PNRR, Parco Agrisolare: ok i target con 5253 ammessi, 451 mln e 565 mw

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Il 21 dicembre emanato decreto con l’elenco delle aziende ammesse al contributo della misura PNRR Parco Agrisolare. Lollobrigida: «ora ripensare l’autoconsumo».

Con il superamento del 30% delle risorse assegnate entro il 2022 e della quota minima di capacità solare che sarà installata, sono stati raggiunti i primi due target della misura del PNRR “Parco Agrisolare”, che supporta la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, ma anche interventi di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell'efficienza energetica delle strutture, quali la rimozione e lo smaltimento dell'amianto dai tetti, la realizzazione dell'isolamento termico degli edifici e la realizzazione di un sistema di areazione.
Lo hanno comunicato il 22 dicembre scorso il Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (MASAF) e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), soggetto attuatore della misura, annunciando che il giorno precedente è stato emanato il decreto ministeriale contenente l’elenco delle aziende ammesse al finanziamento: in tutto 5.253 beneficiari per un totale di risorse concesse pari a 451.300.836,59 euro e nuova capacità solare installata al completamento degli investimenti di 565.484 kw.
Come ricordato infatti nel comunicato del GSE, «il progetto “Parco Agrisolare" prevede quattro specifici target, ossia che le risorse assegnate siano almeno pari al 30% entro il 2022, almeno pari al 50% entro il 2023 e al 100% entro il 2024 e inoltre che i progetti finanziati includano l’installazione di almeno 375 MW di nuovi impianti fotovoltaici». Per cui «grazie alla efficace sinergia operativa fra il Ministero e il GSE, sono stati raggiunti sia il primo che il quarto target».
«Per il MASAF e per il Governo Meloni questa è senz'altro una buona notizia – ha commentato il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida -, al tempo stesso però ci sono degli aspetti su cui occorre un cambio di prospettiva. In seguito al conflitto russo-ucraino, infatti, sono emerse carenze energetiche che ci devono indurre a ripensare il vincolo di autoconsumo. Ciò dipende dal fatto che nella fase in cui il PNRR venne progettato le condizioni erano radicalmente diverse da quelle attuali. Oggi l'esigenza è concentrarsi sulla massima produzione possibile da immettere nella rete. Per questo motivo, il MASAF ha proposto un meccanismo per consentire alle imprese agricole o agroalimentari dotate di impianti fotovoltaici di conservare "virtualmente" l'energia prodotta in eccesso riutilizzandola nei periodi di maggiore richiesta energetica delle proprie attività».
Le imprese beneficiarie riceveranno dal GSE una comunicazione individuale utile a conoscere i dettagli relativi al contributo concesso, in relazione alla domanda presentata. Il GSE, terminata questa prima fase istruttoria, proseguirà con l’esame delle altre domande pervenute, comunicandone gli esiti ai proponenti e al Ministero.
Sul sito del MASAF, a partire da qua, si può consultare il testo del Decreto con l’Allegato 1 contenente l’elenco di tutti i beneficiari. Ulteriori informazioni nella sezione Servizi > Attuazione Misure PNRR > Parco Agrisolare  del GSE.

L.S.