Coldiretti da Myplant: fiori italiani sotto assedio con import a +35%

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Coldiretti da Myplant: fiori italiani sotto assedio con import a +35%
«Il florovivaismo Made in Italy è stretto d’assedio da piante e fiori stranieri con le importazioni balzate del 35% nell’ultimo anno toccando il massimo di sempre». 
E’ l’allarme lanciato ieri da Coldiretti in occasione dell’apertura a Fiera Milano di Myplant & Garden, il principale salone internazionale di settore in Italia.
«Il florovivaismo è un comparto strategico per l’economia italiana – spiega Coldiretti –  sul quale pesano però gli arrivi di prodotti dall’estero che nel 2022 si avvicinano in valore ai 900 milioni di euro, praticamente raddoppiati rispetto a venti anni fa», secondo proiezioni di Coldiretti su dati Istat. 
«Le serre e i vivai Made in Italy – continua la nota di Coldiretti - stanno subendo un attacco a tenaglia su due fronti. Da un lato ci sono i cambiamenti climatici con lunghi periodi di siccità, caldo anomalo intervallato da gelate improvvise, che stanno mettendo a dura prova le piante, dall’altro ci sono le conseguenze economiche e commerciali della guerra in Ucraina». Vale a dire l’esplosione dei costi di produzione: dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre. Senza dimenticare il balzo delle spese di trasporto, che incide tantissimo in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.
Ma una speranza arriva dalle politiche del verde pubblico. Come sostenuto dal presidente di Coldiretti Ettore Prandini, «dobbiamo agire come sistema per creare un Paese diverso e migliore rispetto al passato usando i fondi per gli accordi di filiere con l’utilizzo di piante italiane per creare valore e bellezza sui territori, nelle grandi città come nei piccoli comuni». Vale a dire mettere a dimora nelle città nuovi alberi, e superare così il problema per cui disponiamo al momento di solo 33,8 metri quadri di verde urbano per abitante, «puntando su un grande piano di riqualificazione di parchi e giardini che migliori la vita della popolazione e la qualità dell’aria». «Una pianta adulta – spiega Coldiretti - è infatti capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno». E non vanno sottovalutati «gli effetti di mitigazione sui microclimi metropolitani, visto che la differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2°C nelle città più grandi, secondo uno studio Ispra».
 

Redazione