Regno Unito: caos nell'import di vino per carenza di camionisti

Regno Unito: caos nell'import di vini

La Wine and Spirit Trade Association ha chiesto nella seconda metà di novembre al Governo britannico misure urgenti per sbloccare i rallentamenti delle importazioni di vino nel Regno Unito (tempi aumentati anche di 5 volte) per mancanza di conducenti di mezzi pesanti. Ed Baker, amministratore delegato di Kingsland Drinks, che in questo periodo dell'anno commercia 2,5/3 milioni di litri di vino a settimana: «se i prodotti arrivano in ritardo, alcune bevande festive potrebbero non arrivare sugli scaffali dei supermercati per Natale». 


«Intraprendere un'azione urgente riguardo alla carenza di conducenti di mezzi pesanti e alle interruzioni del trasporto merci per evitare che alcune delle nostre bevande preferite scompaiano dagli scaffali dei supermercati del Regno Unito».
E’ quanto richiesto al Governo britannico nella seconda metà di novembre dai membri, preoccupatissimi per il caos importazioni, della Wine and Spirit Trade Association (WSTA), che rappresenta oltre 300 aziende che producono, importano, esportano, trasportano e vendono vini e liquori nel Regno Unito: dai principali rivenditori, proprietari di marchi e grossisti agli specialisti di vini e liquori pregiati, fino alle aziende di logistica e imbottigliamento.
Ben 49 aziende della filiera del vino e delle bevande alcoliche del Regno Unito, ha fatto sapere il 24 novembre la WSTA, hanno sottoscritto e inviato una lettera al segretario ai Trasporti, dopo che l'aumento dei costi e il caos della catena di approvvigionamento avevano bloccato le consegne di vino e alcolici. La WSTA ha ricevuto numerosi segnalazioni dai suoi membri che segnalano importazioni di prodotti in tempi quintuplicati rispetto a un anno fa. Aziende che in precedenza evadevano gli ordini in 2 o 3 giorni ora stanno sperimentando tempi complessivi delle spedizioni anche di 15 giorni. E i costi sono aumentati di circa il 7% presso gli spedizionieri per la voce fidelizzazione dei conducenti. Ciò è particolarmente preoccupante per le Pmi che non sono in grado di competere con le grandi imprese per attirare i camionisti.
Le aziende hanno scoperto che autisti e veicoli sono sempre più imprevedibili nei loro orari di arrivo, il che significa che le merci non sono pronte o vengono lasciate in attesa del ritiro. Ed essendo un settore particolarmente competitivo, l'impossibilità di evadere gli ordini in modo tempestivo può comportare la perdita di affari, poiché i prodotti possono essere facilmente sostituiti da prodotti comparabili provenienti da altre parti del mondo.
La WSTA ha chiesto pertanto al Governo di agire con urgenza per salvare le imprese britanniche dal precipitare ulteriormente nel caos delle consegne. Nella lettera che l'associazione di categoria ha inviato al segretario ai trasporti Grant Shapps sono richieste le seguenti misure:
- Estendere il regime di visto temporaneo per i conducenti di mezzi pesanti oltre il 28 febbraio 2022 per un minimo di un anno, per alleviare l'onere per il comparto e per consentire un aumento sufficiente dei camionisti nazionali.
- Facilitare un migliore instradamento delle merci dai porti (ad es. trasporti ferroviari, fluviali, costieri) e reti di camionisti più piccole con sede nel Regno Unito per i viaggi a corto raggio, mettendo sul piatto investimenti governativi e lavorando in collaborazione con le aziende del comparto.
- Fornire aggiornamenti regolari sulla banca dati degli esami e delle patenti di guida per mezzi pesanti.
«Stiamo già assistendo a notevoli ritardi sui tempi di consegna di vino e liquori – ha dichiarato Miles Beale, amministratore delegato della WSTA - il che sta aumentando i costi e limitando la gamma di prodotti disponibili per i consumatori del Regno Unito. Il governo deve fare tutto il possibile per garantire che gli affari britannici non operino con una mano legata dietro la schiena durante le festività natalizie e oltre».
«Kingsland riempie circa 185 milioni di bottiglie di vino ogni anno, il che equivale a circa una bottiglia su otto di vino bevuto nel Regno Unito all'anno – ha detto Ed Baker, amministratore delegato di Kingsland Drinks -. In questo periodo dell'anno la nostra attività commercia 2,5/3 milioni di litri di vino a settimana, la maggior parte dei quali arriva in container sfusi nei porti del Regno Unito e viaggia su rotaia fino a un hub ferroviario vicino al nostro sito di Manchester o al porto di Liverpool. Gli autisti dei mezzi pesanti trasportano quindi i contenitori di vino liquido al nostro stabilimento e vengono utilizzati per portare i prodotti finiti ai nostri clienti, compresi i principali supermercati. Noi, insieme ad altri nell'industria del vino e degli alcolici, stiamo sperimentando rallentamenti lungo la strada. Ad esempio, l'arretrato delle consegne in ritardo ha fatto sì che gli spazi per container negli hub ferroviari fossero molto richiesti. Normalmente ci aspetteremmo di avere da 80 a 100 posti cisterna, ma al momento possiamo arrivare a 10 o 20. Questo limita la quantità di liquido che arriva al nostro impianto e si aggiunge alla carenza di autisti di mezzi pesanti che effettuano le consegne. I supplementi per i conducenti aumenteranno i costi e se i prodotti arrivano in ritardo, alcune bevande festive potrebbero non arrivare sugli scaffali dei supermercati per Natale».
 

Redazione