OP olivicole: nel 2020 per il Covid deroga ai requisiti minimi

Le richieste del comparto olivicolo nazionale sono state accolte dalla Conferenza Stato-Regioni del 28 gennaio, nella quale si è raggiunta un’intesa sul decreto del Ministero delle Politiche Agricole riguardante il riconoscimento e controllo delle organizzazioni dei produttori. Così è stato stabilito che «per l’anno di riferimento 2020, i requisiti di riconoscimento relativi al valore minimo della produzione commercializzata e alla percentuale del volume conferito e/o commercializzato dai soci» previsti dalla normativa «sono derogati in seguito all’emergenza Covid».
«A causa della pandemia moltissimi operatori hanno desistito dalle operazioni di raccolta per la paura del contagio o per le misure restrittive attuate per contenere la diffusione del Covid-19 – ha spiegato il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate -. A ciò si è aggiunta la drastica riduzione degli acquisti da parte del settore Ho.re.ca con conseguente aumento delle giacenze. Con questo provvedimento, pertanto, andiamo incontro alle esigenze del settore dell'olio di oliva, augurandoci di poter presto riprendere la pianificazione per il rilancio dell'intero comparto».

L.S.