Lavori di settembre in orto, giardino, frutteto e oliveto

A settembre inizia la raccolta delle castagne e si preparano i letti di semina per il grano, l’orzo, la segale e l’avena.
E’ il mese migliore per la piantagione dei nuovi impianti nell’oliveto.
Nel vigneto ed in cantina tutto deve essere pronto per la vendemmia: si sospendono tutti i trattamenti e si controlla la maturazione degli
acini con ripetute analisi del grado zuccherino raggiunto. E’ sempre bene evitare le vendemmie affrettate, se il tempo è piovoso.
Anche nel frutteto si effettuano i lavori per l’impianto di nuovi alberi (scasso, livellamenti, drenaggi, emendamenti e concimazioni di fondo).
Nell’alveare è tempo di iniziare la nutrizione artificiale delle api con i “nutritori” posti sopra le arnie, somministrando ogni sera al tramonto, per tre settimane, 200-300 grammi di sciroppo zuccherino tiepido.
Nell’orto bisogna rincalzare le piante della vecchia carciofaia ed il finocchio. E’ necessario imbianchire il radicchio di Treviso precoce ed eliminare le infestanti pulendo le parcelle al termine del ciclo vegetativo degli ortaggi. All’aperto si seminano prezzemolo, ravanelli, spinaci,
valerianella, lattuga, cipolla bianca. Si trapiantano bietola, cavolo, cicoria, finocchio, indivia, porro e radicchio.
In giardino si semina il prato o si esegue la trasemina, se necessario. Si piantano le bulbose per le fioriture primaverili e all’aperto alisso, annuali rustiche, calendula, convolvolo, papavero, pisello odoroso, iberis.

Meteo
Secondo gli ultimi aggiornamenti meteo settembre si aprirà all'insegna del maltempo a causa di una massa d'aria instabile che raggiungerà il nostro Paese (sopratutto il Centro-Nord) determinando un crollo delle temperature accompagnato da piogge, temporali, grandine e anche dalle prime nevicate sull'arco alpino, sia pure ad alta quota.
Il Sud, invece, potrà ancora godere di condizioni climatiche estive, con bel tempo soleggiato e con temperature anche superiori ai 30°C.
A metà del mese potrebbe cambiare tutto quando l’anticiclone africano potrebbe ancora una volta raggiungere il Mediterraneo e l'Italia, regalando una tardiva, ma intensa ondata di caldo (oltre i 30°C) su gran parte delle città italiane.