La Toscana attiva 3,75 mln di euro di fondi europei per sostenere l’olivicoltura

Sostegno a olivicoltura

Andranno a tre organizzazioni di produttori (op) riconosciute dell'olivicoltura toscana (Apot, Op Confoliva, Ota) e un’associazione di op (Unaprol) che hanno presentato programmi di sostegno: aggregano oltre 9mila produttori su tutto il territorio regionale, coltivano più di 21mila ettari, con un valore della produzione nel 2019 di quasi 13 milioni di euro. Il finanziamento Ue coprirà il 50% o il 75% delle spese, la quota rimanente metà dallo Stato e metà dai beneficiari. L’assessora Saccardi: i finanziamenti «possono contribuire all’attuazione del progetto strategico per il rilancio del settore olivicolo-oleario messo a punto a dicembre 2020».


La Regione Toscana attiverà risorse europee pari a oltre 3,75 milioni di euro per finanziare i programmi di sostegno al settore olivicolo-oleario per la campagna 2021-2022.
I finanziamenti andranno a soggetti riconosciuti del comparto: tre organizzazioni di produttori e un’associazione di organizzazioni di produttori che hanno presentato i propri programmi in Toscana.
I quattro soggetti sono: 
- Associazione Produttori Olivicoli Toscani Società Cooperativa a r.l (APOT) con sede legale in Pisa;
- OP CONFOLIVA Società Cooperativa Agricola (OP CONFOLIVA) con sede legale in Cecina (LI);
- Olivicoltori Toscani Associati Società Cooperativa Agricola p.a. (OTA) con sede legale in Siena;
- Consorzio Olivicolo Italiano Società Consortile p.a. (UNAPROL) con sede legale in Roma.
Si tratta di soggetti fortemente rappresentativi dell’intera filiera olivicola-olearia toscana, che aggregano oltre 9 mila produttori, dislocati su tutto il territorio regionale, che coltivano più di 21mila ettari di oliveti, con un valore della produzione conferita dai soci e commercializzata da tali organizzazioni nel 2019 di quasi 13 milioni di euro, al netto dell’IVA.
I programmi di sostegno al settore dell’olio di oliva possono comprendere molteplici attività: dal miglioramento dell’impatto ambientale, al miglioramento della competitività, fino a quello della qualità.
Il finanziamento UE copre il 50 per cento o il 75 per cento delle spese ammissibili (a seconda della tipologia di attività prevista); la quota rimanente è assicurata, per metà, da un finanziamento dello Stato e, per metà, dalle risorse dell’organizzazione beneficiaria.
Attualmente gli uffici regionali stanno effettuando la valutazione dei quattro programmi presentati e successivamente provvederanno a ripartire le risorse UE assegnate alla Regione Toscana tra le quattro organizzazioni.
«I programmi di sostegno al settore dell’olio di oliva rappresentano un’importante opportunità di finanziamento per una filiera assai rilevante a livello regionale, sia dal punto di vista produttivo che ambientale - ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi - In attesa della riforma complessiva della PAC, che diventerà operativa dal 2023, le ulteriori risorse finanziarie dell’Unione Europea che si rendono disponibili in questo periodo transitorio 2021-2022 per il finanziamento dei Programmi di sostegno al settore dell’olio di oliva possono sicuramente contribuire, insieme a quelle dello Sviluppo rurale e del Piano nazionale di ripresa e resilienza, all’attuazione del progetto strategico per il rilancio del settore olivicolo-oleario, che abbiamo messo a punto a dicembre 2020, condividendolo con tutta la filiera regionale».
 
Redazione