Cia e Confagricoltura: «prorogare i nuovi patentini agricoli»

in Brevi

Cia e Confagricoltura hanno inviato una lettera ai ministri dell’agricoltura Catania e del lavoro Fornero e al presidente della Conferenza delle Regioni Errani in cui si chiede la proroga sulla nuova normativa, in vigore dal 12 marzo prossimo, che «introduce l’abilitazione all’utilizzo dei trattori e di altri macchinari» e «comporta troppi oneri per le imprese».

«Sulle nuove norme relative al patentino per le macchine agricole (che entreranno in vigore dal prossimo 12 marzo) è indispensabile una congrua proroga, in modo da ricercare le soluzioni più adeguate e sostenibili per l'agricoltura».
Lo hanno sostenuto Cia e Confagricoltura il 22 febbraio in un comunicato congiunto in cui hanno annunciato di aver fatto richiesta in tal senso «in una lettera inviata ai ministri competenti (Politiche Agricole Mario Catania e Lavoro Elsa Fornero) e al presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome Vasco Errani».
Cia e Confagricoltura manifestano il loro giudizio negativo in merito all’accordo Stato Regioni che introduce l’abilitazione all’utilizzo dei trattori e di altri macchinari e alla legge di stabilità che comporta la revisione delle macchine agricole. «Norme che rappresentanosostengono le due organizzazioni degli agricoltori unite in Agrinsieme - ennesimi insostenibili oneri per le imprese agricole, già sottoposte ad una miriade di nuovi e complessi adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro».
«Da una partespiegano - il milione ed oltre di operatori coinvolti nell’abilitazione alla guida dei trattori, con costi formativi a carico dei datori di lavoro, e, dall’altra parte, i più di 2 milioni di veicoli coinvolti nelle procedure di revisione, rendono, secondo Cia e Confagricoltura, tali adempimenti inapplicabili in tempi così ristretti».
«In merito all’abilitazione delle macchine agricoleaggiungono -, oltre al fatto che obbligo mal si concilia con l’organizzazione del lavoro in agricoltura dove i rapporti sono per lo più a tempo determinato e presso più aziende, mancano anche chiarimenti amministrativi essenziali rispetto all'applicazione dell'accordo. In particolare, non vi è chiarezza sulla modalità di attestazione dell’esperienza biennale per gli operatori agricoli che dovrà comunque essere -secondo Cia e Confagricoltura- estremamente semplificata».
La proroga richiesta dalle due Organizzazioni servirebbe, dunque, per arrivare ad una revisione dei contenuti dell’accordo e per rendere chiaro il quadro applicativo.
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