Tavolo Xylella: Alleanza Cooperative chiede correttivi agli aiuti

Xylella

Richiesti un regime di deroga per le OP delle zone colpite da Xylella in modo da ricevere fondi della OCM olio oltre i tetti europei e la modifica al Piano straordinario di rigenerazione olivicola della Puglia in direzione premiante per la concentrazione delle superfici produttive.


L’impostazione del nuovo regolamento comunitario dei Piani Strategici si scontra con l’attuale debolezza del ruolo commerciale delle OP (Organizzazioni dei Produttori) dell’olio, specialmente in Puglia nelle zone colpite da Xylella fastidiosa dove esse non possono più garantire di fatto la commercializzazione per mancanza di prodotto.
A sostenerlo l’Alleanza Cooperative Agroalimentari al Tavolo Xylella dell’11 novembre al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), come riferito da Askanews.it. Il nuovo regolamento prevede infatti aiuti finanziari ai Piani operativi delle OP e AOP pari al 30% del valore della loro produzione commercializzata per il biennio 2023 e 2024 (che scenderà al 15% nel 2025 e 2026 e al 10% dal 2027).
L’Alleanza Coop Agroalimentari chiede che le OP operanti in tali zone possano usufruire nei prossimi 5 anni di un regime di deroga che consenta loro di ricevere i fondi della OCM olio e di spenderli in attività specifiche necessarie per la ripresa territoriale. Questo finanziamento in deroga potrebbe riguardare la ricerca e lo sviluppo di metodi di produzione sostenibili, pratiche e tecniche di produzione che rendano le aziende più competitive o attività di promozione.
Fra le varie proposte delle Cooperative Agroalimentari al Tavolo, la richiesta di modificare il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia (Decreto interministeriale n. 2484 del 6 marzo 2020) nel senso di erogare il contributo in via premiante ai soggetti che determinano una concentrazione delle superfici, con un approccio opposto all’attuale, che penalizza i soggetti con più ettari. Vale a dire agli imprenditori agricoli delle zone infette proprietari di terreni di almeno 5 ettari di oliveti o che si aggregano in modo da formare superfici minime di 5 ettari, riservando un contributo del 100% a chi si aggrega tramite OP olivicole.
Le ulteriori modifiche richieste si possono leggere qua


Redazione