Giovani Cia: le energie rinnovabili come motore di sviluppo

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L’Agia-Cia ha dedicato una giornata di studi alle agro-energie da cui è emersa l’opportunità per le giovani imprese agricole di puntare su fonti rinnovabili quali biomasse e biogas come motori di sviluppo e competitività. Ma sono necessarie adeguate «strategie politiche che favoriscano l’accesso al credito e permettano di ammortizzare gli elevati costi iniziali». [Foto di L. Miguel Bugallo Sànchez da Wikipedia francese]

L’agricoltura deve sfruttare il suo naturale legame con il settore energetico per candidarsi a protagonista nella produzione di rinnovabili. Se è vero che le biomasse già oggi sono la principale fonte di energia “verde” in Europa, le potenzialità del settore sono ancora più promettenti e costituiscono un’occasione imperdibile per garantire un’importante fonte di reddito integrativo alle aziende agricole, migliorandone bilanci e capacità produttiva.
Questo è il messaggio venuto fuori dal convegno “Dai giovani agricoltori energia per il futuro”, organizzato nei giorni scorsi a Roma dall’Agia, l’Associazione giovani imprenditori della Cia, insieme alla Cia Lazio.
«Quella della produzione di agro-energie - ha sottolineato il presidente di Agia-Cia Luca Brunelli - è una strada ricca di opportunità. E a dimostrare di averlo capito oggi sono soprattutto i più giovani del settore. Sono gli imprenditori “junior”, infatti, a dimostrarsi i più attenti a intercettare le opportunità della “green economy” e i più adattabili alle nuove possibilità di sviluppo e reddito. I servizi per l’ambiente e la produzione di energia rinnovabile sono una prerogativa aziendale per il 7,2 per cento degli “under 40” contro il 4 per cento dei colleghi “senior”».
«La produzione di biomasse e biogas - ha detto il presidente di Aiel-Cia Marino Berton - può dare all’agricoltura la spinta di cui ha bisogno verso la competitività, agendo in due direzioni: da una parte, alleggerendo la bolletta energetica, che è una delle voci più significative dei costi di produzione, e dall’altra diventando una produzione da affiancare a quella primaria orientata al “food”. Ma se tra le aziende agricole iniziano a moltiplicarsi i casi di successo in questa direzione, è importante incentivare il settore con politiche mirate, soprattutto nell’accesso al credito, che siano in grado di ammortizzare gli elevati costi di partenza». «Quello dei biocarburanti – ha aggiunto Berton - costituisce nel nostro Paese un settore ricco di opportunità e in pieno sviluppo. Ma anche sul fronte delle biomasse le prospettive sono interessanti, ma sono sempre più necessarie efficaci strategie di gestione integrata per la manutenzione di un territorio boschivo ricchissimo, che ricopre un terzo della superficie della Penisola».