Per evitare il fallimento Bruschi attiverà il tavolo con i creditori

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Durante l'ultimo incontro tenutosi a Coldiretti Pistoia, Bruschi ha dichiarato di voler attivare la procedura di "Composizione della crisi da sovraindebitamento" che la legge prevede nel caso di aziende agricole. Serviranno comunque ulteriori beni della Bruschi liberi da gravami e la disponibilità del sistema bancario, oltre che dei fornitori, i quali, se tutto andasse a buon fine - si legge nella nota pervenutaci in redazione da Coldiretti - potrebbero avere in tempi brevi percentuali importanti dei propri crediti.

Un passo avanti, con un senso giuridico e sostanziale. Sandro Bruschi convocherà ad un tavolo i propri creditori per incardinare l'iter per tentare la “Composizione della crisi da sovraindebitamento” che, evitando le procedure fallimentari, potrebbe portare fondi a favore dei creditori di Vivai Sandro Bruschi in tempi brevi.
Nella Sala Gialla di Coldiretti Pistoia, molto affollata, si è tenuto mercoledì 3 novembre l'incontro tra Giorgio Tesi Group e le aziende creditrici di Vivai Sandro Bruschi. Presenti tra gli altri Sandro Bruschi, l'imprenditore inadempiente, Fabrizio Tesi della Giorgio Tesi Group, oltre a Michela Nieri e Simone Ciampoli, presidente e direttore di Coldiretti Pistoia.
Nei giorni scorsi, dopo anni di crisi conclamata di Vivai Sandro Bruschi, Giorgio Tesi Group e l'azienda in crisi hanno sottoscritto un accordo per evitare la scomparsa dell’ennesima azienda del territorio, salvaguardando anche i dipendenti. L'incontro, convocato da Coldiretti Pistoia, ha permesso di «chiarire i termini dell'accordo e di verificare le possibili strade concrete per rendere meno gravi le conseguenze di una crisi aziendale -ha spiegato Michela Nieri, presidente di Coldiretti Pistoia-. Questo è il ruolo di un'associazione come la Coldiretti, non certo di tifare per il fallimento altrui, che fra l'altro potrebbe essere controproducente anche per le stesse aziende creditrici. Una iattura per tutte le imprese, anche quelle che all'incontro non c'erano». Ovviamente non tutti i creditori erano presenti, solo una rappresentanza di coloro di cui Coldiretti era informata.
L'accordo tra Tesi e Bruschi contiene un contratto estimatorio per il soprassuolo e un contratto d'affitto di ramo d’azienda che genereranno importanti flussi finanziari, a tutela di dipendenti e altri creditori. Fondi che Giorgio Tesi Group pagherà a Bruschi, ma che sono contrattualmente 'vincolati' alla soddisfazione dei creditori. Il tavolo di composizione della crisi potrebbe consentire di ripartire queste risorse tra i creditori, evitando che quei pochi creditori, neppure tra i più esposti, che da anni hanno avviato procedure esecutive, ottengano integrale soddisfacimento del proprio credito. Mentre tutti gli altri, che fino all’ultimo hanno dato fiducia alla Vivai Sandro Bruschi, vedano pregiudicata la possibilità di un congruo ristoro.
«Quello che è certo, - ha spiegato Fabrizio Tesi - è che l’accordo non ha peggiorato di una virgola la drammatica situazione dei creditori che in questi anni hanno fornito piante a Bruschi, senza incassare il relativo compenso».
Interloquendo con la platea, che unanimemente valuta un rimedio peggiore del male l'attivazione di procedure fallimentari di Vivai Sandro Bruschi, Fabrizio Tesi ha ribadito che è stato un punto fermo del proprio agire prestarsi alle soluzioni che rendessero meno pesanti le conseguenze per i creditori/fornitori di piante degli inadempimenti di Sandro Bruschi.
E una possibile strada c'è, come si legge nel comunicato di Coldiretti: si chiama “Composizione della crisi da sovraindebitamento”, che evita il fallimento e permette, se i creditori (banche incluse) a maggioranza accettano, di accorciare i tempi e massimizzare la percentuale dei soldi recuperata dai creditori.
Il flusso di risorse garantito dall'accordo tra Tesi e Bruschi è comunque consistente e, unitamente ad altre proprietà di Sandro Bruschi rimaste fuori dagli accordo, potrebbe diventare, con la disponibilità del sistema bancario, una dotazione finanziaria immediatamente disponibile per garantire percentuali importanti ai creditori.
 si è detto d'accordo con la procedura di "Composizione della crisi da sovraindebitamento", e attiverà nei prossimi giorni il tavolo dei propri creditori, rendendo concrete le scuse rivolte alla platea a inizio incontro. La procedura riguarderà tutti i creditori di Vivai Sandro Bruschi, a cui compete in via esclusiva di attivare la procedura.
«Siamo all'inizio di una possibile svolta. La palla è nelle mani di Vivai Sandro Bruschi -ha dichiarato Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia-. Per il momento siamo contenti di aver favorito la diffusione di notizie non mediate da chi ha interessi contrastanti con quelli delle aziende vivaistiche». A Coldiretti sono legate oltre il 50% delle aziende agricole della provincia di Pistoia, ed «ovviamente non detta la linea imprenditoriale di nessuna di loro -ha spiegato nel corso dell'incontro Ciampoli-. Se è possibile, Coldiretti dà una mano a risolvere problemi, come nel caso Bruschi, la cui vicenda speriamo si concluda in modo differente per i creditori, rispetto ad altre vicende di crisi di imprese vivaistiche nel pistoiese e non solo, dove la percentuale di recupero da parte dei creditori ha rasentato lo 0. Come associazione agricola daremo tutto il nostro supporto perché si colgano risultati concreti, partecipando al tavolo che Bruschi attiverà».
 
Redazione