Le simmetrie e l’ordine di Mikael Hansen in Arte Verde

Mikael Hansen ha trovato il suo posto tra i nomadi dell'arte che la praticano con uguale facilità in diversi ambienti e culture su tutto il pianeta. Il suo spettro è ampio e spazia dal monumentale all'interazione poetica con la natura fino al concetto minimale.
E in ogni caso i titoli sono parte integrante delle opere; crescono così per parlare del lavoro man mano che le idee prendono forma; sono cristallizzati e diventano parole in codice sia per l’artista che per lo spettatore.
Mikael Hansen è una persona ordinata. Ha un innato amore per la simmetria e la chiarezza. A questo può aggiungere la sua formazione come grafico con la conseguente enfasi naturale sulla linea, su verticale e orizzontale, bianco e nero - e lo spazio tra. Ma anche nei suoi primi lavori la linea diventa tridimensionale sotto forma di pali, pali e tronchi, ma senza perdere del tutto il contatto con la grafica, con il suo ruolo di linea su uno sfondo, non di carta, ma di spazio neutro.
Fino al 1993 ha lavorato principalmente in gallerie con installazioni che in vari modi sono contributi - spesso polemici - al dibattito sui rapporti dell'uomo con la natura.
Le principali opere dell'ultimo decennio nel panorama danese e straniero hanno dimostrato la sua capacità di sottolineare il carattere del luogo utilizzando materiali locali e nel rispetto della cultura e della tradizione. L'arte di Mikael Hansen è la prova della fecondità dell'interazione tra le diverse aree di lavoro e discipline.
Può tranquillamente citare il titolo del piccolo libretto che ha pubblicato "- beh, dobbiamo andare avanti".
Arte verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin