Gorgona (Livorno) per la produzione di vini all’interno del carcere.
«Tra le priorità del prossimo mandato – ha dichiarato Lamberto Frescobaldi – vi è certamente quella di dare continuità all’attività dei miei predecessori, che hanno fatto di Unione Italiana Vini una organizzazione in grado di coinvolgere e rappresentare in maniera organica tutte le componenti della filiera produttiva. Saremo particolarmente attenti sia in ambito nazionale che internazionale ai temi caldi del settore, a partire quelli legati alla salute fino ai vini sostenibili, che con la nuova la norma unica hanno la possibilità di dare una risposta concreta a un aspetto in altri settori abusato e oggetto di greenwashing. Vorremmo infine riuscire a dare un’identità a una parte cospicua di quel 50% di vino italiano non a denominazione».
Grande soddisfazione subito dopo l’elezione sia in Confagricoltura nazionale che regionale. «Congratulazioni a Lamberto Frescobaldi per l’elezione – ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. In un momento storico particolarmente complesso, in cui le imprese sono chiamate ad una responsabilità ancora maggiore, il ruolo dell’associazione e di tutta la filiera sarà fondamentale per far ripartire il Paese». Giansanti ha sottolineato che Frescobaldi è al vertice di una delle più importanti realtà del settore vino in Toscana e in Italia e ha aggiunto che «questo riconoscimento conferma il suo impegno per la tutela del comparto vitivinicolo italiano. Siamo certi che la sua autorevolezza contribuirà a valorizzare ancor di più il made in Italy sui mercati mondiali, riconquistando quel clima di fiducia delle imprese e favorendo la ripresa».
Sulla stessa linea d’onda il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri, che oltre a congratularsi e fare gli auguri al neo presidente ha detto che Frescobaldi «è una persona di grande esperienza» e «rappresenta una garanzia per l’intero settore», per cui «da parte nostra la collaborazione sarà massima».
«Per noi la nomina di Lamberto Frescobaldi a presidente dell'Unione italiana vini è un orgoglio – ha detto il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi -. Lamberto, nostro storico socio, è una persona di grande affidabilità, conosce benissimo il settore e interpreta al meglio i suoi ideali. E rappresenta l'eccellenza della Toscana. Siamo felicissimi».
 

L.S.