Florovivaismo Orange e crisi energetica: settore a rischio

in Notizie
florovivaismo olandese e crisi energetica

Nel Dossier energia di FloraHolland allarme sul florovivaismo olandese, a rischio di danni irreparabili con questi prezzi del gas. Richiesti aiuti del Governo.

 
Il settore del florovivaismo dei Paesi Bassi è colpito duramente dai prezzi dell'energia saliti alle stelle. L’unità di crisi olandese “Greenports Netherlands Crisis Team for Horticulture” ha intensificato i suoi sforzi di lobbying subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Oltre a Glastuinbouw Nederland, sono coinvolti vari gruppi di interesse, fra cui anche la cooperativa leader Royal FloraHolland.
A fare il punto della drammatica situazione oggi è stata proprio quest’ultima con un aggiornamento del suo “Dossier sull’energia”. «L'economia olandese nel suo insieme risente del forte aumento del costo dell'energia e di altri prodotti e servizi – inizia la nota di Royal FloraHolland -. Ciò vale certamente anche per i consumatori. La dura realtà è che, allo stato attuale, il Governo non vede spazio per accontentare le aziende». Comunque, viene aggiunto, «di recente c'è stato un aumento da 25 a 60 milioni di euro del sostegno alla sostenibilità della produzione florovivaistica». Inoltre, è ancora prevista la consultazione con il ministro del clima e dell’energia Rob Jetten sull'attuale programma SDE (Sussidio per l'Energia Sostenibile).
 
Rischio di danni irreparabili
«La crisi energetica – scrive Royal FloraHolland - comincia a farsi sentire sul nostro settore. Il numero di coltivatori che hanno già detto che smetteranno è molto più alto di prima. Il motivo è sempre di natura economica». Non solo, c’è un numero considerevole di coltivatori che «ha deciso di interrompere temporaneamente di lavorare questo inverno». E sono segnalate anche «società costrette a dichiarare bancarotta». 
«Se il prezzo del gas rimane a questo livello elevato per un lungo periodo – si legge -, sarà in gioco l'esistenza stessa del settore. La produzione florovivaistica rischia di subire danni irreparabili. Il prezzo elevato e imprevedibile dell'energia ha un effetto paralizzante, perché gli imprenditori non sanno a che punto si trovano. Se la capacità produttiva nei Paesi Bassi si riduce notevolmente, ciò avrà un impatto sull'intera filiera, dagli ibridatori fino al centro di ricerca di Wageningen. Politici e decisori politici non ne sono ancora consapevoli. I prossimi mesi saranno cruciali».
 
Il Governo deve intervenire
La nota di Royal FloraHolland prosegue ricordando che «il settore si è impegnato nella transizione energetica. I coltivatori sono pronti a investire in questo. Ma ciò ha senso solo se il settore potrà ancora esistere nei Paesi Bassi e se i coltivatori sopravvivranno a questa crisi energetica. Questo richiede un contesto economico prevedibile in modo che i coltivatori possano fare le loro scelte. L'unico soggetto che può realizzare ciò è il Governo, tramite un prezzo del gas prevedibile, un buon programma SDE e sussidi per consentire la transizione energetica». 
Ma c'è un motivo per cui un prezzo del gas prevedibile è l’aspetto cruciale: «se il Governo non garantisce questo, il dibattito sulla transizione energetica sarà inutile». Pertanto Royal FloraHolland «chiede al Governo di intervenire sul mercato in modo da creare un prezzo del gas univoco e prevedibile, preferibilmente uniforme per tutte le aziende e i consumatori. Ciò creerà condizioni di parità per tutti, combatterà la speculazione e darà un futuro al settore florovivaistico, che è molto importante per i Paesi Bassi».
 
Il settore ha suonato l’allarme
Per rafforzare i suoi sforzi di lobbying nei confronti del governo, Royal FloraHolland ha recentemente concordato con Glastuinbouw Nederland di ampliare la coalizione dei gruppi di pressione, includendo un ruolo più attivo per le società commerciali e altri attori della filiera. «L'importanza del settore della floricoltura per i Paesi Bassi – sottolinea la nota - è molto più grande della semplice fornitura di fiori per occasioni speciali o a casa. Come settore, diamo un contributo importante al reddito dei Paesi Bassi e forniamo anche parte della fornitura di calore ed elettricità alle famiglie». Royal FloraHolland aggiunge che il florovivaismo è «il più grande settore di esportazione all'interno dell'agricoltura» olandese e ciò dovrebbe parlare da sé. Un comparto con cui nei Paesi Bassi si guadagnano da vivere 150.000 persone e che può progredire solo se il contesto economico è stabile. «Come settore – si conclude la nota - vogliamo attuare la transizione energetica, ma i florovivaisti non possono investire in questa direzione adesso con l'attuale prezzo elevato e volatile del gas. Solo il governo può risolvere questo problema, garantendo un prezzo del gas stabile».
 

Redazione