SOS di Agrinsieme: filiera del vino a rischio con le iniziative Ue anti-alcol

filiera del vino - comparto vitivinicolo
Il comparto vitivinicolo è sotto l’assedio di nuove iniziative politiche comunitarie che rischiano di metterlo in crisi: dal piano europeo della lotta ai tumori, che non distingue fra consumo moderato e abuso di alcol, a una paventata revisione delle politiche fiscali e di sostegno ai prodotti alcolici.
E’ il grido d’allarme lanciato oggi da Agrinsieme – il coordinamento di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – che ha scritto al ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, esprimendo «viva preoccupazione per l’approvazione della Decisione della Commissione Europea relativa al programma di lavoro 2022 sulla promozione dei prodotti agricoli, facendo particolare riferimento al settore vitivinicolo».
«Nell’ambito dei criteri per la valutazione dei progetti di promozione – prosegue la missiva - è stato inserito l’allineamento con gli obiettivi di alcune recenti comunicazioni della Commissione, tra cui il Piano europeo della lotta ai tumori, che è una semplice comunicazione e non ancora declinata a livello legislativo. Il Parlamento europeo, nella sua relazione del Piano che dovrà essere votata dall’Assemblea Plenaria, non fa distinzione tra consumo moderato di alcool e abuso in merito alle conseguenze sulla salute, e specifica che non esiste una soglia minima al di sotto della quale il consumo sia sicuro». Questa tesi, a parere di Agrinsieme, è «poco equilibrata e potrebbe disorientare i consumatori, poichè metterebbe in discussione il consumo di vino, oltre che l’abuso». Senza considerare poi «il danno di immagine per un comparto determinante dell’economia italiana, quello vitivinicolo, che dà lavoro ad oltre un milione di addetti».
Agrinsieme segnala anche altre fonti di preoccupazione per il futuro del comparto: «sembra infatti che la Commissione europea – si legge nella nota odierna - abbia promosso uno studio per mappare le misure fiscali e le politiche dei prezzi applicate alle bevande alcoliche, vini inclusi, con l’obiettivo di una revisione sistematica delle politiche dei prezzi, delle misure fiscali e dei sostegni nazionali applicati all’alcool nei Paesi dell’Unione». Per Agrinsieme si tratta di un’iniziativa che potrebbe avere pesanti conseguenze sull’intero settore, pertanto ha chiesto un incontro urgente con il ministro Patuanelli per esporre alcune proposte per la difesa del comparto vitivinicolo, nel quadro di una complessiva tutela del made in Italy agroalimentare.
  

Redazione