Suolo e educazione: i pilastri di Slow Wine Fair

L'impegno di Slow Food Italia verso un futuro agricolo sostenibile e consapevole.


Nel cuore dell'evento Slow Wine Fair 2024, organizzato da BolognaFiere sotto la direzione artistica di Slow Food, che vede la partecipazione di quasi 1.000 espositori da tutte le regioni italiane e da 27 Paesi, Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, pone l'accento su due elementi fondamentali per l'agricoltura e l'alimentazione del futuro: il suolo e l'educazione.
«Il 95% del cibo globale proviene dal suolo, un elemento che non solo è fonte di vita ma rappresenta anche il principale serbatoio di carbonio del pianeta», sottolinea Nappini, evidenziando come la fertilità del suolo sia imprescindibile per l'agricoltura e, di conseguenza, per la produzione alimentare. Il deterioramento delle condizioni di vita e di lavoro nelle aree agricole, soprattutto interne, rappresenta una sfida che l'Italia, con il 70% del suo territorio classificato come interno, deve affrontare con urgenza.
La soluzione proposta da Slow Food Italia passa attraverso l'introduzione dell'educazione alimentare nelle scuole come materia curriculare, un passo ritenuto cruciale per ricostruire un rapporto corretto con il sistema alimentare e promuovere una consapevolezza maggiore rispetto alla salute umana e ambientale, nonché agli aspetti etici e identitari della produzione alimentare.
L'evento, che precede un importante incontro dei Ministri dell'Agricoltura dell'UE, ha ricevuto anche il sostegno del Ministro Francesco Lollobrigida, che ha sottolineato l'importanza di perseguire un modello di sviluppo sostenibile che non rinunci alla qualità nella produzione alimentare, valorizzando allo stesso tempo una giusta retribuzione per produttori e produttrici.
Con una crescente attenzione alla sostenibilità, alla qualità e alla comunità, la Slow Wine Fair 2024 rappresenta non solo un punto di riferimento per il settore vinicolo ma anche un modello di riflessione strategica applicabile a tutto il comparto agroalimentare e floro-vivaistico, in cui la cura del suolo e l'educazione al consumo responsabile diventano pilastri fondamentali per un futuro sostenibile.
La manifestazione, grazie al suo impegno verso pratiche produttive e consumi sostenibili, sottolinea l'importanza di una transizione ecologica che coinvolga attivamente i produttori e valorizzi le identità territoriali, offrendo una prospettiva rinnovata e sostenibile che FloraViva condivide e promuove attraverso la propria linea editoriale, sempre attenta all'innovazione, alla sostenibilità e alla valorizzazione del patrimonio culturale e biologico legato al territorio.

Redazione