Agosto: i lavori in orto, giardino e frutteto

Non è il momento di oziare in campagna: se si trascura il lavoro, si rischia di perdere buona parte dei raccolti. Si seminano ancora rape, colza, vecce, miglio e si preparano i terreni per le grandi semine. Si aprono le buche per la piantagione delle alberature.
Nel frutteto è necessario foltire l’actinidia dei tralci in esubero e cimare quelli per il rinnovo. Dalla metà del mese, se le piante «danno la buccia», si innestano a gemma dormiente pomacee e drupacee.
Nell'oliveto oltre ad effettuare controlli ogni dieci giorni, per verificare la presenza della mosca dell’olivo, si possono fare gli innesti a occhio a gemma dormiente.
Nel vigneto e cantina bisogna iniziare i preparativi per la vendemmia ed è tempo di eseguire interventi di potatura verde per prevenire la botrite, ma in caso di pioggia bisogna procedere con i trattamenti.
Negli allevamenti è necessario curare l’areazione dei ricoveri, gli abbeveratoi, l’abbondanza dei mangimi freschi e la pascolatura all’aperto in zone ombreggiate e inerbite.
Nell'orto bisogna irrigare, pacciamare e proteggere le giovani piantine dall’elevata luminosità; cimare melanzane, peperoni, pomodori e zucche. Si possono essiccare, in luogo ombroso, le piante aromatiche e officinali e si possono seminare finocchio autunnale, ravanello, prezzemolo, spinaci, lattuga e radicchio; trapiantare cavoli, lattuga, porro.
In giardino si seminano le fioriture primaverili; si moltiplicano per talea gli arbusti da fiore e sempreverdi; per divisione dei cespi le erbacee perenni e si possono rinvasare le piante succulente e acidofile. In questo periodo si esegue anche la manutenzione di vialetti, pozzetti di smaltimento delle acque piovane, vasche e laghetti.

Meteo
In Italia si prospetta una seconda parte dell’estate sostanzialmente caratterizzata dall’alta pressione subtropicale con fasi anche calde o molto calde, ma a rischio improvvise infiltrazioni di aria umida occidentale che potrebbero innescare delle importanti fasi temporalesche un po’ da Nord a Sud, all’insegna di fenomeni probabilmente anche violenti. In linea generale, il Nord Italia potrebbe vedere un’azione instabile più frequente, soprattutto i settore alpini e prealpini nordoccidentali, ma raid temporaleschi anche importanti potrebbero, a fasi alterne, interessare diffusamente le aree centro-meridionali e di più quelle appenniniche e tirreniche.

Redazione