I dati sul balzo dei costi al debutto di Vigneto Toscana

Alla prima riunione di Vigneto Toscana, la nuova creatura per promuovere i vini, Coldiretti ha fotografato il balzo dei costi di produzione per la guerra: +35%.


Prima assemblea e primo consiglio direttivo venerdì 13 maggio a Firenze per “Vigneto Toscana”, il nuovo soggetto associativo di Coldiretti regionale che si propone di costruire progetti di promozione e di sviluppo delle produzioni vitivinicole territoriali, certificate e non, legate alle singole specificità dei territori. Il debutto ufficiale è stato anche l’occasione per presentare i dati degli effetti della guerra sui costi del comparto vitivinicolo. Comparto che, secondo il presidente di Coldiretti Toscana e per il momento anche di Vigneto Toscana Fabrizio Filippi, pur essendo «uscito meglio di altri dalla lunga emergenza sanitaria», sta soffrendo «le conseguenze del conflitto sui costi di produzione delle aziende», con un forte aumento di tutti i prezzi, «dai tappi di sughero al vetro, dalle etichette ai cartoni di imballaggio, dal trasporto ai container e noli marittimi», e anche sul fronte delle vendite, non solo riguardo alle esportazioni in Russia, per via di embargo e sanzioni, e in Ucraina, ma nell’intera area circostante. 
Secondo il «rapporto sulla guerra in cantina» di Coldiretti Toscana, l’aumento medio dei costi di produzione è del 35%, con un peso sui bilanci delle aziende pari a circa 100 milioni di euro (con incidenza maggiore per i vitigni situati in terreni marginali o difficili). «Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino – viene inoltre specificato - sono in media di 6.886 euro secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%». «Ma i prezzi degli ordini cambiano – aggiunge Coldiretti Toscana – ormai di settimana in settimana, rendendo peraltro impossibile una normale programmazione economica nei costi aziendali. Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freights, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa».
Riguardo alla nuova associazione “Vigneto Toscana”, il presidente Fabrizio Filippi ha spiegato che «la presenza di un imprenditore vitivinicolo per ciascuna provincia è un pilastro dello statuto. È un segnale chiaro, forte ed incontrovertibile della filosofia di questo nuovo soggetto che nasce all’interno della nostra organizzazione. Coldiretti vuole dare voce ai territori vitivinicoli della nostra regione offrendo uno strumento per conoscersi e promuoversi. All’interno di Vigneto Toscana ci sono le grandi produzioni ma anche le piccole etichette eroiche. L’altro aspetto è la condivisione delle esperienze per programmare azioni e trovare soluzioni. Abbiamo grandi aspettative nei confronti di questo nuovo soggetto che non si contrappone assolutamente al lavoro importante, strategico, indispensabile dei Consorzi di Tutela ma, al contrario, li affianca».
Fanno parte del consiglio direttivo Lidia Castellucci, Andrea Elmi, Fabrizio Bondielli, Raffaello Lunardi, Letizia Cesani, Giuseppe Mantellassi, Sabrina Biagi, Flavio Rabitti, David Ballini. Alla prima riunione del consiglio, coordinato dal direttore di Coldiretti Toscana Angelo Corsetti, hanno partecipato in qualità di relatori esterni il presidente della Consulta Vino di Coldiretti e presidente di Coldiretti Sicilia Francesco Ferreri; il responsabile nazionale settore vitivinicolo di Coldiretti Domenico Bosco; il dirigente della Regione Toscana Gennaro Giliberti; la direttrice del Consorzio Vino Chianti Classico Carlotta Gori; la coordinatrice del Consorzio Vernaccia San Gimignano Sara Grazzini; il presidente del Consorzio Nobile di Montepulciano Andrea Rossi; il presidente del Consorzio Vino Toscana Cesare Cecchi. 

Redazione