Nuove tecnologie per l’innovazione genetica e il vivaismo: incontro

Nuove tecnologie per l’innovazione genetica e il vivaismo

Il 3 maggio al Salone del vivaismo di Macfrut incontro con De Castro e Catalano di CIVI-Italia sulle nuove tecnologie per l’innovazione genetica e il vivaismo.

 
In una fase difficile per le filiere frutticole nazionali, alle prese con problemi quali cambiamento climatico, carenza idrica e patogeni alieni, è sempre più necessario disporre di nuovi genotipi: nuovi materiali genetici per consentire agli agricoltori e in particolare ai frutticoltori di continuare a produrre quantità adeguate di produzioni di qualità in maniera ecosostenibile.
È la questione che sarà al centro della tavola rotonda “Nuove tecnologie a servizio dell’innovazione genetica e del comparto vivaistico” in programma domani mercoledì 3 maggio alle ore 13 al “Salone del vivaismo e dell’innovazione varietale” della 40esima edizione di Macfrut: la fiera internazionale dell’ortofrutta in calendario dal 3 al 5 maggio al Rimini Expo Centre.  
A coordinare l’incontro sarà Luigi Catalano, direttore di CIVI-Italia, organismo interprofessionale italiano che opera da oltre 30 anni per la qualificazione delle produzioni vivaistiche nazionali e che associa il 95% del vivaismo organizzato delle piante da frutto e vite, che così ha introdotto nei giorni scorsi la tavola rotonda: «le nuove tecniche di miglioramento genetico meritano l’attenzione del legislatore affinché siano permesse ed applicate in un quadro normativo che da una parte tuteli ambiente e consumatori, e dall’altro consenta di produrre in maniera sostenibile in uno scenario complesso che vede, per il raggiungimento dei traguardi previsti dal Green Deal, la forte riduzione dei mezzi della produzione da parte degli agricoltori». «Lo sdoganamento delle nuove tecniche di miglioramento genetico – ha detto Catalano - permetterebbe di ridurre i tempi per l’ottenimento di nuove varietà nell’ambito dei programmi privati di breeding che oggi vedono lo sviluppo da parte dei maggiori gruppi vivaistici nazionali associati al consorzio, rispetto a quanto avveniva in passato, quando queste attività erano quasi esclusivamente condotte da organismi pubblici».
Alla tavola rotonda interverrà anche Paolo De Castro, membro della commissione Agricoltura del Parlamento dell’Unione Europea. Il già ministro delle politiche agricole auspica un approccio pragmatico e realista per far fronte alla sfida della transizione ecologica lanciata in Europa con il New Green Deal. «Sull'innovazione genetica e l'uso delle Tecniche di evoluzione assistita, le cosiddette Tea, - ha detto qualche giorno fa De Castro - serve un approccio pragmatico e realista che rimetta al centro i nostri agricoltori. Per questo la Commissione Europea deve intervenire al più presto con un provvedimento di legge che le autorizzi». «Le nuove biotecnologie, come la Cisgenesi e il Genome Editing – ha continuato De Castro - sono conosciute da almeno vent'anni e sono state ampiamente validate dalla comunità scientifica internazionale, ma di fatto non sono ancora applicabili in campo perché manca una legge europea. In linea di principio siamo tutti d'accordo sulla necessità di tutelare l'ambiente con un'agricoltura più sostenibile. Ma chi opera nel settore deve poter disporre di tecnologie alternative alla chimica per poter garantire la difesa delle colture e una adeguata produzione di materie prime agricole». «Intanto – ha anticipato De Castro - come obiettivo intermedio stiamo puntando a strappare l'esame di una proposta di regolamento in materia, attualmente all'esame della commissione Ambiente, per approvarla nella sede che riteniamo più competente dell'Agricoltura. L'obiettivo è rinsaldare il “patto” con i consumatori per garantire una filiera più verde e meno impattante sui terreni e sulla salute dei consumatori».
L'elenco dei relatori può essere letto qua.
 

Redazione