A Sanremo in evidenza la floricoltura della Liguria, leader nazionale

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Confagricoltura: fiori liguri ambasciatori della floricoltura italiana, di cui la regione è leader. Qui quasi tutta la ricerca varietale. Il concorso floreale.

«La ribalta del Festival di Sanremo è un’eccezionale occasione di visibilità per i fiori liguri. Sono un brand che tutto il mondo ci invidia e sono, al pari della canzone, un ambasciatore del Made in Italy».
Lo ha dichiarato ieri il presidente della federazione nazionale di prodotto “florovivaismo” di Confagricoltura, Luca De Michelis, in una nota alla stampa in cui ha ricordato che la sua Liguria è leader nazionale nella produzione floricola, rappresentando in valore con 386 milioni di euro il 14% di tutto il florovivaismo italiano (floricoltura + vivaismo), che ha sfiorato nel complesso 2,8 miliardi di euro nel 2021 (vedi).
Anche quest’anno, si legge nel comunicato di Confagricoltura, la visibilità al Festival di Sanremo sarà massima, grazie ai bouquet che saranno omaggiati alle artiste e a tutti gli ospiti della manifestazione. E «il concorso floreale che decreta il “bouquet del Festival di Sanremo” è una vetrina importante. Quest’anno si sono sfidati 12 dei più famosi flower’s designer di tutta Italia che si sono cimentati sul tema “Sanremo è il fiore”, proprio per rimarcare il legame indissolubile tra il Ponente ligure e le produzioni floricole che in quel territorio sono di casa da oltre 200 anni». «I bouquet vincitori – viene specificato nella nota - sono un tripudio di garofani, bocche di leone, strelizie e altre cultivar liguri per la sezione “Sanremo anni 60”, mentre per la sezione “Sanremo d’oggi” dominano ranuncoli, anemoni ed eucalyptus».
«E’ bene infine ricordare – ha aggiunto De Michelis – che è ligure la quasi totalità della ricerca varietale in florovivaismo. Qui tracciamo la strada della floricoltura europea e mondiale, con migliaia di brevetti su varietà sempre più belle, resistenti e prestigiose. E l’occasione del Festival è anche quella di celebrare la ricerca, che in Liguria si tramanda da generazioni, fin dagli albori dell’800».

Redazione