Viticoltura di precisione: l’esito di un progetto per ridurre i fitofarmaci in vigna 

Convegno finale del GO Kattivo, per la messa a punto di adattamenti degli atomizzatori capaci di ridurre le dosi di fitofarmaci irrorate nelle vigne, il 31 marzo a Bagno a Ripoli (ma anche online sul canale Youtube di Confagricoltura Toscana e sulla pagina Facebook di ERATA).

Riduzione dei fitofarmaci irrorati nell’ordine del 30%, risparmi di acqua, aumento della fertilità del suolo e nuove occupazioni nel settore dell’agricoltura di precisione.
Erano questi al momento dell’avvio, nel 2019, i risultati attesi del progetto del Gruppo Operativo “Kattivo” per la messa a punto di una tecnologia all’avanguardia in grado di adattare gli irroratori di trattamenti fitosanitari alla dimensione della vite e garantire quindi, attraverso la precisione che evita gli sprechi, una diminuzione delle quantità di fitofarmaci utilizzati in viticoltura. Un progetto, nato dal partenariato tra l’agenzia formativa di Confagricoltura Toscana ERATA, il CREA e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agrarie dell’Università di Firenze (DAGRI), che ha per capofila Tenute Ruffino srl e come altro partner la Società agricola San Felice spa. Il tutto finanziato dal PSR Toscana 2014 – 2020 (Fondi FEASR).
L’esito del progetto sarà illustrato giovedì 31 marzodalle ore 9 alle 13, a Bagno a Ripoli presso la tenuta di Poggio Casciano (via Poggio al Mandorlo n. 1) in un convegno che sarà anche trasmesso in diretta streaming nel canale Youtube di Confagricoltura Toscana e sulla pagina Facebook di ERATA. Per ulteriori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Nell’occasione il Gruppo Operativo Kattivo, come riferito dagli organizzatori presenterà i risultati dell’attività svolta per sviluppare «un kit tecnologico che, applicato agli atomizzatori tradizionali, permette la distribuzione degli agrofarmaci in maniera variabile, in funzione del volume della chioma da trattare». Ciò, come spiegato in una news del 2020 nel sito del progetto kattivo.it, attraverso sensori ed ultrasuoni di ultima generazione che misurano il volume e la densità della chioma della vite e tramite un software trasmettono tali informazioni «agli ugelli a portate differenti che regoleranno così la potenza e la dose della miscela in base alla dimensione della pianta». «Il risultato della sperimentazione – veniva specificato - è un risparmio sensibile di fitofarmaci. L’obiettivo è riuscire a rendere questo kit disponibile per le imprese».
Il convegno sarà moderato da Paolo Storchi del CREA - Viticoltura e Enologia (CREA VE) e prevede, fra gli altri, gli interventi di Daniele Sarri (Università di Firenze) e Rita Perria (CREA VE) sul tema “La tecnologia sviluppata: quadro sperimentale, risultati ottenuti e prospettive di diffusione” e del direttore di Confagricoltura Toscana Alessandro Marchionne sulla “Innovazione nelle aziende vitivinicole toscane”.

Redazione